martedì 12 aprile 2011
PROMETTERE E AVERE.......
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http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=227171
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=260233
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http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=260576
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=231828
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=249729
La situazione attuale è che la realizzazione del “Parco” non è iniziata; che sono stati venduti i lotti resi edificabili a seguito di una variante al piano particolareggiato, che ha recentemente previsto la spalmatura dei metri cubi di volume edificato originariamente previsti, in un’area molto ampia, che era stata acquisita per realizzare il “Parco”.
Gli amministratori hanno cercato di accontentare, con la variante al piano particolareggiato, gli interessi legittimi, edificatori, dei proprietari dei fondi presenti nella zona, che dovrebbero formare in parte il “Parco” ed in altra parte le quote edificabili abitative, residuali e compensative per i proprietari.
Sempre quegli amministratori hanno cercato di accontentare i residenti lungo alcune vie interessate da vicino all’edificazione di alcune fra le nuove abitazioni previste; con la variante è stato deciso di mantenere nel tracciato attuale la pista ciclabile, riducendo, contrariamente alla previsione iniziale della variante, il numero delle strade sulle quali canalizzare il traffico in partenza dalle nuove case da fare sul “Parco” ed in direzione SS16.
Con la promessa di realizzare il “Parco” in tempi brevi, gli amministratori hanno cercato di rispondere alle richieste dei cittadini ed a quelle dei proprietari delle numerose residenze sul “Parco” già realizzate, senza il “Parco” vicino, e che sono in attesa di un compratore.
La locale Parrocchia ha subito un piccolo sacrificio fondiario, meno pesante però rispetto alla previsione originaria, e potrà realizzare nello spazio residuo, con il contributo delle famiglie, delle nuove strutture sportive.
E poi ci sono (come poterle dimenticare?) anche le richieste dei cittadini che chiedono unicamente che nessun intervento edilizio sia realizzato a discapito diretto o indiretto alla propria abitazione, oppure chiedono più parcheggi, vicino casa; poi i cittadini che chiedono la delocalizzazione o la riduzione del perimetro dell’area destinata a spettacoli circensi; i cittadini che chiedono la localizzazione nel “Parco” residuo di un Campus scolastico o di scuole nuove; i cittadini residenti nelle vicinanze dell’antenna destinata al servizio di telefonia mobile, della quale chiedono lo spostamento, visto che è anche vicino al “Parco”.
Ultimi, ma non in ordine di importanza, i cittadini in procinto di acquistare sulla carta degli immobili a nord, est, ovest e a sud del “Parco”, vicino alla via del Molinello, che chiedono notizie su come sarà organizzata la viabilità in loco da e verso la Complanare; sui tempi di realizzazione e sull’estensione finale del “Parco” e sulla futura presenza nelle vicinanze di Campus scolastici o scuole.
A tutti questi cittadini è stata data una risposta, tanto che il popolo sovrano ha democraticamente deciso che tali amministratori meritano noi, e viceversa, visto che tutti fanno bene i propri interessi.
Il popolo sovrano cerca in questo modo di strappare almeno delle promesse e di portare avanti così i propri interessi legittimi, nel modo migliore possibile, fatto sta che una crisi economica ancora incombe, le casse comunali piangono ancora, la selezione naturale dei Dirigenti comunali stenta a decollare, mentre del “Parco” ancora nessuna traccia, forse perché i cittadini che volevano “solo” il “Parco” non sono stati adeguatamente presi in considerazione oppure non sono stati molto determinati o furbi.
Furbo è stato chi si è associato sempre a chi governa, per chiedere qualcosa? Avrà i migliori riscontri possibili alle sue richieste?
Furbo è chi fa le promesse, in modo da poterle almeno gestire se non mantenere, a più persone possibili? Avrà davanti a sé una splendida carriera ed un futuro meraviglioso, in Italia? Potrà con i relativi guadagni fare delle belle vacanze o comperare una villa nei pochi paradisi incontaminati rimasti?
Difficile dare risposte; porre le domande serve però già a riflettere, che non sarebbe poco.
Tutti comunque si dovranno consolare con un territorio ed un paesaggio edificati e consumati, ma in compenso vedremo totali o parziali accoglimenti delle richieste fatte, oppure sempre più promesse o almeno delle pacche sulle spalle, che in questi anni di crisi non sono poi da buttare via.
Intanto il nostro quartiere si affastella ancora di nuove case e di nuovi residenti con vista “Parco”, speranzosi in un futuro … senza ulteriori varianti urbanistiche.
martedì 7 settembre 2010
VERTICE IN COMUNE CON I RESIDENTI: SI E' PARLATO DEL "PARCO"


Molti cittadini hanno chiesto all'Amministrazione di non procedere a tale apertura e di lasciare così come è la pista ciclabile. Hanno chiesto quindi di traslare a monte, rispetto a quanto prevede la variante, la strada di collegamento parallela alla SS16, fra il nuovo comparto edificatorio da realizzare, ed il Piazzale Michelangelo.
La pratica della variante non risulta stata ancora licenziata dalla Commissione Urbanistica.

giovedì 24 settembre 2009
CHI CI SOSTIENE !
Grazie Loris per le tue parole, speriamo che il tuo esempio possa essere preso come spunto da chi ci governa.
Di seguito il testo della mail:
Salve a tutti
E' un nostro dovere fare in modo che anche a Senigallia ci sia spazio per il verde, per il gioco, per il contatto con la natura, uno spazio dove rilassarsi e godere di un pò di relax.
Perchè come è noto, dopo un pò il cemento sotto i raggi del sole si surriscalda!
Per cui attenzione al posteriore !
mercoledì 26 agosto 2009
PROMESSE SENZA FATTI = VALENZA " ZERO "
- di Claudio Piermattei e Laura Mengucci
Andiamo avanti, con nuove iniziative e con l’obiettivo di avere il Parco il prima possibile, con la massima estensione possibile e con il maggior numero di alberi, oppure lasciamo perdere (in attesa fiduciosa)?
Ci sono molti aspetti ancora da definire: innanzitutto un Parco esiste quando i lavori relativi alla sua realizzazione sono terminati e collaudati, e non quando il Parco è stato solo promesso.
Certo, una promessa è meglio di niente, ma non basta certo per dire che l’obiettivo nostro sia stato raggiunto.
Poi non basta piantare degli alberi per garantire la loro corretta manutenzione, nel tempo.
- Serve un piano per la gestione del Parco che ne affidi possibilmente la cura a dei privati (perché le risorse Comunali non sono illimitate) in cambio della gestione di un’attività ludica, ricreativa, o quant’altro emergerà dal concorso delle idee progettuali.
- Serve un esame più attento del progetto di realizzare una scuola, dentro al perimetro del Parco.
- Serve anche un esame analitico dell’operazione relativa alla vendita all’asta di aree comunali (ancora da vendere) inserite nel perimetro del Parco e sulle quali è stata spalmata una volumetria precedentemente assegnata ad un’area meno vasta, con la conseguente valorizzazione immobiliare del “patrimonio” comunale, e con il restringimento della complessiva destinazione a verde pubblico.
Bisogna porre il problema della riduzione del verde pubblico complessivo che discenderebbe da una programmazione che potrebbe ridurre a uno i due “boschi urbani” da prevedere per la città: uno è quello che è stato precedentemente previsto alla Cesanella e per il quale sono state acquisite le aree dai privati e realizzate delle case e dei condomini, ai margini; un altro “bosco urbano” è quello che dovrebbe essere realizzato come opera di compensazione ambientale, dalla Società Autostrade, a seguito della realizzazione della terza corsia dell’A14.
Considerata la limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione del Comune, una maggiore quota di verde pubblico potrebbe essere ottenuta valutando la possibilità (con uno studio di fattibilità) di concentrare gli interventi della Società Autostrade su alcune aree collinari in frana e su quelle vicine ai quartieri che subiranno con la terza corsia le maggiori ripercussioni ambientali negative, che vanno compensate, perché il degrado sarà là, e non tanto qua, dove la realizzazione delle piantumazioni e soprattutto la loro manutenzione potrebbe essere messa a carico di un privato, che in cambio potrebbe realizzare e gestire un’attività ludica o ricreativa, incamerando il relativo provento.
Così si garantirebbe una lunga vita ad un Parco ben tenuto e curato da qualcuno.
Nulla di fantascientifico, nelle Marche esistono molti esempi felici di Parchi vivi e ben tenuti grazie all’impegno delle Associazioni e delle Imprese locali.
Esempi?
A seconda dei gusti, si può spaziare dal Parco del Geofisico di Corinaldo (http://www.selvadiboccalupo.it/ ) allo sky park di Novafeltria (http://www.skypark.it/ ), e comunque deve essere dato spazio alle idee, alle proposte, e alla sensibilità della popolazione residente, che da quello che ho sentito apprezzerebbe qualcosa di poco chiassoso, destinato ai bambini e che faccia arrivare dei visitatori e dei clienti da fuori, a vantaggio delle attività commerciali del quartiere, e non solo.
Non troppo casino, ma neanche il silenzio tombale, in altri termini.
Ci sono quindi molti aspetti da studiare nel dettaglio, e ancora degli altri obiettivi del Comitato pro Cesanella da raggiungere o da portare a termine, per cui andremo avanti fino in fondo, con iniziative nuove e finalizzate a seguire la partita da vicino, il più vicino possibile.
Siamo partiti meno di un anno fa, grazie all’idea di Laura Mengucci, che ha incontrato Peppe Gambelli, Claudio Piermattei, Michela Vicari, Giacomo Giraldi, la Piaga di Velluto e poi altri, fino a formare un bel gruppetto, denominato “zoccolo duro”, che ha tenuto delle affollate riunioni mensili e propositive di quartiere, al Bocciodromo, precedute da faticosi volantinaggi, e quindi ha avviato alcune iniziative, che hanno avuto un plauso perché propositive, come la presentazione di un progetto per avere un sottopasso di fronte al Piazzale Michelangelo (con una piccola parte delle entrate che saranno incamerate come oneri di urbanizzazione delle aree localmente da edificare), alcuni video, un concertino, ricerche sulla storia del quartiere, alcuni articoli scherzosi ed altri meno.
Tutto volontariato e desiderio di mettere a disposizione un po’ del poco tempo libero per fare qualcosa che possa andare verso l’interesse collettivo del quartiere.
In questa ottica, abbiamo redatto dei comunicati stampa per esprimere la nostra posizione sui fatti di cronaca che in questo periodo hanno interessato il nostro quartiere.
Abbiamo anche incontrato i rappresentanti dei Partiti politici che hanno chiesto di ascoltarci.
Abbiamo rappresentato nel dettaglio i nostri obiettivi, e siamo arrivati al punto di aver ottenuto degli interessamenti, e la promessa di avere il Parco, che è nel titolo.
A questo punto, come Comitato non possiamo che aspettare, o serrare le fila, nella direzione dei nostri obiettivi, che come visto non sono realizzabili nel breve periodo.
Che fare? Propendiamo per la seconda ipotesi.
domenica 24 maggio 2009
CRESCE LA VOGLIA DI PARCO ALLA CESANELLA !

e le rose lo tingono
del loro profumo”
(Federico Garcia Lorca)
Lascio in calce alla presente i commenti, perché chi vuole solo le notizie non perda tempo, e possa dedicare il restante ai cavoli propri. Giovedì 21 maggio, alle 21, siamo stati ricevuti da alcuni esponenti della maggioranza che amministra il Comune.
Abbiamo illustrato i nostri obiettivi. Contano solo i fatti e i tempi, quindi niente resoconti né apprensioni di meriti. Silenzio, calma e (carton)gesso.
Noi andremo fino in fondo. Scherziamo su tutto, meno che sugli obiettivi. Sabato 23 maggio abbiamo realizzato interviste al famigerato passaggio pedonale sulla SS16 all’altezza di Piazzale Michelangelo.
Abbiamo distribuito viveri in (o)maggio e abbiamo raccolto adesioni presso gli intervistati. I filmati saranno disponibili sulla nascitura Cesanella Web Television (CWT).
Abbiamo chiesto a Caterpillar di ospitare un dibattito pubblico tra noi e rappresentanti del Comune, durante il Caterraduno.
Abbiamo inoltre chiesto a degli organizzatori di concerti di realizzare insieme un grande evento, tipo un Concerto, a tema, con una parte dell'incasso destinato ad un conto corrente vincolato alla piantumazione di alberi o ad altri interventi sociali da valutare insieme, purchè siano per Senigallia.
Senigallia è anche una città di persone che soffrono molto, in dignitoso silenzio, quindi pochi sanno.
REPORT DAL NOSTRO INVIATO.
Non a caso, il precedente articolo è stato un pelo enfatizzato ed un pelo ponneso.
Per risvegliare dal sonno le coscienze intorpidite dai mass media e dal Dio consumo ci vogliono uno o più scossoni e molta pazienza, e non basta sollevare l’asta di una bandiera, di un partito o di un movimento. Ci vuole ben altro.
Siccome la comunicazione orienta e spiazza, fino a far voluttuosamente desiderare anche l’assurdo e, per esempio, al povero consumatore, finanche degli stracchini lascivi, o dei minestroni proibiti, se li metti nel cucchiaio femminile di uno spot allusivo, allora anche io promuovo qui con brevi spot, l’idea dell’importanza di un grande Parco, con fitte alberature, per dare un po’ di fresco ed un fulcro a quel coacervo di abitazioni frammisto a stradine che rischia di diventare il nostro quartiere.
E allora ben venga una comunicazione nuova, per il Grande Parco al Centro della Cesanella. A costo di stupire i passanti con interviste, incursioni pacifiche o concerti improvvisati, con bonghi, fino a sfondarli.
L’edilizia, come il consumismo, può diventare una droga, e più ne hai e più sei, ma più sei e più sarai solo, in mezzo alle case di un mondo che potrebbe divenire anonimo.
Quindi solennemente io, Calce STRUZZO, propongo, a compensazione, il rilancio dell’edilizia, ed invito i miei colleghi ad andare a lavorare in ABRUZZO. C’è da ricostruire.
I fondi ci sono. Sono partite imprese da molte parti delle Marche, verso la base della Protezione Civile Abruzzese e Marchigiana, che organizzano da par loro.
L’occupazione ed il giusto profitto saranno salvaguardati.
Forse il vero problema non è rappresentato da noi Calce Struzzi, perché le case a ben vedere continueranno ad essere costruite, fin quando i proprietari delle aree agricole, dei greppi, e delle scarpate verdi, cercheranno con tenacia, di farle valorizzare, chiedendo di tramutarle in aree edificabili, anche se sono su una spiaggia in pericolo, per l’aumento del livello del mare.
Attenti, il mare merita più rispetto…
..."il mare per esempio ci tollera a galla, perché è come se noi non ci fossimo sulla sua immensità, e se vuole innalzarsi si innalza, se vuole sfuriarsi si sfuria, andiamo sotto ma è come sopra, è come se noi non ci fossimo; così è per il vento che se è leggero ci piace, ma al vento non interessa piacerci così com’è, se diventa tempesta, nemmeno gli interessa darci un dispiacere"…(P. Panella)
Allora il problema non è fuori, ma dentro di noi, ed è un problema culturale, che gli indiani non avevano. Gli indiani?
Lettera del capo indiano Seattle della tribù dei Suwamish al Presidente degli Stati Uniti nel 1855
(letta da C. Bisio in uno spettacolo del 14/04/05 per salvare il Bosco di Gioia a Milano)
La vista delle vostre città fa male agli occhi dell'uomo rosso. Non esiste un posto tranquillo nella città dell'uomo. Non esiste un luogo per udire le gemme schiudersi in primavera o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Sembra che il rumore offenda solo le orecchie. E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o il fruscio delle fronde del pino profumato? L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose respirano la stessa aria. L’uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira. Contaminate il vostro letto ed una notte vi troverete soffocati dai vostri rifiuti. Dov'è finito il bosco? E scomparso. Dov'è finita l’aquila? E’ scomparsa. E’ la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza.
Anche dei discoli Milanesi hanno dedicato una canzone ad un Parco…Gioia e Sempione, e non solo.
Vedasi, a riprova, il video allegato:
...e vedasi anche questo video, anche se non c’entra assolutamente niente.
Dott.re Calce Struzzo
giovedì 14 maggio 2009
BREAKING NEWS: UN CROGIUOLO DI NUOVE INIZIATIVE DEL COMITATO!
Potrete recidere tutti i fiori
ma
non potrete fermare questa primavera
(Pablo Neruda)
Pace e bene a tutti, sono Calce Struzzo ed uso questo pseudonimo, per sorridere della forse troppo intensa passione per il mattone, che si è diffusa da qualche tempo a questa parte.
Ridere, perché ridere è il linguaggio dell’anima, solleticata anche dai profumi della primavera.
Il Comitato della Cesanella, che chiede il previsto Parco, subito, e progetta un sottopasso, e non solo, vive immerso in questa primavera delle coscienze, che si risvegliano e si uniscono, in nome di una sensibilità per l’ambiente, per l’infanzia e per l’identità culturale di un quartiere, che cerca di non diventare periferia inserita senza soluzione di continuità nel contesto urbano, e senza neanche un cartello stradale che indichi l’esistenza della frazione, come accade per le altre 16 frazioni.
La situazione è tranquilla e assolata.
L’area acquisita per realizzare il Parco della Cesanella appare bella, ampia ed è stata appena sfalciata.
Il bando per vendere all’asta circa 15.470 mq acquisiti dal Comune per realizzare il Parco è stato affisso da poco, e fa bella mostra di sé, con parole scritte in azzurro su sfondo bianco.
Il Parco ospita, finchè il sole è alto, dei cani, i rispettivi padroni e dei bambini, che potranno spingersi all’interno, fino a quando le giornate non saranno afose.
In mancanza di fitte alberature, si rischia lo squaglio.
Non essendovi stata per ora la possibilità di affrontare le nostre proposte in un pubblico o privato confronto, cercheremo di parlare personalmente con esponenti della maggioranza, uno per uno.
Tre di essi si sono espressi.
Un esponente di un partito rappresentato nella maggioranza consiliare senigalliese, a titolo personale o no, non lo so, ha plaudito non solo alle iniziative del Comitato, ma ci incontrerà, per esaminare il pacchetto di richieste per
L’obiettivo è far sì che le nostre richieste si traducano in interventi effettivi, e non in chiacchiere.
Forse il Parco si può realizzare, subito, anche dopo aver previsto un Campus scolastico, e dopo aver messo all’asta 15.470 mq di area acquisita per realizzarlo, il Parco?
La risposta arriverà, e sarà divulgata in una delle prossime riunioni del Comitato.
Conteranno solo i fatti.
Per motivi di privacy non saranno forniti dettagli e nomi.
Un altro Consigliere della maggioranza, si è espresso con entusiasmo rispetto a tutte le proposte del Comitato, e sono stato sorpreso di ciò.
Infine, un terzo esponente della maggioranza ha dichiarato su un giornale: “E’ inutile dialogare con chi è prevenuto e chi, come il Comitato pro Cesanella ed il Pdl, ripete di continuo che nella nostra città è stata sospesa la democrazia”.
Gli altri politici locali potremmo incontrarli, suonando al campanello, come fanno anche i testimoni di Geova o previo appuntamento, da prendere per telefono.
Le forze politiche della minoranza sono da tempo insieme a noi per sostenere il Comitato, e quindi sono sentitamente ringraziate per quello che possono fare e potranno fare.
Fatto sta che per ora la maggioranza è un’altra, e con essa si deve educatamente trattare.
Se non ci saranno l’ascolto e la collaborazione auspicabili, la gente sceglierà dei rappresentanti in Comune più attenti rispetto alle proprie richieste.
E’ la legge della democrazia, che a Senigallia vige.
Riassumendo: avvieremo incontri con tutti i politici che potranno aiutarci, ed il primo incontro è già in calendario.
Un pensiero per i referenti del Comitato Versus Complanare… e non solo, perchè esprime meglio di noi proposte valide ed obiettive, con una moderazione superiore, in rapporto alla delicatezza delle questioni che affronta.
Dott.re Calce Struzzo
giovedì 7 maggio 2009
LETTERA APERTA AL COMUNE, SUL PARCO DELLA CESANELLA
Un gruppo di 80 – 90 persone, per ora, che si vede ogni mese al Bocciodromo, per discutere dei problemi del nostro quartiere, l’ultimo venerdì di ogni mese. Abbiamo un sito: http://www.comitatoprocesanellaenonsolo.blogspot.com
Abbiamo avuto piacere che alle nostre riunioni siano stati presenti esponenti politici locali di tutti i partiti più importanti, per ascoltare e intervenire, perché le decisioni sui problemi che rappresentiamo si prendono in Comune, e in Comune ci sono loro.
Le nostre principali iniziative?
Promuovere la realizzazione del Parco; chiedere che, come le altre frazioni, anche la Cesanella abbia cartelli stradali che ne segnalino l’esistenza a chi viene da fuori; organizzare feste; offrire volontari al Comune per la manutenzione del verde; offrire al Comune un progetto per un sottopasso sotto la SS 16, tra Piazzale Michelangelo e Via Tommaseo; creare un senso di identità al quartiere che ha oltre 4.000 abitanti; pubblicare ricerche sulla storia della Cesanella e sulla figura di don Franco Pettinari; chiedere più manutenzione delle opere di urbanizzazione, ecc..
Nello scorso mese di dicembre, in una pubblica assemblea, al Bocciodromo, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale ci hanno rassicurato sul fatto che il Parco sarà realizzato, con il sistema della cessione volontaria dell’area, divisa in comparti, con la facoltà riconosciuta ai privati di realizzare ai margini delle edificazioni.
Successivamente, con il piano per le valorizzazioni immobiliari, allegato al bilancio 2009, il Comune ha spalmato su un’area comunale di circa 15.470 mq, acquisita per realizzare il Parco, dei diritti edificatori che, in parte, erano stati precedentemente collocati, con precedenti delibere, su un’area molto meno ampia.
In parole povere, un contraccolpo negativo per l’estensione del verde pubblico.
Il Piano per le valorizzazioni immobiliari non è stato trasmesso alla Provincia, come prevederebbe una recente legge statale.
Da informazioni in nostro possesso, risulta avviato lo studio tecnico finalizzato a proporre la realizzazione di un Campus scolastico, che dovrebbe occupare la metà della residua porzione di terreno comunale a Parco, e che dovrebbe liberare dalla attuale destinazione d’uso scolastica la scuola materna e la scuola elementare di Cesanella, la scuola Mercantini, in affitto, e la scuola materna “Vivere verde”.
Da qualche giorno, in Via Mattei, vicino all’incrocio con la strada per Scapezzano, sono apparsi cartelli che preannunciano la realizzazione di appartamenti sul Parco, da vendere.
Altri appartamenti sarebbero stati pensati, con varianti da proporre o proposte, sulla fascia di terreno parallela al fosso della giustizia, vicino al Parco, e, nel territorio Comunale, nella zona ex Veco, in Via Guercino, nella zona del Porto, in quella delle ex colonie Enel, lungo l’Arceviese, lungo la Corinaldese , ecc…
Una documentazione è disponibile nel blog della Piaga di Velluto.
Domande.
1. Sarà realizzato un Parco, alla Cesanella?
2. Se si, quale sarà la sua estensione e dove sarà collocato?
3. Se no, come risolvere il problema dei cittadini che hanno comperato e compreranno delle case, con il plus valore, venuto meno, della vista-Parco, che risulta ancora previsto?
4. La proposta del Campus scolastico sarà presentata e discussa in un’assemblea con i residenti, oppure andrà direttamente in Commissione?
5. Quali soluzioni progettuali sono previste per risolvere i problemi della viabilità da e per le scuole?
6. Quali soluzioni finanziarie sono previste per garantire la copertura finanziaria della decisione di realizzare il Campus scolastico?
Non cerchiamo polemiche, ma solo di capire, informare, partecipare e proporre. Non abbiamo pregiudiziali contro il Campus.
Ci impegniamo ad esporre senza commento quanto l’Amministrazione vorrà illustrare.
Se qualcosa di ciò che abbiamo scritto dovesse urtare l’altrui suscettibilità, ci scusiamo in anticipo, perché non è questo il proposito di chi scrive. I rappresentanti dell’Amministrazione comunale sono invitati a partecipare sempre più numerosi alle nostre riunioni.
Le circoscrizioni comunali sono in fase di soppressione, anche per effetto del recente ddl "Calderoli". Cercheremo noi di far partecipare i cittadini, senza oneri economici a carico del Comune.
I referenti
NOTIZIE DALL’INTERNO Iniziati i lavori su alcune vie della Cesanella Sono iniziati i lavori di manutenzione di alcune strade del quartiere, che comporteranno la loro fresatura e sagomatura nonchè il rifacimento delle caditoie per migliorare la regimazione delle acque bianche, il rifacimento della segnaletica per renderla più visibile ed infine la riasfaltatura.
“Si tratta di un complessivo intervento di riqualificazione della zona – spiega l’Assessore comunale alle Infrastrutture, Maurizio Mangialardi – che era stato a suo tempo concordato con la circoscrizione, i cui organismi avevano evidenziato la necessità di provvedere a una sistemazione di queste vie e sollecitato l’esecuzione dei lavori in oggetto.” La spesa prevista è di poco inferiore ai 100.000 euro, e i lavori, affidati alla ditta Montesi geom. Pierdanilo di Serra San Quirico, saranno completati presumibilmente entro 15 giorni.
venerdì 3 aprile 2009
MONETIZZIAMO ? Sì sì, dai dai !!!

A quanto sembra, questo nostro amico il Dott. Calce Struzzo, ha deciso di spiegarci come nascono certi meccanismi che stanno alla base della rovina del nostro territorio causati del consumo smodato ed incosciente.
La ringrazio a nome di tutto il comitato per l' opera interessante che sta portando avanti, continui a regalarci questi pillole di saggezza !
Buongiorno,
i piani casa proposti dalle maggioranze e dalle opposizioni, nonchè le varianti urbanistiche e le strade ortogonali, diagonali e tangenziali da realizzare, per rilanciare il Paese, e per combattere il traffico, deviandolo, polverizzandolo e allontanandolo, confermano inoppugnabilmente che il mattone tira, offre rendite fondiarie miracolose, e risana bilanci familiari, pubblici e sociali.
Fin da quando studiavo per la mia tesi di laurea, sulla monetizzazione delle aree destinate a standards urbanistici come "aree per urbanizzazione secondaria" AUS (cioè verde pubblico), ho capito che il cemento è magico.
Gli urbanisti sono maghi, geni che usano la mente per partorire bombe normative.
Senigallia ha dato i natali ad Urbanisti così illustri, che tra qualche decennio avranno vie, svincoli e complanari a loro intitolate...
Volete avere un esempio di una norma urbanistica geniale?
Se devo cedere ad un Comune, in base alle norme tecniche del Piano Regolatore, una porzione della mia area, quando fabbrico, e quell'area va destinata al verde pubblico (AUS, che non è la musica aus..), posso chiedere, se lo prevede lo strumento urbanistico, al Comune di pagargliela come area verde, e di tenermela, ossia di monetizzarla, sempre in base a quanto prevede il PRG (monetizzare = pagare al Comune il valore dell'area in luogo della sua prevista cessione gratuita).
Il gioco è fatto.
Basta stimarla o farla stimare al Comune, come valore, come area verde, perchè in quel momento è area verde, e vale poco, per guadagnarci.
Si paga poco per la monetizzazione, e si può avere, dopo, un beneficio economico abnorme, perchè quell'area, una volta monetizzata ed annessa alla mia proprietà, edificabile, ed unita alla relativa particella catastale, assume un valore edificabile parecchie volte superiore, in quanto produce volume, ossia posso costruire una casa più grande, perchè ho più terra.
Più terra hai più metri cubi puoi fabbricare, in genere, e detto brutalmente.
Con questa musica aus, musica per le mie orecchie, i Calce Struzzi sono diventati ricchi.
Zum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-Zum
Siccome sono un Calce Struzzo, dell'omonima dinastia, conosco altri mille modi legali per consumare il territorio e arricchirmi.
Risultati?
Osservate il lungomare delle città in cui le aree verdi AUS sono state monetizzate.
Quindi, osservate il lungomare delle città che non hanno conosciuto una massiccia monetizzazione (San Benedetto del Tronto, per esempio).
Vedete delle differenze?
Mattone = oro.
Ecco perchè in 50 si presentano alle assemblee del Comitato, e in 2 sono disposti a firmare un ricorso contro la costruzione di casette biologiche, nella zona che era stata acquisita per farci un Parco.
Grazie, di cuore.
Roncobilaccio/Barberino del Mugello, 1/4/09
Dott. Calce Struzzo
domenica 15 marzo 2009
PARCO DELLA CESANELLA SECONDA PARTE
ALLA POLITICA DEL TERRITORIO
DAL CITTADINO GOVERNATO
AL CITTADINO GOVERNANTE
Nasce un nuovo Comitato alla Cesanella , nasce nei modi e nelle forme del “Versus Complanare". Brindisi!
Ne siamo immensamente felici perché significa che un’idea coraggiosa, calzante riesce a vincere il dilagante torpore e costituisce un punto di riferimento per quanti non vogliono rimanere
quiescenti di fronte ad una brutale e squilibrata gestione territoriale.
E subito le prèfiche , da un tot all’ora, hanno levato alti i lamenti :«No, non è giusto. Non ce n’é alcun bisogno!», e le sentinelle dello status quo hanno dato fiatoalle trombe: «Sono organizzazioni politiche. Sanno solo criticare gli amministratori! (la mamma è sempre la mamma, ndr)
Ma sono solo ritornelli stantii che ormai verrebbero bocciati anche al Festival di Ariccia.
A Milano, una giunta di Centrodestra, bolla come “Talebani” gli aderenti ai comitati civici, a Senigallia una Giunta Pidin-Verde qualifica come “terroristi psicologici” gli appartenenti ad un comitato che hanno avuto “l’ardire”- a loro dire - di smascherare in pubblico la caterva di coglionerie con la quale hanno lardellato il progetto della Complanare (sono sempre di moda le convergenze parallele!, ndr.).
Invece i movimenti che si manifestano nella società e i comitati che si formano in ragione di un uso distorto della città, e di un “fare” errato sul territorio, rappresentano uno dei pochi segni di speranza capaci di invertire la rotta.
Per questo meritano di essere appoggiati ed incoraggiati.
Gli ultimi dati Istat parlano di un proliferare ovunque di comitati, segno di un forte distacco fra le istituzioni e la società. I cittadini hanno il diritto (e dovere) di esercitare il confronto e la critica (la critica è essa stessa contestazione, ndr), di esprimere i bisogni e di difendere i beni comuni.
La partecipazione deve essere ricercata dagli amministratori prima ancora che richiesta dai cittadini.
Così purtroppo non sempre lo è. (la Sindaco, proprio in questi giorni è uscita sbandierando l’attenzione dell’amministrazione alla partecipazione cittadina, ma l’elenco prodotto è miserello … bastano appena le dita di una sola mano! In nove anni di governo, come si dice, sul tema non si è di certo sprecata. Avesse adottato tanta parsimonia sul territorio!, ndr).
Allora sono proprio i Comitati e le Associazioni a richiamare la gente alla partecipazione, all’impegno, all’approfondimento delle cose del proprio quartiere e della città.
E l’altra sera a Cesanella si è discusso, non solo dell’organizzazione ma anche dei progetti del quartiere (tranquilli babbi!, non era una riunione di finti apolitici che sperano di entrare in politica, di vecchi politici he vogliono rientrare in politica, di sponsor partitici, di vecchi carrieristi che strumentalizzano ogni buca stradale.
Smettetela pertanto di fare gli acchiappa-fantasmi, ndr)
Si è parlato, tanto per dirne una, del Parco della Cesanella, dove con quattro- paginette-quattro, si vuole far passare una operazione non certo di mezza tacca.
A parte l’allocuzione della “allocazione di un area fabbricabile” (“intorno al mondo senza amore come un pacco postale, senza nessuno che ti chiede come va", cantava De Gregori
qualche anno fa; ndr) fanno partire tutta l’operazione dall'all’art. 58 della Legge 113 del 06 Agosto scorso (quando vogliono sono veloci, noi aspettiamo invece documenti da oltre un anno, ndr) riguardo alla Valorizzazione del patrimonio immobiliare degli enti pubblici.
Si dà però il caso che tale valorizzazione sia un grazioso eufemismo che odora di vendita, di dismissione, di privatizzazione. Con il Piano delle Alienazioni immobiliari allegato al Bilancio previsionale, il patrimonio alienabile assume una sua classificazione urbanistica e la delibera consiliare assume valore di variante allo strumento urbanistico vigente (che strano, questo procedimento ci ricorda tanto un altro adottato con la Complanare, pur in assenza della Legge citata; ndr).
Non solo, ma il tutto può essere fatto senza alcuna necessità di verifiche alla conformità con gli strumenti di pianificazione degli enti sovraordinati (Provincia e Regione). Insomma, possiamo dire che nelle Leggi-porcata il centro-destra sembra eccellere, ma nell’applicazione veloce e puntuale di queste sul territorio il centro-sinistra sembra brillare di luce propria.
Non si riesce a capire il silenzio su operazioni di questo tipo in particolare, ed è ormai una costante, delle associazioni ambientaliste (ma quando discettano di ambiente, di che cosa intendono?
Quando discutono di consumo del territorio, di che cosa parlano?; ndr).
Di qui l’importanza e la necessità dei Comitati. La speranza è che possano moltiplicarsi, possano consolidarsi e che siano in grado di aprire un colloquio con quanti hanno a cuore gli
interessi della collettività e del territorio in cui vivono, che non può essere trattato e venduto come un ferro vecchio.
Di qui la necessità di andare verso una rete di comitati, cittadina ed extracittadina.
Ad majora!
articolo tratto dal sito
www.versuscomplanare.com / Ing. Stefano Bernardini
PARCO DELLA CESANELLA PRIMA PARTE
UN BENE O UNA MERCE ?
Quello che sta accadendo a Senigallia è il frutto di un pervicace rifiuto ad un progetto
pubblico dell’uso della città e del territorio.
E’ quello che avviene quando la visione ed il futuro di una città viene affidato, in modo totale, alla crescita di una economia basata esclusivamente sulla rendita fondiaria-immobiliare e dove la ricchezza (per pochi) nasce dall’assalto di un bene(il territorio) che è di tutti,
con differenza stratosferiche tra il valore investito ed il valore realizzato.
E’ giocoforza che, con una visione esclusivamente economicistica dell’urbanistica, poi il risultato sia lo scombussolamento urbanistico, l’aggressione al territorio e,non ultimo, il disagio dei cittadini.
L’edificazione al parco della Cesanella è l’attacco, nemmeno tanto velato,agli spazi pubblici e agli usi pubblici della città L’erosione degli spazi pubblici ormai ha raggiunto la velocità di una smottamento.
Avevamo già avuto modo di vederlo nel Piano del Centro Storico dove una Piazza è stata individuata come sedime fabbricabile (magari con una spolveratina di social housing. Da dare ai privati?) e con un nobile palazzo già in odore di mini-appartamenti, l’abbiamo visto con la Variante del Lungomare dove aree demaniali debbono fare da corredo ad un intervento privato di edilizia per alto censo e fitness, l’abbiamo visto con lo Stadio Comunale dove , per reperire parcheggi mai richiesti ai privati che si sono dilettati in centinaia di appartamenti nell’intorno, si è dovuto sacrificare il campo di allenamento e lo si è visto anche
nella Variante Arceviese strizzando l’occhio al nuovo mercato del terziario avanzato .
Anche qui, come oggi, a dire che la parte fabbricabile era già stata assegnata in tempi lontani. Beh, qui va a finire che anche per il pubblico i “diritti edificatori” vengono idolatrati come “l’idolum fori” al pari dei privati.
I diritti edificatori sono quella bizzarra teoria (su cui la Cassazione più volte si è espressa)
secondo la quale quando si è attribuita una capacità edificatoria ad un’area, poi questo gentile “cadeau” non può essere tolto al proprietario ( è l’esaltazione della rendita parassitaria più che del profitto.
E pensare che il vincolo per pubblica utilità decade dopo soli cinque anni!)).
L’amministrazione può fare ricorso, beninteso, a questo disinvolto uso di “diritti”, ma almeno
la smetta di cianciare sulla “rottura col passato”, su “new-deal urbanistico”, su nuova attenzione all’ambiente.
Si è dato inizio ad uno sciagurato e aberrante meccanismo di fare fronte alle ristrettezze contingenti di bilancio ed alle spese correnti sacrificando il territorio , ritenuto un valore secondario, e tra l’altro senza nessuno obbligo (come prevedeva la Legge 10/77) di re-investire su di esso.
Questo processo infernale ha portato addirittura, nel caso dell’area di San Gaudenzio, a trattare un vincolo ricognitivo (cioè valore di bene per sua intrinseca natura) con la sufficienza di un semplice vincolo “funzionale o urbanistico”, sempre per ragioni di cassa.
Questi ultimi otto-nove anni hanno visto esaltarsi a ritmi vertiginosi il consumo del suolo favorendo da un lato l’espansione urbana e dall’altro l’espulsione dalla città di una larga fetta di senigalliesi, che si sono dirottati sui paesi limitrofi ( Passo Ripe, Casine ePianello di Ostra, Ponte Rio, Marina di Montemarciano).
C’è di che domandarsi perché l’edilizia senigalliese (che non conosce crisi) non è per i senigalliesi.
l consumo del suolo ha portato anche “al consumo della mobilità.”, dove ad un inalterato
numero di spostamenti si registra un sensibile aumento della lunghezza delle percorrenze (all’Assessore Ceresoni questo dice qualcosa ?).
Insomma qui c’è un territorio che viene considerato non più come un bene ma come una merce, che deve produrre profitto economico. Però, piccola ma importante notizia, qualcosa
sta muovendosi.
Cresce dal basso una spinta, una resistenza di base da parte di chi, in comitati, in gruppi, in associazioni, non ci sta più alle chiacchiere e alle facili promesse delle lingue biforcute.
Preferisce piuttosto “saltare la finestra che mangiare la minestra (avariata)”, e considera il territorio, il paesaggio, il lascito culturale della città come un “bene comune e un bene primario” da difendere al pari dell’aria, dell’acqua, della luce. Nelle prossime battaglie non si accontenteranno più dei soliti segnali di fumo.
articolo tratto dal sito
www.versuscomplanare.com / Ing. Stefano Bernardini