giovedì 29 luglio 2010

DOPO L'ENNESIMA ASTA DESERTA SAREBBE DANNOSO RIPROVARE AL RIBASSO

Ormai è evidente a tutti la crisi del mercato delle compravendite immobiliari.
Nel nostro quartiere, come nel resto della città, molti appartamenti anche di recente costruzione sono vuoti, in attesa di compratori o locatari con adeguate disponibilità economiche.
Non servono esperti per comprendere questo dato di fatto: basta fare un giro e leggere i cartelli, oppure sfogliare i giornali di annunci immobiliari.
I cittadini hanno sempre minori disponibilità economiche, a causa della crisi globale, mentre il numero delle case messe sul mercato tende ad aumentare, a causa di una politica comunale che adesso si trova di fronte una crisi da cui è difficile uscire.
Le innumerevoli aste deserte, per la vendita dell'area comunale di oltre 15.000 mq, acquisita per realizzare il Parco della Cesanella, e successivamente "valorizzata" a scopo edilizio, sono la prova evidente dell'impossibilità di continuare ad utilizzare la leva del consumo del territorio per far quadrare i bilanci comunali.
Le entrate previste per la vendita dei lotti sono state iscritte nel bilancio comunale, per importi inizialmente di 3,3 milioni di euro, poi ridotti con succesivi lievi ribassi.
Nel frattempo molti cittadini, ed anche la Provincia di Ancona, con atto di Giunta n.207 del 20/05/2010, hanno formulato osservazioni puntuali al Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica "Parco della Cesanella” - variante 2009 - ex artt. 4 e 30 L.R. 34/92.
Investitori disponibili all'affare non sono pervenuti, neppure dall'estero, malgrado le azioni di marketing territoriale intraprese a vari livelli.
Di fronte a questa situazione, la soluzione non pare essere quella di cercare di vendere l'area edificabile malgrado la crisi, ad ogni costo, perchè si otterrebbe un corrispettivo insufficiente per colmare il disavanzo finanziario creato nel bilancio, e si consumerebbe una rilevante porzione di territorio, deprezzando o rendendo meno salubri i numerosi appartamenti realizzati con vista sul "parco".
Serve a questo punto una radicale inversione di rotta della programmazione finanziaria del Comune, perchè sono chiare le avvisaglie di periodi difficili, per gli enti locali.
Infatti, il federalismo, che dovrebbe portare una maggiore autonomia finanziaria per i Comuni, non è ancora fiscalmente operativo, mentre con il decreto legge 78/2010 sono stati anticipati i tagli ai trasferimenti statali ai Comuni, che avrebbero dovuto essere compensati con una contestuale maggiore autonomia impositiva per i Comuni, per cui di fatto sono state limitate ulteriormente le risorse economiche disponibili per l'esercizio delle innumerevoli funzioni primarie conferite ai Comuni stessi.
Ha ancora senso fare cassa con la valorizzazione del territorio a scopo edilizio?
Molti enti locali e molte Regioni si sono già posti questa domanda, ed hanno risposto negativamente, iniziando una radicale opera di razionalizzazione delle proprie spese di funzionamento, a partire da quelle per i Dirigenti, fino ad unificare gli uffici e le varie autorità di ambito, presenti su scala sovra comunale.
Speriamo che anche a Senigallia inizi una riflessione collettiva e costruttiva, senza accenti polemici, o politici, attorno a questi temi, importanti per il futuro del territorio, e di chi ci vive.

mercoledì 28 luglio 2010

RIGASSIFICATORI E CENTRALI TURBOGAS: UCCI ,UCCI, SENTO PUZZA DI...

Ricevo e pubblico questo interessante articolo, si tratta di quello che sta succedendo a due passi dalla nostra costa. Alcuni spunti per una riflessione personale.
Avrà senso parlare ancora di BANDIERA BLU ?


di Claudio Brocanelli

"Il ministero dell’Ambiente ha espresso parere favorevole alla realizzazione del terminale offshore di rigassificazione che Api Nòva Energia intende costruire a Falconara. Il decreto, che è stato firmato venerdì scorso, esprime giudizio favorevole di compatibilità ambientale all’impianto e, nel contempo, contiene anche le prescrizioni che la società dovrà rispettare per quanto riguarda il terminale di rigassificazione. [...]
Dell’importanza del progetto del rigassificatore aveva parlato Ugo Brachetti Peretti, presidente dell’Api, nel corso dell’incontro del luglio scorso, sottolineando quanto l’iniziativa fosse strategica, insieme alla realizzazione delle due nuove centrali termoelettriche, per il futuro di azienda e territorio. [...]
L’investimento complessivo è pari ad oltre 200 milioni di euro che diventerebbero 600 con le centrali. [...]"
http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=112443
L'azienda sicuramente ringrazia, il territorio non credo proprio!!!
Ma oltre al danno, c'è anche la beffa...
I rigassificatori rendono anche se non funzionano. Dicevano a "Report" che gli utenti pagheranno per un servizio che forse non verrà erogato. Questo spiega come mai se ne vogliono costruire così tanti. "Guardiamo questa delibera, del 2005, dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas: con l’articolo 13 assicura, anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la copertura di una quota pari all’80% di ricavi di riferimento. Significa che costruisci un rigassificatore, hai poco gas o nessuno si serve della tua struttura ma prendi lo stesso i soldi. Chi paga? Noi con la bolletta del gas."
Senza tener conto che (ad esempio) nel 2008 API attraverso il "CIP6" (http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6) si è "pappata" il 6,4% dei contributi erogati agli "impianti assimilati" (quelli cioè che hanno prodotto energia elettrica non da fonti rinnovabili ma dai derivati da petrolio, da altoforno, rifiuti delle raffinerie, et similaria) che in totale hanno ricevuto quasi 4 miliardi di euro, quindi API ha ricevuto oltre 250 milioni di euro (da notare che al primo posto c'è Edison che con il 35,3% ha ricevuto quasi 1,4 miliardi di euro)...
Cosa ne pensate... il parere favorevole alla realizzazione di questo rigassificatore da parte del Ministero dell'Ambiente, avrà una relazione con il parere (che dovrebbe arrivare fra fine agosto e settembre) che lo stesso Ministero (insieme a quello dei Beni Culturali) esprimerà sul progetto della Centrale Turbogas a Corinaldo?
Da non dimenticare il progetto (in fase di procedimento istruttorio) della francese GDF per la costruzione di un rigassificatore al largo di Porto Recanati...
dove dovrebbe andare a finire tutto questo gas?

lunedì 12 luglio 2010

CENTRALE TURBOGAS CORINALDO: I pericolosi segnali delle centrali nucleari e delle trivellazioni petrolifere





La nostra bellissima regione MARCHE e la nostra bellissima nazione ITALIA, si stanno sgretolando sotto i colpi devastanti di insensati progetti legati alla produzione di energia.
Pensano che il nucleare, sia la soluzione.
Pensano che trivellare le coste a 5 km, sia una soluzione.
Pensano che gli inceneritori, siano la soluzione.

Come dovrebbe muoversi un Comune e uno Stato virtuoso ?

Dobbiamo cercare di ridurre il consumo di energia non aumentare la produzione con nuovi siti che distruggono l' ambiente e gli ecosistemi della terra.

Dobbiamo cercare di rendere autonome le nostre abitazioni, riducendo il consumo e lo sperpero di energia, incentivando la produzione domestica con pannelli fotovoltaici, geotermia, eolico e solare termico.

E' meglio installare 200 pannelli su di un' area vocata all' agricoltura sottraendo quel campo alla produzione oppure predisporre ogni casa con 3 o 4 pannelli per renderla indipendente ?

Perchè i Comuni non iniziano con questa pratica virtuosa rendendo autonomi gli edifici pubblici ? Perchè il primo esempio non parte dalla pubblica amministrazione ?
Perchè sprechiamo energie e denaro in opere inutili che non beneficiano nessuno, tranne poi chi andrà a costruire ?

La nostra Società è estremamente energivora, non pensare ad una politica attenta e di riduzione dei consumi inevitabilmente ci porterà alla distruzione del nostro territorio, ad una contaminazione feroce.

Smetterla di acquistare merci e beni che provengono dall' altra parte del mondo e rilanciare l' economia locale. Viviamo in una regione in cui siamo quasi autosufficienti, potremmo vivere delle nostre produzioni. E invece.... viaggiano containers da una parte all' altra del globo.
E per rendere ancora più veloce questa trasmissione, costruiscono infrastrutture faraoniche devastanti.
Tra 20 anni avremo una regione " casello ", teatro di un crocevia di merci a basso costo che si sposteranno da nord a sud, da sud a nord.
E qui lasceranno solo inquinamento per i nostri figli, per la nostra terra.
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=225589

Vi lascio con questa mail, parliamo di Corinaldo e non solo... della sua bellissima vallata e di come vogliono distruggerla.

di Claudio Brocanelli

Per cominciare, un piccolo aggiornamento:
http://www.valcesanosostenibile.org/2010/06/centrale-a-metano-il-comitato-chiede-il-rispetto-degli-impegni/
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=251854

Avete saputo della seguente notizia di alcuni giorni fa?

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-06-23/corte-costituzionale-boccia-ricorso-195600.shtml?uuid=AYvSAa1B

Credo che questo possa creare un pericoloso precedente (che fra l'altro riguarda direttamente il candidato, come possibile sito nucleare, San Benedetto del Tronto), basta leggere i passaggi:
La Corte Costituzionale ha dichiarato «in parte infondate e in parte inammissibili» le censure contenute nel ricorso di 11 Regioni sul riparto della competenza legislativa con lo Stato sul nucleare. La motivazione verrà depositata nelle prossime settimane.
La Corte Costituzionale è stata chiamata a giudicare su questioni relative al riparto della competenza legislativa fra Stato e Regioni in tema di produzione dell'energia elettrica nucleare, per quel che riguarda il contenuto della legge sviluppo.
In una nota la Consulta spiega che «le ricorrenti (Regioni) ritenevano costituzionalmente illegittime alcune disposizioni contenute nella legge di delega n.99 del 2009».

E' bene leggere attentamente la Costituzione della Repubblica Italiana agli art.43 e 117, che riporto di seguito per ciò che concerne la materia "energia":

Art.43: "A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale."

Ma soprattutto:

Art.117: "La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
... (omissis)
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni; commercio con l'estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato." Riguardo alla Centrale Turbogas di Corinaldo, se i Ministri competenti considereranno (come è probabile) il progetto di interesse nazionale, attraverso il Decreto Ministeriale e ricorrendo alla Corte Costituzionale (forti del precedente di cui sopra), potrebbero "scavalcare" il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) approvando così il progetto stesso.

Ricordo che i Ministri competenti riguardo l'approvazione o meno del progetto Centrale Turbogas Corinaldo sono:
- Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Stefania Prestigiacomo
- Ministro dei Beni e delle Attività Culturali: Sandro Bondi
- Ministro dello Sviluppo Economico: Silvio Berlusconi (ad interim, avendo preso il posto di Claudio Scajola).

Ricordo anche che il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in un incontro pubblico tenutosi a San Michele al Fiume poco prima delle ultime Elezioni Regionali, ha ammesso di essere "stato chiamato al Palazzo del Governo per modificare il PEAR".

Per concludere... la coppia Scajola (dimessosi per l'inchiesta G8 http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/29/news/perugia_gli_80_assegni_che_accusano_scajola-3695898/ e http://it.wikiquote.org/wiki/Claudio_Scajola) - Prestigiacomo (http://blog.lasiciliaweb.it/wp_postit/?p=213 e ved. allegato pagina "Attività imprenditoriale" cancellata successivamente da http://it.wikipedia.org/wiki/Stefania_Prestigiacomo) negli ultimi anni ha concesso 95 nuovi permessi di trivellazione petrolifera in Italia: 71 sulla terraferma e 24 nel Mediterraneo (http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/18/news/trivelle_italia-4937699/ e http://www.beppegrillo.it/2010/06/la_prestigiacom.html e ved. allegato "La mappa del petrolio, un'inedita geografia italiana").

mercoledì 7 luglio 2010

I STIPENDI DEI PARLAMENTARI E DEI CONSIGLIERI REGIONALI ESENTI DALLA FINANZIARIA, PERCHE' ?

Perché i Comuni subiscono i tagli della manovra finanziaria e non propongono un disegno di legge per ridurre anche le indennità dei Parlamentari e dei Consiglieri regionali ?

La crisi finanziaria generata dal debito pubblico produce effetti gravi sulla vita quotidiana di tutti i cittadini, ma sopravvivono alcune nicchie inossidabili di benessere, garantito ad alcune categorie di amministratori e di dirigenti pubblici.

Le differenze fra il trattamento economico di alcuni, rispetto ad altri, sono sempre più grandi ed immotivabili.



La manovra economica del Governo (DDL di conversione del DL n. 78/2010 - Atto S. 2228) prevede, tra l’altro all’art. 5, comma 7, l’azzeramento delle indennità e di altri emolumenti in qualsiasi forma percepiti per gli amministratori di Comunità montane e Unioni di Comuni. Invocando la riduzione dei costi della politica, si tagliano inoltre i Consiglieri e gli Assessori comunali, mentre si continuano a nominare nuovi Ministri e nuovi Sottosegretari.

Gli Amministratori comunali italiani hanno le indennità più basse d’Europa: nei Comuni fino a 3.000 abitanti un Sindaco guadagna fino a 1.445 euro lordi per 12 mesi in Italia, 1.600 euro in Francia, 2.000 euro per 14 mesi in Spagna. Un Assessore può percepire 217 euro in Italia, 624 euro in Francia, 870 in Spagna. Un Consigliere comunale percepisce un gettone per ogni seduta del Consiglio comunale di 18 euro in Italia e di 31 euro in Spagna.

Lo stipendio netto annuo dei Parlamentari è di 144.000,00 euro in Italia; di 62.779,00 in Francia; di 35.051,00 in Spagna e di 84.108,00 in Germania.

I 42 membri dell’Assemblea legislativa regionale hanno un’indennità di carica lorda – base di euro 7.607 mensili, oltre all’indennità di funzione che varia da 2.925 euro lordi mensili a 585,18, ed alla diaria pari a 2.602,02 lordi mensili.

I 122 ex Consiglieri regionali percepiscono vitalizi, dal 20% al 50% dell’indennità mensile lorda. Siccome bastano cinque anni di contributi per avere il vitalizio, i contributi versati dai Consiglieri non coprono il monte pensioni, con uno squilibrio annuo della spesa per il 2010 di 3,1 milioni di euro, e destinato a crescere.

Il personale a disposizione della Presidenza del Consiglio dei ministri è di circa 4.500 unità, 1.400 in più rispetto alla pianta organica e la spesa complessiva è passata dai 3 miliardi e 621 milioni di euro del 2006 ai 4 miliardi e 294 milioni di euro del 2008.

Il Governo per sé aumenta le “poltrone” vere, e in periferia, in nome del risparmio, riduce gli spazi di democrazia e di partecipazione.

L’art. 9 della manovra dispone, tra l’altro, il blocco di tutti stipendi base del pubblico impiego per gli anni dal 2011 al 2013, senza fare distinzione fra chi prende 1.000 euro al mese e chi ne prende 200.000 all’anno, ed anche oltre.

Di contro, le indennità di posizione dei dirigenti pubblici non sono state tagliate, perché i contratti collettivi di lavoro prescrivono la costituzione di un fondo vincolato al pagamento di tali indennità, e con i decreti legge quei soldi non si possono toccare.

Strano Paese il nostro. Tutti i giornali scrivono ogni giorno di questi argomenti, e nessuno riesce più a reagire.

Possibile che per difendere l’acqua pubblica abbiamo fatto un bellissimo gesto, quello di far sentire il nostro NO, grande come una casa, mentre di fronte a questa Casta che sopravvive tagliando le spese sociali e .. degli altri, non riusciamo a promuovere una raccolta firme per una proposta di legge regionale o nazionale, per tagliare questi insopportabili privilegi, e destinare il risparmio alla spesa sociale ?

Non sarà certo un piccolo Comitato di quartiere a organizzare un’iniziativa in tal senso.

Noi potremmo al massimo scrivere una proposta di legge, perché ce ne sono già molte, nella rete, pronte ma dimenticate in qualche cassetto.

Se le associazioni fra i Comuni, i Movimenti ed i Partiti attenti ai valori civici, e tutti i cittadini, si unissero in un movimento, come quello che ha raccolto le firme per difendere l’acqua pubblica, forse riusciremo a porre fine a questa ingiusta distribuzione dei pochi danari pubblici rimasti.

Speriamo che questa idea sia raccolta e non rimanga fra i buoni propositi inattuati, visto che i legami politici e gli interessi personali alla fine prevalgono su ogni altra considerazione.

Abbiamo fatto un po' di demagogia ? No, scriviamo di danaro pubblico e di come risparmiarlo.