mercoledì 30 dicembre 2009

I PERSONAGGI DEL 2009

I " genialoni " di questo

anno che va a concludersi !


- di Laura Mengucci

Tutti pensavano che era scomparso dalla scena, invece ritorna Calcestruzzo rigeneratosi dalle ultime salutari colate di cemento che hanno reso più bella la città.

Questo si dice, nella campagna elettorale, e lui ha deciso di partecipare, a suo modo, cercando di non offendere nessuno, ma semmai di far sorridere della passione forse un po' eccessiva per il mattone che hanno un po' tutti, tanto che costruire alla Cesanella è diventato ormai un argomento che non si può mettere in discussione. Sembra.

Un nome, uno specchio per i lettori: Calcestruzzo.

Per rispettare l'apoliticità del Comitato non rivelerà la sua identità, avendo egli l'intenzione di presentarsi alle elezioni, ma ci inviterà a riflettere anche nel 2010 con nuovi interventi.

Egli scrive su quotidiani on line, e per chi è interessato alle cose strane che scrive appunto.

Per alcuni è un esperto, per altri un pennivendolo. In attesa che qualcuno che ci capisca di più ci parli dei problemi della nostra Cesanella, eccovi servita la sorpresa per il 2010!!


LA NUOVA VIA VERDI: UNA STRADA PER RICORDARCI IL FUTURISMO?

di Calcestruzzo

Sono a buon punto i lavori di “riqualificazione” della parte iniziale di via Verdi, a Senigallia, ed inizia ad apparire quello che sarà il nuovo volto di questo pezzo di città che lega in qualche modo il centro con la periferia a nord, in una linea di continuità sempre più marcata.

Vedere una nuova strada, ai non addetti ai lavori come è lo scrivente, può fare a volte un effetto diverso da quello che si era avuto, leggendo i progetti o i comunicati stampa che li hanno accompagnati come presentazione.

Nel caso di Via Verdi l’effetto è veramente strano: marciapiedi larghi, in rapporto a come sono ridotti i marciapiedi in altre parti della periferia ( es. Cesanella ).. Lampioni leggermente curvati. Uno stile diverso rispetto a quello di altre strade vicine per certi aspetti.

La carreggiata è ristretta, e subisce ogni tanto un netto allargamento breve per ospitare alcuni pochi parcheggi isolati, in prossimità di alcune case. Come parcheggeranno quelli che approfittavano della larghezza del vecchio tracciato, per parcheggiare e recarsi a fare spesa o caricare la merce dai vicini negozi?

I marciapiedi, che forse ospiteranno piste ciclabili, da pattinaggio sul ghiaccio, da rally, o mercatini interculturali (dipenderà dal colore politico della prossima amministrazione), sono ben protetti da uno spartitraffico in marmo bianco o qualcosa del genere, ed è impossibile passare dalla strada al parcheggio, per una sosta auto “fai da te”.

Il passaggio dal maxi marciapiede alla strada è parimenti sconsigliabile, per i passeggini o le bici che potrebbero essere autorizzati a passare, con strisce rosse o di altri colori difficilmente prevedibili, a tre mesi dalle elezioni.

Riflettendo sulle strozzature del marciapiedi, viene da pensare al senso dell’operazione di riqualificazione, in attesa che i soliti ben informati rovinino l’aspetto volutamente superficiale di questo articolo, che non vuole essere documentato, ma solo coerente con il pensiero che può avere un passante qualsiasi, in quanto anche ciò che pensa il cittadino e il popolino tanto vituperato ha un senso, a volte.

Ai lettori il compito di andare sul posto e farsi un’idea.

In un periodo elettorale, i facili trionfalismi tingeranno di meraviglia anche questa riqualificazione, rispetto alla quale si potrebbe proporre l’intitolazione dell'opera al genio futurista Marinetti che credeva nel potere della mente umana di superare ogni problema.

Questa via avrà forse un senso con un super Sindaco, che ci capisca più di un tecnico, e che possa dimostrare, dopo il taglio del nastro e di qualche fetta di prosciutto (di maiale) che abbiamo come al solito preso cavoli per fischi.


mercoledì 25 novembre 2009

Acqua privatizzata “MALEDETTI VOI….!”

Napoli, 19 Novembre 2009

Acqua privatizzata “MALEDETTI VOI….!”


Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!” Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua .
Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano.
E’ la più clamorosa sconfitta della politica.
E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali.
E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business.
A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico.
Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo.
Se oggi 50 milioni all’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “ Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. "
E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia.
Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato.
Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .
Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni. Per questo chiediamo:
AI CITTADINI di -protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari; -creare gruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale; -costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AI COMUNI di -indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua; -dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’; -fare la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE. LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE . AGLI ATO -ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini.
ALLE REGIONI di -impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia; -varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua.
AI SINDACATI di -pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua; -mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
AI VESCOVI ITALIANI di -proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27); -protestare come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi .
ALLE COMUNITA’ CRISTIANE di -informare i propri fedeli sulla questione acqua; - organizzarsi in difesa dell’acqua. AI Partiti di - esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua; -farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini. L’acqua è l’oro blu del XXI secolo.
Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità.
Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra.
L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”

Alex Zanotelli

venerdì 20 novembre 2009

CESANELLA: CONFRONTO IN COMUNE SU ANTENNE, "PARCO" E NON SOLO


di Laura Mengucci

Martedì 17.11 u.s., presso la sede comunale di Via Leopardi, si è svolto un interessante incontro fra il Vice Sindaco Simone Ceresoni, assistito da due tecnici comunali, e la sottoscritta Laura Mengucci, rappresentante del Comitato pro Cesanella e non solo, coadiuvata da Claudio Piermattei, esperto in questioni legali, che collabora con il Comitato.
Nel corso dell'incontro, è emerso che il Comune, con varie deliberazioni (da ultimo la C.C. n.148 del 20/12/2007), sta procedendo, in accordo con i gestori della telefonia mobile, a delocalizzare le antenne presenti nel territorio, in modo da ridurre al minimo la pericolosità delle onde elettromagnetiche, ben al di sotto dei limiti di legge, in ossequio al principio di precauzione e con il fine di conseguire i più ambiziosi obiettivi di qualità, con ricerche e misurazioni.
L'attuale localizzazione è però in molti casi il frutto delle scelte dei gestori del pubblico servizio di telefonia, che hanno spesso avuto ragione in sede giudiziaria, sui ricorsi presentati, e quindi hanno deciso senza avere avuto troppi ostacoli, fino a quando non è iniziata la politica degli accordi per la delocalizzazione.
La delocalizzazione quindi ha una funzione di riequilibrio degli interessi, su basi concordate, ed avviene su aree comunali perchè con un contratto di locazione il Comune può imporre al gestore una serie di clausole che permettono al Comune stesso di controllare al meglio le emissioni, i potenziamenti e le direttrici dei coni d'emissione delle onde, affinchè la prima casa toccata dal cono sia il più lontano possibile.
In tale ottica, sarebbe da valutare il recente posizionamento dell'impianto vicino all'area destinata a luna park, vicino al "Parco" della Cesanella.
Il Comitato ha proposto al Comune di pubblicare in una pagina del sito istituzionale tutti i piani, i criteri ed i provvedimenti relativi alla materia della disciplina comunale del servizio di teleradiodiffusione, come avviene in altri Comuni, per far sì che tutti si possano fare un'idea su basi oggettive e possano avere la documentazione utile, che per ora ha il Comitato, il quale peraltro resta a disposizione dei cittadini per ogni esigenza e chiarimento.
Sul punto, il Comune ha apprezzato la proposta, preannunciando l'implementazione in tal senso del sito internet comunale.
Il Comitato ha anche proposto di scegliere le aree migliori, ai fini della delocalizzazione, anche fra le aree private, perchè, nell'ipotesi in cui un'area privata risulti la migliore, si potranno stipulare anche in tali casi, con il consenso dei gestori, dei privati e del Comune, i contratti di locazione, con tutte le clausole a tutela dei cittadini, e delle prerogative del Comune.
Sul punto, il Comune ha evidenziato la difficoltà di addivenire ad accordi con i privati proprietari delle aree che, a seguito delle misurazioni di rito, risultano essere le migliori possibili localizzazioni. Sono capitate le situazioni più strane e complesse.



Sul "Parco" è emerso che ancora il Comune deve acquisire molte delle aree ricadenti all'interno della perimetrazione dell'area individuata dal Piano particolareggiato, perchè spesso mancano gli accordi fra i proprietari espropriandi in merito all'esercizio del diritto ad edificare nelle aree ai margini, in cui è spalmata una volumetria edificabile compensativa della perdita dei terreni espropriati.
Pertanto, è stata ipotizzata una realizzazione del "Parco" per lotti, con l'intervento della Società Autostrade, che deve realizzare a beneficio del Comune varie opere compensative all'ampliamento dell'A14, man mano che saranno acquisiti i terreni che formeranno il "Parco".
Il Campus scolastico della Cesanella, per ora, è solo un'idea.
Due sono le ipotesi allo studio: una scuola "leggera", non impattante sul traffico e sul "Parco", che ospiti solo una media, che prenda il posto dell'attuale Mercantini, la quale comporta onerosi canoni di affitto a carico del Comune.
Un'ipotesi alternativa, in discussione, è quella di inserire nel Campus anche una scuola elementare ed una scuola per l'infanzia.
Sul punto, il Comitato ha proposto di non sottrarre terreno al Parco, come avvenuto in occasione della spalmatura di diritti edificatori, con una delibera consiliare di quest'anno, su un'area ampia e valorizzata ai fini edificatori, che era stata acquisita dal Comune in attuazione del Piano particolareggiato del Parco della Cesanella.
Il Comitato aveva pensato ad un ricorso al TAR, al riguardo, ma poi aveva desistito per mancanza di finanziamento delle spese vive. Per destinare laddove c'è più bisogno gli interventi compensativi di Società Autostrade, ed aumentare il verde cittadino, con vari punti di alberatura alta, estesa e fitta, che possa avere nel tempo un effetto positivo sulla qualità dell'aria, il Comitato ha proposto la realizzazione e la manutenzione del Parco a spese di una ditta che, all'esito di una gara d'appalto, in cambio riceva il diritto di realizzare a gestire una struttura ludica o ricreativa a servizio della collettività, mediante il concorso delle idee progettuali e la partecipazione dei cittadini alla scelta della destinazione d'uso del Parco tematico.
Sul fronte dell'acquisizione delle aree, il Comitato ha proposto di assegnare un termine perentorio e decadenziale ai proprietari che si devono ancora accordare per fabbricare e cedere i terreni da destinare a Parco, in modo che in caso di mancato accordo, si possa procedere all'acquisizione dei terreni, visto che quando si deve realizzare una strada, si procede con una fermezza, che andrebbe usata o sempre o mai. Sarebbe bene che i tempi ed i metodi degli espropri siano uniformati, per quanto possibile, sia quando si intende realizzare una strada, sia quando si pensa ad un "Parco", perchè la Cesanella ha subito un'eccessiva edificazione, specialmente in certe zone, come è stato convenuto.
Sul punto, il Vice Sindaco ha precisato che la questione è complessa più di quanto possa apparire al Comitato ed inoltre non possedendo la delega ai lavori pubblici ha auspicato un altro incontro, coinvolgendo l'Assessore al ramo.
Questo incontro rientra in una strategia nuova del Comitato, visti i recenti orientamenti della Magistratura amministrativa su varie questioni sollevate dai Comitati cittadini in tutta Italia.
Il Comitato cercherà di agire sul versante della Comunicazione, coinvolgendo esperti volontari, parlando con gli amministratori dei problemi reali, e raccontando ai cittadini - elettori gli esiti del confronto, senza peli sulla lingua e cercando di usare termini comprensibili a tutti. Seguiranno quindi altri incontri, questo è solo l'inizio.


giovedì 19 novembre 2009

TRATTATIVE PRIVATE PER VENDERE LOTTI EDIFICABILI A CESANELLA


Con un comunicato stampa del 19/11/2009 il Comune di Senigallia ha preannunciato la vendita a trattativa privata, dopo quattro aste deserte, dei lotti edificabili formanti in comparto I° "Parco della Cesanella".
Il bando è pubblicato alla seguente pagina del sito internet istituzionale del Comune: http://www.comune.senigallia.an.it/senigallia/inc/redaction/5296/12753/16734.pdf .
Il Comune si riserva la facoltà di aggiudicare o di non aggiudicare, ma adesso ai partecipanti è permesso di formulare offerte senza una minima base d'asta.
Siccome in precedenti occasioni abbiamo riflettuto sui criteri estimali usati per fissare gli importi a base d'asta, arrivando a concludere che erano troppo alti i valori minimi per le offerte agli incanti, si propone al Comune di valutare l'opportunità di non aggiudicare in presenza di offerte troppo basse, come peraltro prevede il bando richiamato.
A questo punto possiamo contare solo sulle valutazioni ex post dell'Amministrazione e speriamo che tenga conto dei pareri che abbiamo espresso a più riprese.

domenica 15 novembre 2009

PARCO DELLA CESANELLA. DESERTA LA IV ASTA.

Malgrado il ribasso del 10% del valore a base d’asta, proposto ai sensi di legge dal Comune, dopo tre incanti deserti, è risultato infruttuoso anche il quarto esperimento di gara, per la vendita del comparto edificabile sito nel “Parco” della Cesanella.

A questo punto è necessario rileggere con attenzione la perizia di stima grazie alla quale è stato possibile stimare in oltre 3,3 milioni di euro il comparto edificatorio.

Grazie a quella stima, allegata alla delibera consiliare 11 del 17/02/2009, l’entrata di 3,3 milioni di euro è stata inserita nel bilancio di previsione del Comune, che così è andato in pareggio e ci resterà, se qualcuno sarà disposto a pagare il valore stimato dell’area, che è stato ridotto del 10%.

Con la delibera consiliare n.11 del 17/02/2009 era stato approvato un elenco di beni comunali suscettibili di valorizzazione che comprendeva l’area che interessa, alla quale risultava assegnato il valore di 3,3 milioni di euro, tanto che molti Consiglieri comunali espressero subito delle perplessità in proposito, a verbale.

Rileggendo il verbale di quella delibera, a pag.14 si può notare anche l’intervento di un Consigliere della maggioranza che chiede però un impegno a non abbassare la base d’asta al di sotto del 5%, per non deprezzare troppo il patrimonio comunale. Il ribasso è al 10%, per ora.

In tutte le aste immobiliari, gli avvisi ed i bandi di gara citano gli estremi delle perizie di stima, sulla base delle quali è fissato il valore a base d’incanto. Nel caso di specie, non solo non è pubblicata la stima, fra la documentazione on line allegata al bando, ma non risulta neppure espressamente citata negli atti di gara, né risulta disponibile su internet.

Grazie a questa perizia, il bilancio comunale non va in dissesto. La trasparenza imporrebbe la sua pubblicazione nel sito internet comunale, perchè essa merita un’analisi in termini tecnici, per capire le ragioni per cui queste aste vanno deserte, e se il bilancio è in pareggio sulla base di previsioni fondate o meno, ossia grazie ad una stima corretta delle entrate sotto il profilo estimale.

La stima del valore dell'area è stata ottenuta calcolando il valore della cessione dei diritti edificatori. Il valore dell'area però può non corrispondere al valore del diritto edificatorio, per sfavorevoli condizioni di mercato o per altre ragioni. Comunque il Comune ha applicato la seguente formula: superfici lorde commerciali per il valore di mercato (3.000 € al mq.) per un coefficiente, denominato parametro permutazione (28%), stabilito nei casi di permuta in coerenza con i valori praticati nel mercato di Senigallia, il tutto con detrazione di un coefficiente del 12% (coefficiente di riduzione per corrispettivo in danaro anzichè in beni commerciali).

Ne è uscito il totale di 3,3 milioni di euro. Mancano, leggendo la stima, considerazioni sulla situazione del mercato edilizio, sulla viabilità della zona, sulle concentrazioni di case vendute e da vandere nelle zone vicine, sulla situazione dell'offerta di appartamenti invenduti e di un certo livello qualitativo, nella zona.

Non si condivide quella perizia, sul piano tecnico, per le ragioni indicate e anche perchè il mercato ha dimostrato che nessuno ha acquistato a quei prezzi.

Pertanto si propone all'Amministrazione di rivedere la propria decisione di vendere all'asta i lotti valorizzati e attuare il piano particolareggiato del Parco.

Una volta realizzato il Parco, l'area sarà valorizzata e sarà possibile vendere, per chi vuole vendere.

Con la crisi del mercato edilizio e con quello stato di attuazione del piano particolareggiato del "Parco", attualmente si può solo svendere, e non erano questi i propositi dell'Ammninistrazione.



mercoledì 28 ottobre 2009

ALT ALLE RUSPE !

ALT ALLE RUSPE !

24.10 us ore 16.30

Un corteo per le vie del centro,
un corteo pacifico,
ancora una volta si è parlato di questo progetto assurdo,
l' assurdo e inutile progetto della complanare.
L' assurdo e dannoso progetto che prevede la cementificazione
del parco della Cesanella, il parco della città.


Noi c' eravamo, e tu ?




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martedì 27 ottobre 2009

CEMENTIFICHIAMO, NO GRAZIE !

Il Comune di Cassinetta di Lugagnano ha approvato la sua “delibera di resistenza” al Piano Casa Berlusconi e della Regione Lombardia. Uno stop alle deroghe in materia edilizia

Cassinetta di Lugagnano è stato il primo comune a crescita zero, che adesso fa parlare di sé per l'adozione di misure a tutela del patrimonio edilizio contro le deroghe permesse da governo e regioni.

Secondo il sindaco e la sua giunta i fronti che la legge regionale lombarda apre sono molti. Ma quello più grave è sicuramente l’introduzione spinta del concetto culturale della deroga: In una legge di soli 5 articoli, la parola deroga appare 6 volte (deroga agli strumenti urbanistici, deroga ai regolamenti edilizi, deroga ai piani territoriali di coordinamento dei parchi regionali). L’anticamera dell’abuso? il preludio di un nuovo condono?

Una deroga concessa dal livello regionale che è una vera e propria ingerenza, una violazione della titolarità dei comuni in materia di pianificazione urbanistica.

A fronte di una crisi economica mondiale che è anche effetto dell’eccesso di offerta immobiliare, si mette in campo l’ennesima ricetta a base di cemento.
La cura peggiore del male.
L’ultimo bicchiere di vino al viandante ubriaco.

Facendo leva sulle perenni e croniche difficoltà economiche dei comuni, si indica quale migliore soluzione ai problemi di bilancio la possibilità di trasformazioni da industriale/artigianale a residenziale, con incremento di volumetrie fino al 30% e i conseguenti oneri di urbanizzazione per le casse comunali.

Una norma che si presta molto a diverse e controverse interpretazioni. Che rischia di aggiungere confusione al già caotico mondo giuridico in cui vive l’edilizia e l’urbanistica.

Insomma, l’ennesimo passo indietro che rischia di allontanarci ulteriormente rispetto al traguardo della pianificazione urbanistica e territoriale fatta nell’interesse generale e collettivo, spingendoci, come se non fosse già abbastanza, nell’opposta direzione.

POTENZIALITA’…

Il “piano casa” lombardo se non integrato/applicato da parte dei Comuni, per un anno e mezzo, consente di aumentare di un quinto le volumetrie degli edifici costruiti. Nei parchi si potrà demolire e ricostruire in deroga ai piani di coordinamento. Anche nei centri storici, come pressocché ovunque nel territorio lombardo, si potrà ampliare e ricostruire (+20% o 30% di volumetria) sostituendo gli edifici esistenti che non si adattano al contesto storico e architettonico. Fuori dai centri storici si potrà incrementare la volumetria esistente del 3O%. In caso di «congruo equipaggiamento arboreo» pari almeno a un quarto del lotto interessato, l’incremento di volumetria ammesso sarà del 35%. Si potranno convertire in residenza i capannoni industriali e artigianali – non commerciali e terziari – per una quota pari alle volumetrie definite dagli indici residenziali del luogo.

… E POSSIBILI RESISTENZE

Ma il provvedimento della Regione Lombardia, predisposto dall’Assessore leghista Davide Boni, prevedeva la facoltà per il Comune di deliberare (entro il 15 ottobre) in ordine ad alcune limitazioni e all’applicazione concreta del cosiddetto “Piano Casa”. Facoltà di cui l’Amministrazione Comunale di Cassinetta di Lugagnano ha deciso di avvalersi, alla luce del proprio PGT (Piano di Governo del Territorio) che ha come sua prerogativa principale l’azzeramento del consumo di suolo el’eliminazione di nuove aree di espansione urbanistica, nonché l’attenzione e la spinta al recupero del patrimonio esistente, la promozione dell’agricoltura e la valorizzazione del paesaggio ambientale e architettonico.

TRASFORMAZIONI

La legge regionale consentiva la possibilità di individuare zone industriale e/o artigianale da classificarsi a specific destinazione produttiva secondaria ove è possibile l’applicazione del Piano Casa. Il Comune di Cassinetta di Lugagnano non ha individuato ne trasformato la destinazione d’uso di nessuna area.

ESCLUSIONI

Con motivata deliberazione i comuni potevano individuare parti del proprio territorio nelle quali le disposizioni della legge non troveranno applicazione, in ragione delle speciali peculiarità storiche, paesaggistico-ambientali ed urbanistiche, compresa l’eventuale salvaguardia delle cortine edilizie esistenti. Il Comune di Cassinetta di Lugagnano ha così escluso dall’applicazione del Piano Casa: il Centro Storico (e tutte le zone interessate dal Piano del Colore), i Piani di Recupero Obbligatori individuati dal Piano di Governo del Territorio, i Piani di Recupero vigenti.

ONERI DI URBANIZZAZIONE

Secondo la legge lombarda, la ripresa edilizia andrebbe incentivata tramite uno sconto sugli oneri di urbanizzazione che potrebbe arrivare fino al 50%. L’amministrazione non ha ritenuto opportuno operare una discriminazione tra interventi ordinari ed eventuali interventi da realizzarsi ai sensi del Piano Casa, concedendo a questi ultimi una riduzione del solo 0,1% (10 euro ogni 1000 euro).

VERDE E PARCHEGGI

La delibera del comune di Cassinetta di Lugagnano ha stabilito che gli interventi attuati secondo la legge regionale devono essere dotati di spazi a parcheggio e verde privato nelle misure stabilite dalle vigenti norme tecniche attuative dello strumento urbanistico comunale, senza possibilità di monetizzazione, e che in difetto di tali spazi gli interventi non potranno essere ammessi.

Fonte: Aam Terra Nuova.

sabato 24 ottobre 2009

Un ricordo, un pensiero a Lina

Un ricordo, un pensiero a Lina

Lina è la Signora che questa estate ha perso la vita nell' incidente accaduto davanti all' Hotel dei Galli, lungomare Mameli.
Ognuno di noi ricorda l' assurda fine di questa persona.
Anche lei residente negli anni '70 a Cesanella, anche lei con tutta la sua famiglia legata a questa terra.
Lina un ricordo, un pensiero da chi come noi, ti ha conosciuto ed ha apprezzato la tua dolcezza.
Enrico il marito parla di lei ... per non dimenticare ...




" La voce " ... torna alla memoria,
ma,

non riesco a fermare il suono,

non riesco ad accoppiarla
alla foto che ho davanti.
Sì, proprio la voce mi manca:

il richiamo deciso e dolce..." Enri!..."

Quel suono giornaliero di richiamo e di aiuto:
non pensavo che aiutasse me nel comune viaggio della vita.
Abbiamo riso insieme,
insieme ci siamo divertiti,

abbiamo insieme sofferto e pianto,

nel bene e nel male abbiamo vissuto una vita.

Rivedo con gioia le nostre fotografie,

ho vicina la presenza della figlia, del genero e della dolce nipotina,

ma,
mi manca sempre " la voce",

che ricordo ,

anche se,

mai più potrò risentirne il suono.




Questo era il suo paese... Domo; un paesino delle colline marchigiane incastonato fra la provincia di Ancona e quella di Macerata, una piccola frazione di Serra San Quirico, ai confini dei monti fabrianesi, in vista del San Vicino e di fronte al monte Murano. Domati, sono detti i suoi abitanti, che consci del loro dovere si distinguono per laboriosità e rispetto.
Forte del proprio carattere e ancora bimba lasciò il paese insieme ai genitori che cercavano un riscatto dalle proprie fatiche giornaliere.
Negli anni della sua fanciullezza conobbe il lavoro dei campi del primo trasferimento in Toscana, dove il terreno era sì pianeggiante, ma molto da bonificare, dove le idrovore lavoravano giorno e notte per svuotare le fosse, perchè, se abbandonate, l' acqua avrebbe invaso i raccolti. Sì, anche lei contribuì a pulire quelle fosse e a bonificare quella terra. Ancora con i suoi genitori si riscattò dal duro lavoro dei campi e approdò in tabaccheria che con garbo e simpatia seppe gestire, insieme soprattutto alla sorella maggiore. Fu in quella tabaccheria che ci incontrammo, era il 1959 ( tempi ormai lontani), ma è da lì che partì la scintilla che doveva tenerci uniti fino ad oggi. Siamo vissuti insieme per bene 46 anni con alterne vicende, ma sempre uniti nel piacere come nel dolore. Sempre attratti dai luoghi di nascita; in essi si tornava volentieri pur vivendo ormai nel parmense dove la nostra famiglia aveva fissato le proprie radici. Forse il destino ci ha riportato a vivere l' ultima settimana felice a Senigallia.
Lei, anche se stanca per la sua malattia, era allegra e contenta di passare qualche giorno anche insieme ai nostri amici più cari. Avevamo deciso di rivederli tutti, ma non ci siamo riusciti.
Come da un vento terribile. è stata falciata via, insieme alla sua amica più cara, da un giovane incosciente che in sella ad uno scooter gli è piombato addosso senza pietà.
Se ne è andata così, senza un lamento, senza sapere il perchè, lasciandoci dentro un atroce dolore.
Non ti dimenticheremo mai e per tutto il tempo che ancora ci sarà dato vivere, sarai la nostra guida e il nostro sostegno.

Ciao Lina
Enrico 20.07.2009


lunedì 19 ottobre 2009

PIOVE SUL BAGNATO. POTENZIAMENTO DI ANTENNE NEL "PARCO"


Sulla stampa locale del 16/10 è stata pubblicata la notizia relativa alla realizzazione dei lavori per il potenziamento dell'antenna per la telefonia mobile nell'area "Circo" di Villa Torlonia, nella parte a sud della zona definita come: "Parco" della Cesanella.
I residenti sono preoccupati, anche per la valorizzazione a scopo edificatorio di alcuni terreni comunali vicini, inseriti nel comparto edificatorio all'interno del perimetro del "Parco". All'interno di un partito che sostiene l'attuale maggioranza è stata infine ipotizzata la realizzazione di un Campus scolastico, sempre nel perimetro del "Parco".
Infine, Società Autostrade, sentito il Comune, avrebbe localizzato dentro il perimentro del "Parco" gli interventi di piantumazione di alberi previsti come compensazione ambientale alla realizzazione dell'ampliamento dell'A14.
Il Parco che era stato previsto alla Cesanella oltre 30 anni or sono rappresenta un'area verde diversa ed ulteriore, per la città, rispetto a quelle che doverosamente saranno realizzate per effetto dell'ampliamento dell'A14, ed andrebbero realizzate vicino a dove l'A14 produce maggiormente il suo impatto, comunque queste sono le notizie.
Ma che Parco è questo?
Quale sarà la sua estensione?
Chi curerà la sua manutenzione?
Quale logica ambientalista sostiene la programmazione unitaria di questi interventi: Parco di cui al piano particolareggiato urbanistico, scuole, antenne, compensazione ambientale per l'A14, e ville sul "Parco"?
In attesa che sia data risposta a queste domande, invitiamo i residenti a contattare il Comitato alla mail procesanella@virgilio.it , nel caso in cui dovesse essere ravvisato il cattivo funzionamento di elettrodomestici, citofoni o di altri apparecchi elettrici. L'unione fa la forza. Dobbiamo valutare in modo approfondito gli effetti di queste bio antenne, presentate come ottimali e poco impattanti, grazie alle quali, dopo aver letto della bio edilizia e dei campus scolastici, abbiamo capito come sia necessario che il lavoro sulla comunicazione abbia un giusto contrappeso nel lavoro di misurazione del livello delle onde elettromagnetiche che ci riserviamo di chiedere, se si rivelerà necessario.

giovedì 15 ottobre 2009

A PROPOSITO DEL NUOVO PLESSO EX SACELIT...

...Alcune riflessioni di una nostra lettrice studentessa in architettura.

" Non capisco cosa porti un progettista ad inserire nel contesto storico sengalliese delle opere tanto razionaliste, quanto superate. Il sindaco parla di rilancio della città, di occasione eppoi vengono proposte costruzioni superate,impianti tipici di quartieri divenuti solo dormitori.

La storia insegna molto, è fondamentale, ma dovrebbe insegnare anche a non ripetere gli errori. L'impianto generale, anche se riprende il segno storico della fabbrica precedente, non sembra avere delle connessioni logiche, gli stili utilizzati inoltre sono completamente differenti e totalmenti avulsi dal contesto.

Mi sembra anche poco felice la posizione del giardino pubblico che, chiuso tra enormi palazzi che superano i 20 metri, rischia di aquisire carattere privato se non finirà per essere abbandonato.


Ho notato inoltre le essenze scelte: vorrebbero inserire...Leccio, ginko biloba e ibiscus....passi l'ibiscus, ma gli altri 2 mai visti a Senigallia...e nn sono certo tipici del luogo..anche qui..scelte casuali!

Per quanto riguarda l'hotel a 5 stelle, mi è parso di capire che si troverà proprio alle spalle dell'attuale albergo del porto (nn ricordo il nome, ma per intendersi..quello bianco e nero).

Questa posizione mi sembra poco felice, chi spenderebbe tanti soldi per ritrovarsi vicino al mare ma in realtà con affaccio sul porto, accesso nn diretto al mare e puzza di pesce?


Il rischio e che resterà un quartiere isolato..ne ha tutti i presupposti, nn è in area centrale e d'inverno sarà un quartiere come gli altri.D'estate sarà lungomare..come il resto...

Mi chiedo..ma non hanno avuto nessun altra idea di utilizzo per quest'area?

Invece di abbatterla nn potevano ristrutturare e farci un'officina d'arte? Officina di arte moderna più museo...sarebbe stato un vero stimolo per la città! Oppure casette eco, a basso impatto e ad alta efficenza energetica? Per le giovani coppie di senigallia che sono invece costrette a trasferirsi a ripe, a marzocca o a marotta?


Come darle torto !

mercoledì 14 ottobre 2009

NOTIZIE SUL COMPARTO EDIFICATORIO 1 - "PARCO DELLA CESANELLA"

NOTIZIE SUL COMPARTO EDIFICATORIO 1 - "PARCO DELLA CESANELLA"


Da informazioni avute, sembrerebbe che il Comune, con una variazione di bilancio, abbia inserito, nel bilancio comunale, una previsione di entrata inferiore a quella originariamente stabilita, per i lotti edificabili da vendere e ricandenti nel comparto 1 - "Parco" della Cesanella, individuato con un Piano Particolareggiato comunale e con una successiva valorizzazione immobiliare. Tali lotti erano stati stimati per un certo valore ( 3,3 milioni di euro circa - non è interessante entrare nel merito della fondatezza della stima ), che era stato inserito come entrata nel bilancio di previsione, il cui pareggio, fra entrate e spese, è stato assicurato da quella previsione di entrata, ammesso e non concesso che sia corretta. Successivamente, sono stati emessi ben tre bandi, per la vendita all'asta dei lotti, e sembra che anche alla terza asta nessuno abbia presentato offerte valide per acquistarli. Chi dispone di altre o diverse informazioni, è invitato a renderle di pubblico dominio, o a fornire precisazioni, vista l'importanza della questione, per tutti i residenti nella frazione, e non solo. In attesa di conoscere i prossimi risvolti del caso, formuliamo l'auspicio che anche la probabile IV° (quarta) asta si svolga con il sistema del pubblico incanto, e non a trattativa privata (procedura negoziata), ossia con un bando pubblicizzato coinvolgendo le agenzie immobiliari ed i giornali gratuiti on line che trattano la vendita di terreni, anche su scala internazionale. Una vendita al ribasso potrebbe far entrare una somma inferiore alle aspettative nelle casse Comunali, imponendo all'Amministrazione di ridurre le spese, e quindi di tagliare i servizi. In ottica propositiva, se a causa della crisi del mercato edilizio o per altre ragioni, non si dovesse realizzare un ricavato corrispondente alla stima originaria, o adeguato ai fini della effettiva valorizzazione delle proprietà comunali, proponiamo di soprassedere alla vendita e di valutare insieme ipotesi alternative, rispetto alla prospettiva del ribasso progressivo dell'offerta, per vendere e far quadrare il bilancio. Nel nostro sito internet abbiamo indicato in passato alcune alternative, ed altre potrebbero essere valutate in appositi incontri, non essendo questa la sede per prospettare i pro ed i contro dei tagli, che in quanto tali sono sempre e comunque dolorosi.
Sarebbe doloroso anche veder ribassare il valore, a base d'asta, dell'area edificabile della Cesanella, fino al punto che si arriverebbe ad una vendita, ma si renderebbe necessario ridurre ulteriormente le entrate previste ed i servizi.


giovedì 24 settembre 2009

CHI CI SOSTIENE !

Con piacere pubblico la lettera di Loris Francoletti, un senigalliese vissuto per due anni ad Amsterdam che non ha dimenticato la sua città, il suo rione... la CESANELLA !

Grazie Loris per le tue parole, speriamo che il tuo esempio possa essere preso come spunto da chi ci governa.

Di seguito il testo della mail:

Salve a tutti

mi chiamo loris
e dopo aver vissuto un pò di anni all'estero me ne son tornato a casa, a Senigallia, alla Cesanella,
io sono un forte forte sostenitore del parco alla cesanella
io vorrei che fosse un "petting zoo" ovvero uno di quei posti dove i bambini di citta' posso andare e vedere e toccare alcuni "animali da fattoria" caprette, pecore, conigli, polli, poi ci son anche altri animali che non si possono toccare, come asini, mucche, maiali,
ad amsterdam città dove ho vissuto per quasi due anni ce ne sono molti, tutti ad ingresso gratuito e bar
vi mando i link cosi che potete capire di cosa parlo,


poi insomma si mi piacerebbe darmi da fare per qualcosa
realizzare cose per la comunita

saluti per tutti
ciao
Loris




E' un nostro dovere fare in modo che anche a Senigallia ci sia spazio per il verde, per il gioco, per il contatto con la natura, uno spazio dove rilassarsi e godere di un pò di relax.
Perchè come è noto, dopo un pò il cemento sotto i raggi del sole si surriscalda!
Per cui attenzione al posteriore !

domenica 13 settembre 2009

TRISTE ANALOGIA

Ogni commento è superfluo le immagini parlano da sole.
Queste immagini sono da vedere per chi fino ad ora non ha avuto modo di lasciarsi andare in una riflessione profonda dolorosa e triste.
Alcune domande nascono spontanee... alcune risposte purtroppo già le abbiamo.


Questa è la storia dello stabilimento di Casale Monferrato.



Dal 1907 al 1986 a Casale Monferrato ha operato la multinazionale Eternit, specializzata nella produzione di prodotti in cemento amianto per l'edilizia. L'esposizione alle fibre aerodisperse dell' amianto provoca il cancro.



Questo è quanto succedeva durante i lavori di demolizione della SACELIT-ITALCEMENTI.





Quante fibre sono state rilasciate nell' aria ?

Perchè non si è provveduto a chiudere tutta la zona in un sarcofago di protezione come normalmente avviene durante le operazioni di bonifica da cemento-amianto ?



mercoledì 26 agosto 2009

PROMESSE SENZA FATTI = VALENZA " ZERO "

IL COMITATO PRO CESANELLA HA AVUTO LA PROMESSA DI UN PARCO

- di Claudio Piermattei e Laura Mengucci

Ci basta l’assicurazione dell’Amministrazione, sul fatto che il Parco della Cesanella, che aspettiamo da oltre trenta anni, sarà realizzato, come previsto da un piano urbanistico particolareggiato?
Andiamo avanti, con nuove iniziative e con l’obiettivo di avere il Parco il prima possibile, con la massima estensione possibile e con il maggior numero di alberi, oppure lasciamo perdere (in attesa fiduciosa)?
Ci sono molti aspetti ancora da definire: innanzitutto un Parco esiste quando i lavori relativi alla sua realizzazione sono terminati e collaudati, e non quando il Parco è stato solo promesso.
Certo, una promessa è meglio di niente, ma non basta certo per dire che l’obiettivo nostro sia stato raggiunto.
Poi non basta piantare degli alberi per garantire la loro corretta manutenzione, nel tempo.

  1. Serve un piano per la gestione del Parco che ne affidi possibilmente la cura a dei privati (perché le risorse Comunali non sono illimitate) in cambio della gestione di un’attività ludica, ricreativa, o quant’altro emergerà dal concorso delle idee progettuali.
  2. Serve un esame più attento del progetto di realizzare una scuola, dentro al perimetro del Parco.
  3. Serve anche un esame analitico dell’operazione relativa alla vendita all’asta di aree comunali (ancora da vendere) inserite nel perimetro del Parco e sulle quali è stata spalmata una volumetria precedentemente assegnata ad un’area meno vasta, con la conseguente valorizzazione immobiliare del “patrimonio” comunale, e con il restringimento della complessiva destinazione a verde pubblico.

Bisogna porre il problema della riduzione del verde pubblico complessivo che discenderebbe da una programmazione che potrebbe ridurre a uno i due “boschi urbani” da prevedere per la città: uno è quello che è stato precedentemente previsto alla Cesanella e per il quale sono state acquisite le aree dai privati e realizzate delle case e dei condomini, ai margini; un altro “bosco urbano” è quello che dovrebbe essere realizzato come opera di compensazione ambientale, dalla Società Autostrade, a seguito della realizzazione della terza corsia dell’A14.

Considerata la limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione del Comune, una maggiore quota di verde pubblico potrebbe essere ottenuta valutando la possibilità (con uno studio di fattibilità) di concentrare gli interventi della Società Autostrade su alcune aree collinari in frana e su quelle vicine ai quartieri che subiranno con la terza corsia le maggiori ripercussioni ambientali negative, che vanno compensate, perché il degrado sarà là, e non tanto qua, dove la realizzazione delle piantumazioni e soprattutto la loro manutenzione potrebbe essere messa a carico di un privato, che in cambio potrebbe realizzare e gestire un’attività ludica o ricreativa, incamerando il relativo provento.
Così si garantirebbe una lunga vita ad un Parco ben tenuto e curato da qualcuno.
Nulla di fantascientifico, nelle Marche esistono molti esempi felici di Parchi vivi e ben tenuti grazie all’impegno delle Associazioni e delle Imprese locali.

Esempi?

A seconda dei gusti, si può spaziare dal Parco del Geofisico di Corinaldo (http://www.selvadiboccalupo.it/ ) allo sky park di Novafeltria (http://www.skypark.it/ ), e comunque deve essere dato spazio alle idee, alle proposte, e alla sensibilità della popolazione residente, che da quello che ho sentito apprezzerebbe qualcosa di poco chiassoso, destinato ai bambini e che faccia arrivare dei visitatori e dei clienti da fuori, a vantaggio delle attività commerciali del quartiere, e non solo.
Non troppo casino, ma neanche il silenzio tombale, in altri termini.

Ci sono quindi molti aspetti da studiare nel dettaglio, e ancora degli altri obiettivi del Comitato pro Cesanella da raggiungere o da portare a termine, per cui andremo avanti fino in fondo, con iniziative nuove e finalizzate a seguire la partita da vicino, il più vicino possibile.

Siamo partiti meno di un anno fa, grazie all’idea di Laura Mengucci, che ha incontrato Peppe Gambelli, Claudio Piermattei, Michela Vicari, Giacomo Giraldi, la Piaga di Velluto e poi altri, fino a formare un bel gruppetto, denominato “zoccolo duro”, che ha tenuto delle affollate riunioni mensili e propositive di quartiere, al Bocciodromo, precedute da faticosi volantinaggi, e quindi ha avviato alcune iniziative, che hanno avuto un plauso perché propositive, come la presentazione di un progetto per avere un sottopasso di fronte al Piazzale Michelangelo (con una piccola parte delle entrate che saranno incamerate come oneri di urbanizzazione delle aree localmente da edificare), alcuni video, un concertino, ricerche sulla storia del quartiere, alcuni articoli scherzosi ed altri meno.

Tutto volontariato e desiderio di mettere a disposizione un po’ del poco tempo libero per fare qualcosa che possa andare verso l’interesse collettivo del quartiere.

In questa ottica, abbiamo redatto dei comunicati stampa per esprimere la nostra posizione sui fatti di cronaca che in questo periodo hanno interessato il nostro quartiere.

Abbiamo anche incontrato i rappresentanti dei Partiti politici che hanno chiesto di ascoltarci.

Abbiamo rappresentato nel dettaglio i nostri obiettivi, e siamo arrivati al punto di aver ottenuto degli interessamenti, e la promessa di avere il Parco, che è nel titolo.

A questo punto, come Comitato non possiamo che aspettare, o serrare le fila, nella direzione dei nostri obiettivi, che come visto non sono realizzabili nel breve periodo.

Che fare? Propendiamo per la seconda ipotesi.

lunedì 3 agosto 2009

ULITME NOTIZIE POI... FERIE PER TUTTI !

Brevi commenti su un’ordinanza recente del TAR delle Marche

Gli espropri per la terza corsia dell’A14 e per la strada Complanare interessano anche dei residenti alla Cesanella, quindi non possiamo non commentare brevemente la recente ordinanza del TAR Marche che è pubblicata per stralcio nel sito www.versuscomplanare.com e con la quale si respinge la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti relativi all’approvazione dei progetti per la realizzazione della strada complanare.

Il rigetto della richiesta di sospensiva non si basa sull’infondatezza della domanda.

Se il TAR avesse ritenuto infondata la domanda, avrebbe respinto la domanda di sospensiva perché infondata o, come dicono gli esperti, perché carente del fumus boni juris.

Nel caso di specie, questo non è avvenuto.

Pertanto, vi sono ulteriori motivi a indiretta riprova della tesi della illegittimità della procedura, e per sostenere che non sia più il caso di offrire un’indennità di esproprio, che presuppone un iter legittimo, ma sia il caso di offrire il valore di mercato a chi ha case o terreni occupati, perché nel caso di occupazioni illegittime va pagato il valore di mercato, oltre ai danni, gli interessi e le spese legali. Per capire i motivi di illegittimità, si può visitare il sito www.versuscomplanare.com

Il rigetto della richiesta di sospensiva è motivato solo per la preminenza dell’interesse pubblico alla celere conclusione dei procedimenti, ai sensi dell’art.246 del d.lgs. 163/06.

Riportiamo la norma:

1. Nei giudizi davanti agli organi di giustizia amministrativa che comunque riguardino le procedure di progettazione, approvazione, e realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi e relative attività di espropriazione, occupazione e asservimento, di cui alla parte II, titolo III, capo IV, le disposizioni di cui all'articolo 23-bis, legge 6 dicembre 1971, n. 1034 si applicano per quanto non espressamente previsto dai commi 2, 3, 4, del presente articolo.

2. Non occorre domanda di fissazione dell'udienza di merito, che ha luogo entro quarantacinque giorni dalla data di deposito del ricorso.

3. In sede di pronuncia del provvedimento cautelare, si tiene conto delle probabili conseguenze del provvedimento stesso per tutti gli interessi che possono essere lesi, nonché del preminente interesse nazionale alla sollecita realizzazione dell'opera, e, ai fini dell'accoglimento della domanda cautelare, si valuta anche la irreparabilità del pregiudizio per il ricorrente, il cui interesse va comunque comparato con quello del soggetto aggiudicatore alla celere prosecuzione delle procedure.

4. La sospensione o l'annullamento dell'affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato, e il risarcimento del danno eventualmente dovuto avviene solo per equivalente.

5. Le disposizioni del comma 4 si applicano anche alle controversie relative alle procedure di cui all'articolo 140.

La norma si applica alle infrastrutture di cui alla parte II titolo III capo IV del d.lgs. 163/06.

Tale parte della legge è relativa alle infrastrutture strategiche di interesse nazionale, o in certi casi regionale e ad altre casistiche che esulano completamente dal caso della strada interquartieri Complanare, che non copre neanche l’intero territorio di Senigallia.

Da dove risulta che la strada Complanare sia una infrastruttura di interesse nazionale o regionale?

Dove emerge che l’interesse pubblico ad avere presto la strada Complanare, che potrebbe sbloccare nuove edificazioni private, all’uscita dei suoi 6 (sei) svincoli, è prevalente sull’interesse di chi si vedrà privare a indennizzi irrisori della casa, della salute, e del patrimonio, per il quale ha lavorato una vita ( e dopo aver visto “valorizzati” i terreni di quasi tutti i propri vicini ) ?

Grossi dubbi.





PAROLE DETTE PER IL LORO VERO NOME

Rinnovare significa anche sostituire certe inconferenti denominazioni, come “Marina vecchia”.

Vecchio sarà chi snobba la nostra spiaggia con queste parole.

Non è solo una questione di apparenza, ma anche di storia e di memoria collettiva.

Marina vecchia non ricorda fedelmente la storia di quella spiaggia, perché in un passato remoto non veniva chiamata così. La denominazione, se vogliamo considerarla tale, risale alla fine degli anni ’70 . La spiaggia più o meno attrezzata della Cesanella non è vecchia o più vecchia di altre, anzi nasce molti anni dopo il famoso Hotel Bagni, che stava dove oggi c’è l’Hotel Marche, per cui la nostra Marina sarebbe nuova, rispetto a quella subito a sud del Porto di Senigallia, che fu la prima.

Marina vecchia in realtà nasce come locuzione vagamente spregiativa, in un periodo che ricordo bene perché ero piccola e Cesanella veniva già impercettibilmente sbeffeggiata con appellativi come il Bronx di Senigallia, mentre con la stessa indole si evitava di riconoscere che la Cesanella potesse avere una “sua” spiaggia, e da questa idea è nata quell’espressione, per separare il lato mare dalla periferia retrostante e far risaltare il fatto che la passeggiata del lungomare non fosse nuova.

Adesso abbiamo un lungomare dignitoso e ristrutturato, e ci sarebbe la strada (Via Mameli) da sistemare un po’, oltre ad altro, che abbiamo evidenziato in precedenti articoli, ma quello che a questo punto dovremmo toglierci di dosso, anche perché non ci costa niente farlo e ci darà soddisfazione, è quel nome: Marina vecchia.

Iniziamola a chiamare il Lungomare (o la spiaggia o la Marina, se proprio la volete così, alla Marinara) della Cesanella, e indichiamola quando poniamo insegne, pubblicità e indicazioni per i viandanti. Chiediamo al Comune dei cartelli per il quartiere e per il Lungomare della Cesanella.

Non dite che costa troppo e che non si può, perché tutto si può fare, se c’è volontà e se costa poco. Ci sentiremo meglio tutti, dopo, vedrete. Ormai la gente sa distinguere le valide motivazioni ostative dalle prese per il barbecue.


OMBRELLONI BUONI E OMBRELLONI CATTIVI

A chi non è mai capitato di vedere nella spiaggia libera quegli ombrelloni permanenti, con lucchetti e sdraie, che nessun vandalo ha mai osato lambire neppure con il proprio soffio ?

I vandali sono sempre più all’attacco, danneggiano gli stabilimenti balneari in regola, le automobili di quelli che non si fanno gli affari propri e anche quella giostra che anni fa, e fino all’anno scorso, veniva alla Cesanella, nel Piazzale Michelangelo, al lato nord, dalla parte del bar Contardi.

Eppure i vandali sembrano tutelare, come se fossero una Soprintendenza, questi ombrelloni sacri. A loro l’invito di avere la stessa cura che hanno per questi ombrelloni anche per gli altri beni privati, che invece danneggiano.

Neppure i controlli delle autorità demaniali e comunali sono utili perché rastrellano merce contraffatta e venditori abusivi, mentre gli ombrelloni sacri rinascono come funghi.




COMITATO PRO CESANELLA E L’ITALIA DEI VALORI

Fatevi un’idea, e leggetevi attentamente i nostri comunicati e quelli dell’Italia dei Valori di Senigallia, sul Parco della Cesanella.

Comunicato IdV: http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=208703

Replica CpC: http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=208792

Replica IdV: http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=208862

Ricordiamo solo per scrupolo al gentile pubblico dei lettori del nostro sito, e a tutti quelli che desiderano capire, che un Parco non si realizza piantando allegramente degli alberelli nelle date che aggradano ai piantatori, bensì avendo cura di ciò che si vuole andare a fare, ossia approvando un progetto agronomico e tecnico al livello preliminare, e quindi definitivo ed esecutivo, dopo aver inserito l’opera nel programma delle opere pubbliche e soprattutto dopo aver elaborato un programma finanziario per la gestione che individui dei sistemi per la manutenzione del Parco a regime. Ciò occorre affinchè il Parco non diventi un posto poco curato e pericoloso, atteso che il Comune come è noto ha una limitata disponibilità di risorse umane da destinare alla manutenzione del verde, e non possiamo sperare che Autostrade ci curi in eterno la manutenzione del Parco.

I Parchi, come tutte le cose belle, nascono e crescono solo con la cura e con l’attenzione. Avevamo proposto un bando pubblico per affidare la gestione a chi proporrà, in un concorso di idee, un’attività ludica o ricreativa, e da essa trarrà il compenso per l’opera di manutenzione, secondo gli schemi della finanza di progetto.

I fatti sono che non vediamo i provvedimenti che servono per darci un Parco che tenga conto dei Valori ambientali della corretta gestione del Verde, nel tempo.

Forse siamo pignoli noi, o forse è meglio che la fretta e la concitazione pre – elettorale partorisca il gattino dell’inizio dei lavori del parchetto dalla incerta perimetrazione che ci offrono.

Vedete voi … fatevi un’idea, noi non chiediamo niente a nessuno, e neanche il voto, lottiamo per avere il Parco, perché è un diritto stabilito in piani e delibere Comunali, e quindi siccome non esiste ancora il Parco andiamo avanti e vi invitiamo a mandarci le vostre opinioni, anche quelle negative.

Buone vacanze a tutti.



lunedì 27 luglio 2009

PARCHEGGI STROZZATI NUDISTI FLUVIALI

PARCHEGGI STROZZATI

C'è nessuno che ha contato i posti macchina che verranno eliminati, dopo i lavori all'area Ex Sacelit Italcementi, dopo l’istituzione del doppio senso di marcia in via Corridoni (dietro la stazione), dopo aver forgiato la rotatoria davanti alla FS, e dopo aver realizzato la pretesa di rendere pedonale parte del lungomare?

Quanti nuovi posti saranno creati?

Andremo tutti al parcheggio sotto terra in Via Leopardi ed in attesa ci dobbiamo tenere le nostre auto a tracolla, in centro?

Avete passato anche voi del tempo, per immettervi nella Statale, in Via Leopardi, o in Via Po’ e vedete che l’attesa è sempre più lunga?

La mancata conta dei parcheggi e il loro strozzamento rende peggiore la vita di tutti, anche dei ciclisti, perché è inutile scrivere della gimkana che fanno ormai rassegnati, tra statale e lungomare, alla mercè di scat–scooter, di mototopi e di autosuv.

E’ inutile scrivere, è notorio.

L’incremento della densità della popolazione che sta agglomerandosi nella nostra fascia costiera decrementa la qualità della vita e degli immobili.

La frase che durerà è: andiamo nell’entroterra, combattiamo la crisi e coltiviamoci un futuro agro silvo pastorale. Oppure mandiamo a casa chi ci sta cementificando pure la zazzera!


Sig. Brendo Tavor




AGLI ORTI DEL VESCOVO ARRIVA CIO’ CHE MANCAVA: NUOVE VOLUMETRIE!


Il piano di riqualificazione della zona a ridosso del Duomo e di Piazza Garibaldi prevede nuove edificazioni, e la sistemazione di varie aree vicine: in particolare dell’area scoperta centrale rispetto ai fabbricati, un tempo adibita ad orti per il Vescovado ed oggi a bocciodromo.

Uno storico locale ricorda che fino a non moltissimo tempo fa risultava piena di beni archeologici sotto terra l’area vicino al fiume al lato degli orti del Vescovo, per cui propone una campagna di scavi e che sia promossa dalle autorità competenti, per l’interesse pubblico che la questione ha-

v. http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=207628

Secondo me gli scavi archeologici non si faranno mai fare, né a richiesta, né d’ufficio, mentre si faranno presto degli scavi per gettare altro cemento, nel tripudio generale.

Cesanellesi, arriverete in Piazza del Duomo e troverete un festoso cartello di lavori in corso!

Da noi, Senigallia, Italy, si tutelano le ciminiere, l’ex GIL, mentre la Sena Gallica Romana non merita neanche una campagna di scavo, sotto la Fenice c’è un pezzo di città antica malinconicamente deserta di cimeli che non vedranno mai la luce, e forse è meglio.

Pochi capiscono infatti che se troviamo qualcosa avremmo vantaggi per tutti, e per il turismo.

Quindi è meglio che i tesori rimangano sotto terra, perché qui l’unico valore è quello fondiario.

In questa vita non ho avuto voce in capitolo. Nella prossima vita, per la legge dei grandi numeri sarò io il vostro Sultano e chi domani getterà il cemento, dopo domani la scalpellerà, fino a ritrovare le radici del nostro passato, e riappropriarci delle nostre origini pagane.

Ci sarà un motivo per cui non frega niente a nessuno di tutto ciò, a parte lo storico di cui sopra e pochi altri.

La soluzione è nel titolo, ma non è un enigma difficile.


Sig. Allugi Nando



NASCE IL GRUPPO SENIGALLIA ALTERNATIVA !


http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=207617

Nell’articolo si parla di partecipazione democratica, di possibili convergenze con il centro sinistra e dell’attuale partecipazione civica, che a Senigallia sarebbe più formale e controllata che reale.

Un benvenuto al nuovo Gruppo, da chi ritiene di non essere nè formale e controllato.

Il Comitato non è politicamente collocabile e dalla politica ha avuto solo promesse e delusioni finora.

Altri no, e buon per loro!

p.s.

Ai fini collaborativi, preciso che, a differenza di quanto è scritto nell’articolo allegato, Bush non si scrive Busch.

E’ importante questo aspetto, perché un politico altrimenti potrebbe essere confuso con un’industria multinazionale di pezzi di ricambio per auto.


Sig.a Dodi Testa



IL PARCO AGRO FLUVIALE D’L CESAN’


Quei malassù c’han fregat’ anca l’parc’, dop’ avè pres’ l’Ipercoop, l’imbocc’ d’la Cumplanar’ ‘nti denti (se s’fa) e la spiaggia sa i nudisti.

v. http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=207692

Lora han fatt’ l’Parc’ Agro Fluvial’, e a noialtri c’han lasciat’ ‘l Parc’Auto Stradal’ (sa la Bioedilizia, per puliss la bocca)!


Sig. Sudori Alfredo



IL PUNTO SUI PROBLEMI APERTI NEL QUARTIERE


“Parco” della Cesanella. Secondo quanto appreso dalla stampa, starebbe emergendo l’idea di far piantumare alberi alla Società Autostrade all’interno del “Parco” della Cesanella nel quadro delle opere di compensazione ambientale da realizzare per mitigare l’impatto dell’ampliamento dell’autostrada A14.

A nostro avviso, se deve essere prevista una “nuova” piantumazione di alberi, metterli dove è già stato previsto, fin dagli dagli anni ’70, un Parco che dovrebbe essere già esistente come standard urbanistico di “verde pubblico”, significa ridurre ad una le due aree verdi che potenzialmente Senigallia ha diritto di avere: una per il Parco, grazie al quale sono state costruite case, ai margini dello stesso, ed una per le obbligatorie opere di mitigazione ambientale. Altrimenti avremmo uno strano “prendi uno ma avresti potuto prendere due”.

Sarebbe quindi opportuno che sia subito avviato l’iter per la realizzazione del Parco, senza aspettare la società Autostrade. A costo zero, si potrebbe affidare mediante gara la realizzazione del Parco prevedendo il corrispettivo della gestione di attività ludiche o sportive da farvi realizzare, secondo gli schemi della finanza di progetto e del concorso di idee progettuali. Su questo punto possiamo e vorremmo collaborare fattivamente alla definizione di una proposta progettuale analitica, sostenibile e legittima, proseguendo l’opera di collaborazione già avviata con incontri e da sviluppare. Gli alberi della società autostrade potrebbero così valorizzare e tutelare altre zone, magari quelle a rischio frana, quelle che saranno maggiormente pervase dalle nuove opere pubbliche e quelle che non drenano a sufficienza la pioggia.

Tutta da verificare è la notizia, peraltro appresa da fonti autorevoli, secondo la quale nel bilancio comunale sarebbero stati stanziati trenta mila euro per il Parco, e che tale stanziamento sarebbe stato recentemente ridotto, perché in precedenza gli euro in bilancio per il Parco sarebbero stati ottanta mila.

Piazzale Michelangelo. Sarebbe opportuno fare chiarezza sulla situazione dell’area e sui piani approvati, e non solo pensati, per sistemarla. Sembra che sia allo studio l’idea di realizzare un parcheggio a ridosso della statale, al lato sud dell’imbocco del Piazzale, che potrebbe a sua volta diventare il centro di una maxi rotatoria. Non daremo peso a questa voce, perché è tale, ma vorremo sapere. Siamo aperti a valutare qualsiasi idea, ma vorremmo conoscerla, e partecipare alla discussione, se idee allo studio ve ne sono. Sarebbe opportuno che tutti i residenti possano apprendere dalla stampa locale le prospettive della futura destinazione del Piazzale, la sua futura dimensione, e quale destinazione eventualmente diversa avrà l’immobile che attualmente ospita una scuola dell’infanzia, così tutti potranno farsi un’idea, e non solo chi ha avuto la possibilità o la fortuna di apprendere le notizie o le idee allo studio direttamente dalle fonte.

Degrado delle fogne, della pubblica illuminazione e del verde. Al di là della disponibilità che abbiamo dato e che cercheremo di garantire, nei nostri limiti, per contribuire come volontari alla manutenzione di un’area verde, il nostro contributo sarà chiaramente una goccia nel mare delle cose da fare. Gli interventi in corso nelle strade centrali sono doverosi ma minimi ed insufficienti rispetto alle esigenze del quartiere. Tutti i residenti lo sanno, e non lo mandano a dire. Serve un piano triennale per sistemare tutte le strade, per avere la pubblica illuminazione, oggi inesistente perché coperta dagli alberi non potati, e soprattutto per la messa in sicurezza di tutte le pubbliche fognature del quartiere, altrimenti con le piogge battenti di questi tempi, a settembre rischiamo di vedere danni che sarebbe meglio prevenire. Sappiamo che le disponibilità finanziarie comunali sono limitate ma abbiamo anche visto spese a nostro avviso meno prioritarie rispetto alle emergenze segnalate. Esempi? Sommiamo tutti i contributi dati dal Comune nel 2009 e nei tre anni precedenti, ad associazioni e persone, per realizzare singoli eventi grandi e piccoli che potrebbero essere finanziati in altri modi, ed aggiungiamo le spese fisse relative alla partecipazione a For.ma., e ad altri organismi, forse utili ma a nostro avviso meno prioritari, ed infine sommare il risultato con il risparmio ingente che si otterrebbe razionalizzando, con un programma mirato al risparmio, la spesa per gli uffici, riducendo il numero dei dirigenti ed in particolare unificando (come prevederebbe il piano sociale regionale e la legge 328/2000) gli uffici dell’ambito territoriale sociale con l’ufficio servizi sociali del Comune. Si avrebbe un gruzzolo di danaro da spendere per voci a nostro avviso primarie, come la messa in sicurezza della Cesanella, e di altri quartieri in analoghe condizioni.