sabato 24 ottobre 2009

Un ricordo, un pensiero a Lina

Un ricordo, un pensiero a Lina

Lina è la Signora che questa estate ha perso la vita nell' incidente accaduto davanti all' Hotel dei Galli, lungomare Mameli.
Ognuno di noi ricorda l' assurda fine di questa persona.
Anche lei residente negli anni '70 a Cesanella, anche lei con tutta la sua famiglia legata a questa terra.
Lina un ricordo, un pensiero da chi come noi, ti ha conosciuto ed ha apprezzato la tua dolcezza.
Enrico il marito parla di lei ... per non dimenticare ...




" La voce " ... torna alla memoria,
ma,

non riesco a fermare il suono,

non riesco ad accoppiarla
alla foto che ho davanti.
Sì, proprio la voce mi manca:

il richiamo deciso e dolce..." Enri!..."

Quel suono giornaliero di richiamo e di aiuto:
non pensavo che aiutasse me nel comune viaggio della vita.
Abbiamo riso insieme,
insieme ci siamo divertiti,

abbiamo insieme sofferto e pianto,

nel bene e nel male abbiamo vissuto una vita.

Rivedo con gioia le nostre fotografie,

ho vicina la presenza della figlia, del genero e della dolce nipotina,

ma,
mi manca sempre " la voce",

che ricordo ,

anche se,

mai più potrò risentirne il suono.




Questo era il suo paese... Domo; un paesino delle colline marchigiane incastonato fra la provincia di Ancona e quella di Macerata, una piccola frazione di Serra San Quirico, ai confini dei monti fabrianesi, in vista del San Vicino e di fronte al monte Murano. Domati, sono detti i suoi abitanti, che consci del loro dovere si distinguono per laboriosità e rispetto.
Forte del proprio carattere e ancora bimba lasciò il paese insieme ai genitori che cercavano un riscatto dalle proprie fatiche giornaliere.
Negli anni della sua fanciullezza conobbe il lavoro dei campi del primo trasferimento in Toscana, dove il terreno era sì pianeggiante, ma molto da bonificare, dove le idrovore lavoravano giorno e notte per svuotare le fosse, perchè, se abbandonate, l' acqua avrebbe invaso i raccolti. Sì, anche lei contribuì a pulire quelle fosse e a bonificare quella terra. Ancora con i suoi genitori si riscattò dal duro lavoro dei campi e approdò in tabaccheria che con garbo e simpatia seppe gestire, insieme soprattutto alla sorella maggiore. Fu in quella tabaccheria che ci incontrammo, era il 1959 ( tempi ormai lontani), ma è da lì che partì la scintilla che doveva tenerci uniti fino ad oggi. Siamo vissuti insieme per bene 46 anni con alterne vicende, ma sempre uniti nel piacere come nel dolore. Sempre attratti dai luoghi di nascita; in essi si tornava volentieri pur vivendo ormai nel parmense dove la nostra famiglia aveva fissato le proprie radici. Forse il destino ci ha riportato a vivere l' ultima settimana felice a Senigallia.
Lei, anche se stanca per la sua malattia, era allegra e contenta di passare qualche giorno anche insieme ai nostri amici più cari. Avevamo deciso di rivederli tutti, ma non ci siamo riusciti.
Come da un vento terribile. è stata falciata via, insieme alla sua amica più cara, da un giovane incosciente che in sella ad uno scooter gli è piombato addosso senza pietà.
Se ne è andata così, senza un lamento, senza sapere il perchè, lasciandoci dentro un atroce dolore.
Non ti dimenticheremo mai e per tutto il tempo che ancora ci sarà dato vivere, sarai la nostra guida e il nostro sostegno.

Ciao Lina
Enrico 20.07.2009


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