domenica 31 gennaio 2010

DEMOLIZIONE CAVALCAVIA VIA MATTEI Notte 30 gennaio 2010

Questo è solo il primo episodio di demolizione di un cavalcavia per realizzare la strada complanare.
Una parte di Senigallia di alberi e di verde se ne andrà irrimediabilmente per lasciare posto a cemento, asfalto e nuove lottizzazioni.
Perchè, credete che per ognuno dei sei svincoli che verranno costruiti non ci sarà annesso alcun piano di lottizzazione ?



Grazie ai nostri attivisti per la video testimonianza.


lunedì 25 gennaio 2010

Un' altra politica è possibile:

IL "PARCO" DELLA CESANELLA NELL'ODISSEA DI ALTRE VARIANTI


Grazie all'impegno civico di chi vuole capire cosa resterà del "Parco" della Cesanella, è stato pubblicato nel nostro sito: www.comitatoprocesanellaenonsolo.blogspot.it uno stralcio della documentazione relativa alla variante del piano particolareggiato comunale del "Parco", che è all'ordine del giorno per l'adozione.
Molti Comuni pubblicano on line le proposte di delibera, e aggiornano, con documenti e non con proclami, sull'iter dei procedimenti più importanti, che interessano la collettività, ma questo tipo di trasparenza manca a Senigallia, per cui ne risente la partecipazione democratica di chi vorrebbe vedere le carte, prima dell'adozione delle delibere, ma in Comune non può farlo, e deve accontentarsi degli spot e del "Piano" del verde.
Ma veniamo all'analisi della proposta di variante. Nel "Parco", già ridotto dopo la recente valorizzazione di una sua porzione a scopo edilizio, non compare il campus scolastico, ma potrebbe sopravvenire la sua comparsa dopo le elezioni, con un'altra variante, perchè diversi esponenti della maggioranza hanno pubblicamente manifestato l'intenzione di fare proposte in tal senso.
Forse non è questo il momento per far vedere che toglieranno un altro pezzo di "Parco".
Un altro aspetto della variante, che colpisce, è il richiamo che il Comune di fatto rivolge a sè stesso, per non essere riuscito ad acquisire tutte le aree dai privati, se non per il 28%.
Eppure l'Amministrazione aveva promesso entro il 2009 l'inizio dei lavori per il "Parco".
E' un ammissione di responsabilità, questa, perchè il Comune aveva il potere di eseguire d'ufficio il piano particolareggiato ed acquisire le aree, con una variante che prevedesse l'esecuzione d'ufficio, ma non ha proceduto in tal modo, in questi venti anni di fase attuativa del piano particolareggiato per il "Parco".
Il Comune è stato invece velocissimo quando si è trattato di trovare spazio per l'espansione edilizia e per fare cassa, con il consumo del territorio e la valorizzazione immobiliare di aree che erano state acquisite per il "Parco".
Ai cittadini ancora proprietari delle aree da cedere per realizzare il Parco viene inoltre proposta una cessione più vantaggiosa di quella alla quale si sono sottomessi coloro i quali hanno già ceduto il proprio terreno al Comune.
Questa disparità di trattamento fra chi ha resistito, e chi ha invece accettato le regole iniziali è ingiusta, penalizza i cittadini ed il territorio, e non si giustifica con l'addotta complessità delle procedure e con la loro presunta inadeguatezza.
Fino ad oggi le regole sono queste, in parole povere: la cessione al Comune del terreno agricolo per il "Parco" comporta l'indennizzo e la restituzione al privato del 15% della sua superficie, come edificabile, in aree individuate ai margini del "Parco", oltre alla cessione al Comune delle aree destinate all'urbanizzazione secondaria, con facoltà di trattanerle pagando la cd. "monetizzazione" al Comune.
Una cessione poco vantaggiosa per i privati, ma sempre meglio degli € 1,60 offerti ai cittadini che hanno contenziosi aperti con Autostrade spa.
L'esproprio è un sacrificio per tutti, si dice spesso.Invece si prospetta, grazie alla variante, una disciplina più favorevole: il computo delle aree, da destinare al Comune come standards urbanistico, nell'85% da cedere per il "Parco", quindi la superficie edificabile per il privato sarà maggiore e non dovrà essere pagata la "monetizzazione".
Così si sbloccherà l'acquisizione delle aree, o si darà spazio per altre richieste di condizioni ancora migliori?
Proponiamo che in caso di mancato accordo per la cessione delle aree al Comune, quest'ultimo provveda d'ufficio all'esproprio, affinchè il "Parco" sia realizzato in tempi ragionevoli.
Ci vuole un emendamento o un'osservazione ex art.30 l.r. 34/92, per la precisione.
Altri pezzi di "Parco" se ne vanno, con la variante, anche nei pressi nel fosso della Giustizia, con nuove ed ulteriori edificazioni.
Il futuro potrebbe veder sacrificati altre porzioni di "Parco", fino a ridurlo ad un giardino.Siamo stanchi delle promesse, e se questa è la variante per realizzare il "Parco", dovremo aspettare ancora altri anni, per poi avere un giardino, come quello alla Pace, che Parco non è.
Piove cemento sul Parco, it's raining again...


E come sempre spazio alla nostra colonna sonora :





giovedì 21 gennaio 2010

LO SCOOP DEL SECOLO !

Siamo entrati in possesso dell'ennesima variante al Piano del Parco della Cesanella, che nel 2010 allieterà i lavori della Commissione consiliare, del Consiglio, e della campagna elettorale.


Si tratta di una proposta di delibera all'ordine del giorno.

Molti enti locali assai trasparenti pubblicano on line le delibere all'ordine del giorno, ai fini della partecipazione democratica e della comunicazione.


In questo caso è dall'azione di un Comitato civico che nasce una minima tutela al diritto all'informazione, per i cittadini, e avremmo preferito che nel sito del Comune fossero apparse migliori e tempestive informazioni sugli aggiornamenti dell'iter di questa importante variante, dal quale dipende il futuro di un quartiere e di una città, che è sospeso fra le pressioni all'espansione edilizia e le richieste di spazi verdi, rimaste finora sulla carta (verde) delle varianti urbanistiche e dei piani (del verde, e non solo).


I nostri esperti (La Piaga di Velluto, Calcestruzzo, Hidalgopepito, e non solo), sono invitati a studiare gli elaborati e a chiedere la pubblicazione di articoli per spiegare al meglio cosa intende fare, al di là del gergo difensivo e burocratese, il Comune, nel nostro territorio, con questa variante, dopo decenni di edificazioni e promesse non mantenute.


Il Comitato ha capito cosa c'è dentro questa variante.


A questo punto è legittimo dubitare dell’operato dell’Amministrazione comunale, ma capirete tutto leggendo il commento documentato dei nostri attivisti, e quelli a venire, del Comitato.


Per ora lanciamo alcuni documenti, e lo scoop.


Altri documenti seguiranno durante il corso dei prossimi giorni.


Tutto è pronto per la cerimonia d’addio a questi Amministratori, che ci porgono lo zuccherino della promessa del “Parco”, che invece si può fare solo con progetti esecutivi, dei quali ... nemmeno l’ombra.




Anche questo post non poteva che essere seguito da una melodiosa colonna sonora.





giovedì 7 gennaio 2010

La replica del Comitato Pro Cesanella al comunicato del Comune sul Parco


A questo punto è ragionevole dubitare della promessa contenuta nel comunicato stampa con il quale l’Amministrazione comunale promette, per l’ennesima volta, la realizzazione di un Parco di grandi dimensioni alla Cesanella.

Bisogna ricordare che per troppe volte sono rimaste non mantenute le promesse di realizzare il Parco, che è un’opera pubblica attuativa, dovuta alla città come standard urbanistico, in dipendenza di un apposito Piano particolareggiato, adottato vent’anni or sono e che ha avuto una sua realizzazione, limitatamente, guarda il caso, alla parte che prevedeva la costruzione di case e ville nel "Parco".

Non ci siamo dimenticati della promessa di iniziare i lavori per realizzare il Parco entro il 2009. Il termine è scaduto.

Altri dubbi sono la conseguenza del fatto che il Comune non ha ancora acquisito dai privati la maggior parte dell’area, sul quale dovrebbe sorgere il Parco, ed avrebbe potuto e dovuto accelerare tale procedura di acquisizione, nei venti anni di attuazione che ha avuto il Piano particolareggiato relativo al "Parco".

Dopo la vendita a trattativa privata dell’area comunale di oltre 15 mila mq, sulla quale è stata spalmata la volumetria prevista dal piano attuativo, in modo da avere più giardini privati e meno verde pubblico, è impossibile ipotizzare un grande Parco pubblico.

La battaglia del Comitato ad ogni modo continuerà, con l’esercizio del diritto di critica, nel rispetto delle regole democratiche della partecipazione civica, per difendere l’area pubblica rimasta potenzialmente disponibile, ma sulla quale molti appetiti non certo ambientalisti sono indirizzati.

Non è il consumo del territorio lo strumento per far quadrare un bilancio in sofferenza. La crisi finanziaria dei Comuni è particolarmente grave, ma il territorio non è una risorsa illimitata, meglio agire sul fronte dell’azzeramento della dirigenza comunale reclutata senza un pubblico concorso, e non solo.

Saranno i cittadini della Cesanella a decidere l’esito dell’affare del Parco, perché il peso elettorale del quartiere non è secondo a nessuno. Noi vediamo le elezioni come un referendum sul Parco, anche se sappiamo che così non è, ma abbiamo fantasia quanto basta e cerchiamo di contagiare i nostri concittadini.

Dopo aver letto ciò che sostiene l’Amministrazione e ciò che sostiene chi come noi non condivide le sue scelte di programmazione e di governo del territorio, tutti potranno decidere democraticamente chi scegliere come proprio rappresentante.

Così sarà il nostro quartiere a scegliere, almeno per una volta, per il bene comune.
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lunedì 4 gennaio 2010

VENDITA COMPARTO EDIFICATORIO I° "PARCO DELLA CESANELLA"

Al posto di un bel parco verde, un bel parco in cement style.

Tutto quello che si scrive lascia tracce. Dopo la notizia della vendita all'asta del terreno di oltre 15 mila mq sito nel Comparto I° "Parco della Cesanella", apparsa sui quotidiani di oggi, ricordiamo ai cittadini un comunicato stampa, pubblicato in data 2.8.2009, sui giornali e su internet, alla pagina:

http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=208862

Secondo quanto scritto nel comunicato, l'Amministrazione comunale si era impegnata ad iniziare i lavori per realizzare il parco entro il 2009. Tanto era emerso ufficialmente nel corso di un apposito incontro tenuto dall'Amministrazione.

Le cose sono andate molto diversamente e basta aprire il giornale di oggi per farsi un'idea, e quindi ogni altro commento sembra superfluo.

Siamo nel 2010, e parlano i fatti. Al posto del parco, c'è il solito orto, erbacce, e una fioritura di gru e betoniere, lato nord e lato ovest del "parco". Gli attrezzi edili presenti non sono stati posti in opera per realizzare il parco, ma altre case.

Anche l'area di 15 mila mq sarà ceduta a scopo edificatorio, per fare cassa.

Dopo le promesse non mantenute, gli amministratori attuali andranno a casa?

Ai cittadini il compito di decidere.

Noi continueremo a scrivere della situazione nel nostro quartiere, fino a quando altri residenti, come noi, ritroveranno il coraggio di indignarsi, per come sono gestiti gli interessi collettivi, come quelli ad avere il parco che era stato previsto da un piano particolareggiato, e non solo, da oltre 30 anni.

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