venerdì 24 dicembre 2010

AUGURI NATALIZI SOSTENIBILI e a KM " 0 "

A causa di un piccolo problema tecnico, chi gestisce il blog e la posta del Comitato ha il pc dal Dottore informatico, comunque vogliamo augurare a tutti i nostri sostenitori e a chi ci pensa, a chi ci odia, a chi stiamo simpatici, a chi non ci sopporta proprio, a chi si sente scippato ogni giorno del proprio territorio e della propria città, quindi vogliamo augurare proprio a tutti

Un FELICE e SERENO NATALE e che sia un NATALE ILLUMINANTE per molti che fino ad ora hanno pensato solo a se stessi.

Viviamo in unico mondo e dobbiamo coesisterci tutti, quindi AMIAMO LA VITA e AMIAMO MADRE TERRA !!!




BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO AL MONDO INTERO.

Laura, Claudio e da tutto lo staff.

martedì 7 settembre 2010

VERTICE IN COMUNE CON I RESIDENTI: SI E' PARLATO DEL "PARCO"







Nell'ambito di una pacifica azione di trasparenza, continueremo a fornire notizie sulle scelte amministrative che riguardano il quartiere della Cesanella, nella speranza che l'aumento della comunicazione generi una sempre maggiore partecipazione democratica diretta dei cittadini, e conseguentemente più attenzione per il quartiere.
Fatta questa premessa, va precisato che non è certo merito del gruppo Pro Cesanella, se la riunione tenutasi il 6 settembre 2010 presso la sala Consiliare del Comune, con i residenti nelle Via Brandani e Via Fratelli Zuccari, con il Sindaco e con l'Assessore all'Urbanistica, ha registrato molte presenze.
Il cospicuo afflusso di cittadini è stato certamente dovuto all'importanza delle questioni affrontate, e all'opportunità di confrontarsi con rappresentanti dell'Amministrazione su argomenti che riguardano il futuro assetto del quartiere.
Pertanto, si può comprendere la ragione per la quale hanno partecipato alla riunione anche dei cittadini non esplicitamente invitati dal Comune, che ha convocato con una lettera solo i residenti nelle due vie menzionate.
L'Assessore ha spiegato che l'incontro è stato organizzato per avere un confronto e per spiegare l'operato del Comune, in relazione alle due osservazioni, corredate da molte firme, proposte dai cittadini Cesanellesi in merito al piano particolareggiato per il "parco" della Cesanella.
La versione originaria del piano prevedeva l'apertura al traffico di Via F.lli Zuccari e Via Brandani, sui due lati in modo da avere non solo il collegamento con la SS16 ma anche con le nuove residenze sul "parco" che si intende realizzare.



Molti cittadini hanno chiesto all'Amministrazione di non procedere a tale apertura e di lasciare così come è la pista ciclabile. Hanno chiesto quindi di traslare a monte, rispetto a quanto prevede la variante, la strada di collegamento parallela alla SS16, fra il nuovo comparto edificatorio da realizzare, ed il Piazzale Michelangelo.
L'Assessore, dopo aver consegnato agli intervenuti delle planimetrie, ha spiegato che il confronto nasce dall'esigenza di conoscere meglio le preoccupazioni dei residenti e il loro parere sulle proposte dell'Amministrazione, che ha recepito le osservazioni dei cittadini, con le proprie controdeduzioni.
Pertanto, il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare una proposta che riprende le proposte contenute nelle osservazioni dei residenti, fatta eccezione per i parcheggi.
L'amministrazione sostiene che i parcheggi non si possono realizzare a monte di Via F.lli Zuccari, per esigenze riconducibili alla sicurezza ed alla viabilità, mentre sarà realizzato un ampio parcheggio leggermente più a sud, nell'area conosciuta come "ex Minardi", e quindi chi volesse parcheggiare in quel posto potrebbe raggiungere Via Zuccari e limitrofe a piedi.
La pratica della variante non risulta stata ancora licenziata dalla Commissione Urbanistica.


L'Assessore ha quindi chiarito che le aspettative di avere il parco che il quartiere aspetta da decenni, in realtà, meritano un chiarimento, nel senso che il piano particolareggiato per il parco non è finalizzato ad avere il parco, ma a reperire l'area sulla quale realizzarlo, senza oneri troppo gravosi per l'Amministrazione.
Ha ricordato il metodo della perequazione utilizzato per acquisire le aree dai privati, che ha comportato la perimentrazione di una zona, e quindi la cessione volontaria dei terreni da parte dei privati al Comune, che ha riconosciuto il compenso di circa 1,5 euro al mq in media, oltre al diritto di realizzare modesti volumi edilizi ai margini della zona, in modo da poter avere al centro un'area da destinare a parco, terminata la procedura di acquisizione.
La lentezza con cui si è addivenuto ad accordi per la cessione delle aree, impone a questo punto un'alternativa, per non aspettare oltre: o l'accordo o l'esproprio.
La piantumazione degli alberi, secondo quanto emerso, infatti, inizierà nel prossimo inverno, sulla base di un'intesa con Società Autostrade, che si è impegnata a realizzare "opere di mitigazione ambientale" a compensazione dell'impatto ambientale generato dall'ampliamento dell'A14, con la terza corsia e con la complanare.
Al momento, non risulta adottato un formale progetto per il parco, che avrà un'estensione di circa 20 ettari, ma esiste uno studio sulla fattibilità realizzato dal prof. Alberto Minelli. Lo studio è inserito nel contesto del Piano strutturale del verde.
Il Sindaco ha ricordato che in passato alcuni residenti nella zona avevano chiesto di aprire al traffico su due lati Via Zuccari e Brandani, per avere più parcheggi, ma adesso tale esigenza è venuta meno e bisogna darne atto, visto che adesso la situazione è cambiata, nel senso che la pista ciclabile è più curata e vissuta rispetto al passato, e inoltre la viabilità ed i parcheggi troveranno nuove soluzioni, come i collegamenti con la complanare e la destinazione a parcheggio di una porzione di area "ex Minardi".
Per quanto riguarda il parco, ha ricordato che per far vivere a lungo gli alberi, la piantumazione dovrà interessare essenze arboree piccole e non troppo cresciute, per cui non si potrà avere subito il parco come i residenti lo desiderano, ma servirà tempo, perchè è questa la legge della natura, fatta salva la possibilità di inserire vegetazione autoctona (pinus pinea, querce, ecc..), che presenta domensioni a volte significative anche negli esemplari giovani da impiantare.
Su richiesta di alcuni intervenuti, gli amministratori hanno precisato che nel parco sarà prevista un'area per i giochi; che il modello cui ci si potrebbe ispirare potrebbe essere il parco dei giardini margherita di Bologna, che formano una linea di continuità con aree verdi vicine, e contribuiscono non solo alla riduzione delle emissioni di CO2 ma anche al refrigerio ed allo svago della popolazione.
E' emerso inoltre che il Campus scolastico non sarà realizzato nell'area destinata a parco. Dovrebbe essere realmente realizzato, a spese del lottizzante, nel comparto edificatorio del parco, il sottopassaggio sotto la SS16 per collegare Cesanella a Via Tommaseo e quindi al piccolo sottopassaggio che porta al mare.
Non sono pervenute informazioni su chi ha acquistato l'area da destinare a comparto edificatorio, messa all'asta dal Comune, e se qualcuno l'ha acquistata.
In merito alla flessibilità delle norme tecniche previste per l'edificazione nel comparto, è emerso che i paletti dei metri cubi e delle altezze, indicati nello strumento urbanistico attuale, sono vincolanti.
Molti residenti hanno evidenziato l'esigenza di sistemare le due vie, relativamente all'asfaltatura, al sistema fognario e ai marciapiedi.
La risposta è stata che con i recenti tagli statali, i Comuni dovranno sopportare un contenimento del budget anche del 70% in alcuni casi, per cui non sarebbe possibile promettere alcunchè. Di fronte all'emergenza finanziaria che stiamo vivendo, bisognerebbe parlare insieme non solo della manutenzione dei quartieri, ma anche di problemi forse più primari, come il diritto all'acqua pubblica e la difesa dei servizi fondamentali, messi in discussione dalla recente manovra finanziaria statale.
Sui marciapiedi, evidenzia che quelli realizzati alla Cesanella evitano il rischio di parcheggi sul marciapiede e le conseguenti gravi ripercussioni sulla mobilità delle persone diversamente abili ed anziane, quindi le critiche ai cordoli di protezione dei marciapiedi andrebbero riconsiderate, tenendo conto degli interessi di tutti e che non esistono solo le esigenze di chi ha bisogno di fare una breve sosta, abusivamente, sul marciapiede, per la spesa o altro. Se tutti facciamo una breve sosta sul marciapiede, il marciapiede diventa inutilizzabile in modo permanente.
Al di là di quello che è stato detto, che abbiamo reso noto senza apprezzamenti nè critiche, l'iter della variante è in divenire, e fino a quando il parco non sarà realizzato, ciascuna previsione urbanistica potrà essere rivista, per cui bisogna continuare a monitorare sotto il profilo amministrativo e della comunicazione tutti i piani che interessano il nostro quartiere e la nostra città.
In particolare, bisogna evitare il rischio che fra alcuni anni, di fronte alla crisi finanziaria, la risposta del Comune sia quella di consumare altro territorio, e non per esempio, ridurre il numero dei dirigenti, affidare dei servizi ad associazioni di volontariato, ed accorpare uffici pubblici.
Se l'obiettivo dichiarato è quello di lasciare ai posteri la città in condizioni migliori di come l'abbiamo trovata, c'è ancora molto da fare, e il verde pubblico ed il decoro urbano che sono rimasti vanno difesi, con la massima partecipazione dei cittadini, politici compresi, per evitare ogni tentativo di uso improprio del territorio.

sabato 4 settembre 2010

Notizie sull’iter della variante al Piano particolareggiato del “Parco” della Cesanella





L’Amministrazione comunale ha invitato i residenti nelle Vie F.lli Zuccari e Brandani ad un incontro che si terrà lunedì 6/9/2010, per presentare la variante al Piano particolareggiato del “Parco” della Cesanella, nonchè la proposta di delibera consiliare con la quale si accolgono o si respingono le osservazioni presentate e si approva definitivamente la variante stessa.

Per collaborare con l’Amministrazione, in questa operazione informativa per la trasparenza, il presente articolo offre un resoconto a tutti i cittadini interessati, in merito ai passi salienti del documento istruttorio relativo alle controdeduzioni del Comune sulle osservazioni presentate, che è all’esame della competente Commissione consiliare.

Il documento relativo alle controdeduzioni propone l’accoglimento delle osservazioni con le quali si chiede di non aprire su due lati al traffico di auto via F.lli Zuccari e via Brandani; di mantenere nel tracciato attuale la pista ciclabile; di prevedere la realizzazione di parcheggi al lato monte rispetto alla pista ciclabile; di realizzare a monte di tali parcheggi la nuova strada di collegamento delle case da costruire con P.Michelangelo a nord e con Via Pierelli a sud.

La motivazione della proposta di accoglimento è ascritta all’adesione di numerosi residenti alle osservazioni rappresentate nonché al fatto che le scelte contenute nella variante originaria, sul punto, pur essendo ritenute migliorative dell’assetto del territorio, non sono ritenute strategiche ai fini della programmazione.

La controdeduzione sulle osservazioni finalizzate a chiedere la realizzazione di una rotatoria nel Piazzale Michelangelo, in modo da evitare l’abbattimento di piante, propone di respingere tale proposta, perché la diversa previsione della variante, della doppia intersezione che canalizza il traffico dal “Parco” verso P.Michelangelo razionalizzerebbe meglio l’uso dei suoli ed il traffico, rendendo più diretto lo sbocco delle vie Botticelli e Tintoretto ed eliminando le criticità su via Perugino.

In merito ad una richiesta di rendere da subito fruibile il parco, il documento replica che la fruizione del “parco” è subordinata all’attuazione delle trasformazioni urbanistiche (attraverso le quali il Comune acquisisce le aree private) ed al reperimento delle risorse economiche necessarie per l’allestimento del parco. In passato, alcuni comunicati stampa avevano previsto entro il 2009 l’inizio dei lavori relativi alla realizzazione del parco. Probabilmente sono intervenuti contrattempi, o altro, di cui sarebbe interessante sapere.

E’ stata parzialmente accolta un’osservazione presentata da un’associazione di imprese edili, per far avere, al soggetto attuatore dell’intervento edilizio previsto nel parco, un abbattimento di costi (oneri, AUS, indici, …), considerato il momento di crisi che interessa il mercato edilizio. Nella conseguente proposta di riformulare l’art.4 delle norme tecniche di attuazione del piano, viene riconosciuta una “flessibilità”, nel senso che il progetto esecutivo potrà operare modeste variazioni ai tipi edilizi ed alla loro articolazione prevista dal piano, in base a specifiche esigenze programmatiche, fermo restando il modello d’uso del suolo previsto dal piano particolareggiato. La motivazione non si sofferma sulle ragioni giuridiche per cui non si ritiene a questo punto di dover sottoporre alla Provincia, per l’esame ai sensi dell’art.26 l.r. 34/92, la variante sostanziale che si avrà in questo modo, e nella misura in cui, grazie alla flessibilità delle menzionate norme tecniche, si potranno assentire modifiche ai tipi edilizi delle case da costruire, per dare maggiore libertà d’azione, nella progettazione definitiva.

E’ stato proposto l’accoglimento dell’osservazione mirata a creare, d’intesa con il privato proprietario dell’area, un passaggio pedonale fra via Guercino ed il “parco”, in modo da facilitare l’accesso ai residenti nelle vie Perugino, Guercino, P. della Francesca.

Per quanto riguarda l’area vicino a Villa Torlonia, è prevista la conferma della localizzazione della destinazione d’uso per i circhi ed in loro assenza per i parcheggi, per cui le osservazioni che proponevano soluzioni alternative andrebbero respinte, seguendo le tesi sostenute nelle controdeduzioni.

Un’osservazione è stata presentata dal Comune di Senigallia, Servizio urbanistica, e propone una verifica degli elaborati del Piano, per quanto attiene al rispetto degli standards urbanistici relativi ai parcheggi ed alla corrispondenza con il Piano regolatore del 1990, provvedendo ai necessari adeguamenti. Tale osservazione è accolta, e conseguentemente il perimetro della variante assume una nuova configurazione, per raggiungere lo standard di 5 mq di parcheggio per abitante.

Un’osservazione è stata proposta dalla Provincia di Ancona, con atto di Giunta n. 207 del 20/5/2010, al fine di rappresentare l’esigenza di verificare se il piano introduca modifiche sostanziali che possano configurare l’obbligo di sottoporre il piano a valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica, atteso che il piano originario non è stato sottoposto a VIA e a Vas, ed emergono due soluzioni planovolumetriche diverse, nel piano originario e nella variante, soprattutto per quanto riguarda le aree edificabili e la diversa sistemazione della viabilità interna. Osserva inoltre la Provincia che il piano attuativo complessivamente ha una estensione superiore ai 10 ettari, condizione che la colloca tra i casi presenti nell’allegato B2, punto 5 lettera b) della L.R. 7/2004 “Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale”, quale opera quindi soggetta a V.I.A. Pertanto, la Provincia, considerato che il piano particolareggiato vigente risulta approvato prima dall’entrata in vigore della legge regionale sulla V.I.A. (L.R. 7/04) e che quindi non è stato assoggettato alla Valutazione di Impatto Ambientale, ritiene necessario, prima dell’approvazione della variante, accertare la natura della stessa, al fine verificarne la sostanzialità, tramite l’utilizzo, come metro di valutazione, di quanto riportato al paragrafo 1.4 delle “Linee guida generali per l’attuazione della Legge Regionale sulla V.I.A.” (D.G.R. 1600/2004).

Con le controdeduzioni, il Comune richiama sinteticamente la DGR 1600/2004, limitatamente al punto 1.4, circa la definizione di ampliamento o modifica sostanziale da valutare ai fini della configurabilità dell’obbligo di sottoporre a VIA i progetti, e conclude che la variante non sia assoggettabile alle verifiche paventate dalla Provincia, in quanto le modifiche non sarebbero sostanziali. Il Comune, nella motivazione, non si sofferma su alcuni cambiamenti di localizzazione previsti con la variante e con la proposta della sua definitiva approvazione, per quanto riguarda il verde pubblico ed il verde privato, i parcheggi, i marciapiedi, e la diminuzione del verde pubblico che alla fine risulterà disponibile, per la realizzazione di giardini pubblici. Tali cambiamenti di localizzazione potrebbero rappresentare una delle ipotesi per cui si dovrebbe procedere a VIA e a VAS, in base al punto 1.4.1 della DGR 1600/2004, ma sul punto la motivazione è scarna. Si limita ad escludere l’esistenza di cambiamenti di localizzazione. Occorre considerare che, sempre secondo la DGR 1600/2004, per modifica od incremento si intende anche il cumulo di interventi parziali effettuati in fasi successive sul progetto originario. Se il progetto originario non è stato sottoposto a VIA, la variante va sottoposta a verifica se rientra nella tipologia del progetto di riassetto di aree urbane che interessano superfici superiori a 10 ettari.

Nella proposta di delibera manca una dettagliata motivazione sulla decisione di non sottoporre alla Provincia la variante per l’esame di cui all’art.26 l.r. 34/92, atteso che la Corte Costituzionale, con sentenza n.340 del 16/12/2009, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.58, comma 2, della legge 133/08, nella parte in cui prevedeva che le delibere comunali relative alle “valorizzazioni immobiliari” potessero avere immediata efficacia come varianti ai Piani regolatori, visto il contrasto con l’art.117 della Costituzione, in base al quale la materia del governo del territorio rientra fra le potestà legislative regionali, non statali. Con legge statale quindi non si può derogare alla l.r. 34/92 delle Marche, che prescrive l’invio alle Province delle varianti urbanistiche, per l’esame di merito, sotto il profilo urbanistico, che è un esame diverso da quello operato ai sensi dell'art.30 l.r.34/92 sulla variante, atteso che è stata definita come non sostanziale, in quanto con delibera consiliare n.11/2009, il Comune di Senigallia aveva valorizzato le aree inserite nel perimetro del “parco”, ai sensi della norma cassata dalla Consulta, per cui non ha trasmesso alla Provincia la variante, ma ci si è basati su una norma dichiarata costituzionalmente illegittima. La variante al piano particolareggiato del “parco” ha recepito modifiche alla destinazione d’uso, introdotte con la delibera 11/2009, relativa alla valorizzazione immobiliare, ma siccome l’irreversibile trasformazione edilizia dell’area non è avvenuta, va rammentata l’efficacia ex tunc e retroattiva delle sentenze della Corte Costituzionale.

L’esigenza di riacquisire il parere Provinciale sulle varianti ex art.58 legge 133/08, quando non hanno avuto esecuzione, è stata affermata dalle Regioni:

v. http://www.regione.piemonte.it/autonomie/dwd/09_2010.pdf ; http://venetoius.myblog.it/media/01/00/343344427.pdf .

Pertanto, sul punto, si potrebbe valutare l’opportunità di un approfondimento.

Le considerazioni espresse in questa sede hanno il solo fine di promuovere la partecipazione ed un’analisi approfondita, e vista la delicatezza delle questioni affrontate chiunque pretenda di essere in possesso della verità assoluta rischia di essere poi smentito, per cui sarebbe preferibile limitarsi ad avviare un confronto su questi temi, il chè è oggettivamente più costruttivo delle polemiche giornalistiche.

Chi volesse visionare le tavole e la documentazione che abbiamo ricevuto, può contattarci accedendo al nostro sito internet.
Per le premesse considerazioni, riteniamo che vada seguita ancora nel suo iter, con la massima attenzione, questa importante variante, che ridefinirà il volto del nostro quartiere e del giardino pubblico del quale beneficerà tutta la città.

giovedì 29 luglio 2010

DOPO L'ENNESIMA ASTA DESERTA SAREBBE DANNOSO RIPROVARE AL RIBASSO

Ormai è evidente a tutti la crisi del mercato delle compravendite immobiliari.
Nel nostro quartiere, come nel resto della città, molti appartamenti anche di recente costruzione sono vuoti, in attesa di compratori o locatari con adeguate disponibilità economiche.
Non servono esperti per comprendere questo dato di fatto: basta fare un giro e leggere i cartelli, oppure sfogliare i giornali di annunci immobiliari.
I cittadini hanno sempre minori disponibilità economiche, a causa della crisi globale, mentre il numero delle case messe sul mercato tende ad aumentare, a causa di una politica comunale che adesso si trova di fronte una crisi da cui è difficile uscire.
Le innumerevoli aste deserte, per la vendita dell'area comunale di oltre 15.000 mq, acquisita per realizzare il Parco della Cesanella, e successivamente "valorizzata" a scopo edilizio, sono la prova evidente dell'impossibilità di continuare ad utilizzare la leva del consumo del territorio per far quadrare i bilanci comunali.
Le entrate previste per la vendita dei lotti sono state iscritte nel bilancio comunale, per importi inizialmente di 3,3 milioni di euro, poi ridotti con succesivi lievi ribassi.
Nel frattempo molti cittadini, ed anche la Provincia di Ancona, con atto di Giunta n.207 del 20/05/2010, hanno formulato osservazioni puntuali al Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica "Parco della Cesanella” - variante 2009 - ex artt. 4 e 30 L.R. 34/92.
Investitori disponibili all'affare non sono pervenuti, neppure dall'estero, malgrado le azioni di marketing territoriale intraprese a vari livelli.
Di fronte a questa situazione, la soluzione non pare essere quella di cercare di vendere l'area edificabile malgrado la crisi, ad ogni costo, perchè si otterrebbe un corrispettivo insufficiente per colmare il disavanzo finanziario creato nel bilancio, e si consumerebbe una rilevante porzione di territorio, deprezzando o rendendo meno salubri i numerosi appartamenti realizzati con vista sul "parco".
Serve a questo punto una radicale inversione di rotta della programmazione finanziaria del Comune, perchè sono chiare le avvisaglie di periodi difficili, per gli enti locali.
Infatti, il federalismo, che dovrebbe portare una maggiore autonomia finanziaria per i Comuni, non è ancora fiscalmente operativo, mentre con il decreto legge 78/2010 sono stati anticipati i tagli ai trasferimenti statali ai Comuni, che avrebbero dovuto essere compensati con una contestuale maggiore autonomia impositiva per i Comuni, per cui di fatto sono state limitate ulteriormente le risorse economiche disponibili per l'esercizio delle innumerevoli funzioni primarie conferite ai Comuni stessi.
Ha ancora senso fare cassa con la valorizzazione del territorio a scopo edilizio?
Molti enti locali e molte Regioni si sono già posti questa domanda, ed hanno risposto negativamente, iniziando una radicale opera di razionalizzazione delle proprie spese di funzionamento, a partire da quelle per i Dirigenti, fino ad unificare gli uffici e le varie autorità di ambito, presenti su scala sovra comunale.
Speriamo che anche a Senigallia inizi una riflessione collettiva e costruttiva, senza accenti polemici, o politici, attorno a questi temi, importanti per il futuro del territorio, e di chi ci vive.

mercoledì 28 luglio 2010

RIGASSIFICATORI E CENTRALI TURBOGAS: UCCI ,UCCI, SENTO PUZZA DI...

Ricevo e pubblico questo interessante articolo, si tratta di quello che sta succedendo a due passi dalla nostra costa. Alcuni spunti per una riflessione personale.
Avrà senso parlare ancora di BANDIERA BLU ?


di Claudio Brocanelli

"Il ministero dell’Ambiente ha espresso parere favorevole alla realizzazione del terminale offshore di rigassificazione che Api Nòva Energia intende costruire a Falconara. Il decreto, che è stato firmato venerdì scorso, esprime giudizio favorevole di compatibilità ambientale all’impianto e, nel contempo, contiene anche le prescrizioni che la società dovrà rispettare per quanto riguarda il terminale di rigassificazione. [...]
Dell’importanza del progetto del rigassificatore aveva parlato Ugo Brachetti Peretti, presidente dell’Api, nel corso dell’incontro del luglio scorso, sottolineando quanto l’iniziativa fosse strategica, insieme alla realizzazione delle due nuove centrali termoelettriche, per il futuro di azienda e territorio. [...]
L’investimento complessivo è pari ad oltre 200 milioni di euro che diventerebbero 600 con le centrali. [...]"
http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=112443
L'azienda sicuramente ringrazia, il territorio non credo proprio!!!
Ma oltre al danno, c'è anche la beffa...
I rigassificatori rendono anche se non funzionano. Dicevano a "Report" che gli utenti pagheranno per un servizio che forse non verrà erogato. Questo spiega come mai se ne vogliono costruire così tanti. "Guardiamo questa delibera, del 2005, dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas: con l’articolo 13 assicura, anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la copertura di una quota pari all’80% di ricavi di riferimento. Significa che costruisci un rigassificatore, hai poco gas o nessuno si serve della tua struttura ma prendi lo stesso i soldi. Chi paga? Noi con la bolletta del gas."
Senza tener conto che (ad esempio) nel 2008 API attraverso il "CIP6" (http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6) si è "pappata" il 6,4% dei contributi erogati agli "impianti assimilati" (quelli cioè che hanno prodotto energia elettrica non da fonti rinnovabili ma dai derivati da petrolio, da altoforno, rifiuti delle raffinerie, et similaria) che in totale hanno ricevuto quasi 4 miliardi di euro, quindi API ha ricevuto oltre 250 milioni di euro (da notare che al primo posto c'è Edison che con il 35,3% ha ricevuto quasi 1,4 miliardi di euro)...
Cosa ne pensate... il parere favorevole alla realizzazione di questo rigassificatore da parte del Ministero dell'Ambiente, avrà una relazione con il parere (che dovrebbe arrivare fra fine agosto e settembre) che lo stesso Ministero (insieme a quello dei Beni Culturali) esprimerà sul progetto della Centrale Turbogas a Corinaldo?
Da non dimenticare il progetto (in fase di procedimento istruttorio) della francese GDF per la costruzione di un rigassificatore al largo di Porto Recanati...
dove dovrebbe andare a finire tutto questo gas?

lunedì 12 luglio 2010

CENTRALE TURBOGAS CORINALDO: I pericolosi segnali delle centrali nucleari e delle trivellazioni petrolifere





La nostra bellissima regione MARCHE e la nostra bellissima nazione ITALIA, si stanno sgretolando sotto i colpi devastanti di insensati progetti legati alla produzione di energia.
Pensano che il nucleare, sia la soluzione.
Pensano che trivellare le coste a 5 km, sia una soluzione.
Pensano che gli inceneritori, siano la soluzione.

Come dovrebbe muoversi un Comune e uno Stato virtuoso ?

Dobbiamo cercare di ridurre il consumo di energia non aumentare la produzione con nuovi siti che distruggono l' ambiente e gli ecosistemi della terra.

Dobbiamo cercare di rendere autonome le nostre abitazioni, riducendo il consumo e lo sperpero di energia, incentivando la produzione domestica con pannelli fotovoltaici, geotermia, eolico e solare termico.

E' meglio installare 200 pannelli su di un' area vocata all' agricoltura sottraendo quel campo alla produzione oppure predisporre ogni casa con 3 o 4 pannelli per renderla indipendente ?

Perchè i Comuni non iniziano con questa pratica virtuosa rendendo autonomi gli edifici pubblici ? Perchè il primo esempio non parte dalla pubblica amministrazione ?
Perchè sprechiamo energie e denaro in opere inutili che non beneficiano nessuno, tranne poi chi andrà a costruire ?

La nostra Società è estremamente energivora, non pensare ad una politica attenta e di riduzione dei consumi inevitabilmente ci porterà alla distruzione del nostro territorio, ad una contaminazione feroce.

Smetterla di acquistare merci e beni che provengono dall' altra parte del mondo e rilanciare l' economia locale. Viviamo in una regione in cui siamo quasi autosufficienti, potremmo vivere delle nostre produzioni. E invece.... viaggiano containers da una parte all' altra del globo.
E per rendere ancora più veloce questa trasmissione, costruiscono infrastrutture faraoniche devastanti.
Tra 20 anni avremo una regione " casello ", teatro di un crocevia di merci a basso costo che si sposteranno da nord a sud, da sud a nord.
E qui lasceranno solo inquinamento per i nostri figli, per la nostra terra.
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=225589

Vi lascio con questa mail, parliamo di Corinaldo e non solo... della sua bellissima vallata e di come vogliono distruggerla.

di Claudio Brocanelli

Per cominciare, un piccolo aggiornamento:
http://www.valcesanosostenibile.org/2010/06/centrale-a-metano-il-comitato-chiede-il-rispetto-degli-impegni/
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=251854

Avete saputo della seguente notizia di alcuni giorni fa?

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-06-23/corte-costituzionale-boccia-ricorso-195600.shtml?uuid=AYvSAa1B

Credo che questo possa creare un pericoloso precedente (che fra l'altro riguarda direttamente il candidato, come possibile sito nucleare, San Benedetto del Tronto), basta leggere i passaggi:
La Corte Costituzionale ha dichiarato «in parte infondate e in parte inammissibili» le censure contenute nel ricorso di 11 Regioni sul riparto della competenza legislativa con lo Stato sul nucleare. La motivazione verrà depositata nelle prossime settimane.
La Corte Costituzionale è stata chiamata a giudicare su questioni relative al riparto della competenza legislativa fra Stato e Regioni in tema di produzione dell'energia elettrica nucleare, per quel che riguarda il contenuto della legge sviluppo.
In una nota la Consulta spiega che «le ricorrenti (Regioni) ritenevano costituzionalmente illegittime alcune disposizioni contenute nella legge di delega n.99 del 2009».

E' bene leggere attentamente la Costituzione della Repubblica Italiana agli art.43 e 117, che riporto di seguito per ciò che concerne la materia "energia":

Art.43: "A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale."

Ma soprattutto:

Art.117: "La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
... (omissis)
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni; commercio con l'estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato." Riguardo alla Centrale Turbogas di Corinaldo, se i Ministri competenti considereranno (come è probabile) il progetto di interesse nazionale, attraverso il Decreto Ministeriale e ricorrendo alla Corte Costituzionale (forti del precedente di cui sopra), potrebbero "scavalcare" il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) approvando così il progetto stesso.

Ricordo che i Ministri competenti riguardo l'approvazione o meno del progetto Centrale Turbogas Corinaldo sono:
- Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Stefania Prestigiacomo
- Ministro dei Beni e delle Attività Culturali: Sandro Bondi
- Ministro dello Sviluppo Economico: Silvio Berlusconi (ad interim, avendo preso il posto di Claudio Scajola).

Ricordo anche che il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in un incontro pubblico tenutosi a San Michele al Fiume poco prima delle ultime Elezioni Regionali, ha ammesso di essere "stato chiamato al Palazzo del Governo per modificare il PEAR".

Per concludere... la coppia Scajola (dimessosi per l'inchiesta G8 http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/29/news/perugia_gli_80_assegni_che_accusano_scajola-3695898/ e http://it.wikiquote.org/wiki/Claudio_Scajola) - Prestigiacomo (http://blog.lasiciliaweb.it/wp_postit/?p=213 e ved. allegato pagina "Attività imprenditoriale" cancellata successivamente da http://it.wikipedia.org/wiki/Stefania_Prestigiacomo) negli ultimi anni ha concesso 95 nuovi permessi di trivellazione petrolifera in Italia: 71 sulla terraferma e 24 nel Mediterraneo (http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/18/news/trivelle_italia-4937699/ e http://www.beppegrillo.it/2010/06/la_prestigiacom.html e ved. allegato "La mappa del petrolio, un'inedita geografia italiana").