martedì 7 settembre 2010

VERTICE IN COMUNE CON I RESIDENTI: SI E' PARLATO DEL "PARCO"







Nell'ambito di una pacifica azione di trasparenza, continueremo a fornire notizie sulle scelte amministrative che riguardano il quartiere della Cesanella, nella speranza che l'aumento della comunicazione generi una sempre maggiore partecipazione democratica diretta dei cittadini, e conseguentemente più attenzione per il quartiere.
Fatta questa premessa, va precisato che non è certo merito del gruppo Pro Cesanella, se la riunione tenutasi il 6 settembre 2010 presso la sala Consiliare del Comune, con i residenti nelle Via Brandani e Via Fratelli Zuccari, con il Sindaco e con l'Assessore all'Urbanistica, ha registrato molte presenze.
Il cospicuo afflusso di cittadini è stato certamente dovuto all'importanza delle questioni affrontate, e all'opportunità di confrontarsi con rappresentanti dell'Amministrazione su argomenti che riguardano il futuro assetto del quartiere.
Pertanto, si può comprendere la ragione per la quale hanno partecipato alla riunione anche dei cittadini non esplicitamente invitati dal Comune, che ha convocato con una lettera solo i residenti nelle due vie menzionate.
L'Assessore ha spiegato che l'incontro è stato organizzato per avere un confronto e per spiegare l'operato del Comune, in relazione alle due osservazioni, corredate da molte firme, proposte dai cittadini Cesanellesi in merito al piano particolareggiato per il "parco" della Cesanella.
La versione originaria del piano prevedeva l'apertura al traffico di Via F.lli Zuccari e Via Brandani, sui due lati in modo da avere non solo il collegamento con la SS16 ma anche con le nuove residenze sul "parco" che si intende realizzare.



Molti cittadini hanno chiesto all'Amministrazione di non procedere a tale apertura e di lasciare così come è la pista ciclabile. Hanno chiesto quindi di traslare a monte, rispetto a quanto prevede la variante, la strada di collegamento parallela alla SS16, fra il nuovo comparto edificatorio da realizzare, ed il Piazzale Michelangelo.
L'Assessore, dopo aver consegnato agli intervenuti delle planimetrie, ha spiegato che il confronto nasce dall'esigenza di conoscere meglio le preoccupazioni dei residenti e il loro parere sulle proposte dell'Amministrazione, che ha recepito le osservazioni dei cittadini, con le proprie controdeduzioni.
Pertanto, il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare una proposta che riprende le proposte contenute nelle osservazioni dei residenti, fatta eccezione per i parcheggi.
L'amministrazione sostiene che i parcheggi non si possono realizzare a monte di Via F.lli Zuccari, per esigenze riconducibili alla sicurezza ed alla viabilità, mentre sarà realizzato un ampio parcheggio leggermente più a sud, nell'area conosciuta come "ex Minardi", e quindi chi volesse parcheggiare in quel posto potrebbe raggiungere Via Zuccari e limitrofe a piedi.
La pratica della variante non risulta stata ancora licenziata dalla Commissione Urbanistica.


L'Assessore ha quindi chiarito che le aspettative di avere il parco che il quartiere aspetta da decenni, in realtà, meritano un chiarimento, nel senso che il piano particolareggiato per il parco non è finalizzato ad avere il parco, ma a reperire l'area sulla quale realizzarlo, senza oneri troppo gravosi per l'Amministrazione.
Ha ricordato il metodo della perequazione utilizzato per acquisire le aree dai privati, che ha comportato la perimentrazione di una zona, e quindi la cessione volontaria dei terreni da parte dei privati al Comune, che ha riconosciuto il compenso di circa 1,5 euro al mq in media, oltre al diritto di realizzare modesti volumi edilizi ai margini della zona, in modo da poter avere al centro un'area da destinare a parco, terminata la procedura di acquisizione.
La lentezza con cui si è addivenuto ad accordi per la cessione delle aree, impone a questo punto un'alternativa, per non aspettare oltre: o l'accordo o l'esproprio.
La piantumazione degli alberi, secondo quanto emerso, infatti, inizierà nel prossimo inverno, sulla base di un'intesa con Società Autostrade, che si è impegnata a realizzare "opere di mitigazione ambientale" a compensazione dell'impatto ambientale generato dall'ampliamento dell'A14, con la terza corsia e con la complanare.
Al momento, non risulta adottato un formale progetto per il parco, che avrà un'estensione di circa 20 ettari, ma esiste uno studio sulla fattibilità realizzato dal prof. Alberto Minelli. Lo studio è inserito nel contesto del Piano strutturale del verde.
Il Sindaco ha ricordato che in passato alcuni residenti nella zona avevano chiesto di aprire al traffico su due lati Via Zuccari e Brandani, per avere più parcheggi, ma adesso tale esigenza è venuta meno e bisogna darne atto, visto che adesso la situazione è cambiata, nel senso che la pista ciclabile è più curata e vissuta rispetto al passato, e inoltre la viabilità ed i parcheggi troveranno nuove soluzioni, come i collegamenti con la complanare e la destinazione a parcheggio di una porzione di area "ex Minardi".
Per quanto riguarda il parco, ha ricordato che per far vivere a lungo gli alberi, la piantumazione dovrà interessare essenze arboree piccole e non troppo cresciute, per cui non si potrà avere subito il parco come i residenti lo desiderano, ma servirà tempo, perchè è questa la legge della natura, fatta salva la possibilità di inserire vegetazione autoctona (pinus pinea, querce, ecc..), che presenta domensioni a volte significative anche negli esemplari giovani da impiantare.
Su richiesta di alcuni intervenuti, gli amministratori hanno precisato che nel parco sarà prevista un'area per i giochi; che il modello cui ci si potrebbe ispirare potrebbe essere il parco dei giardini margherita di Bologna, che formano una linea di continuità con aree verdi vicine, e contribuiscono non solo alla riduzione delle emissioni di CO2 ma anche al refrigerio ed allo svago della popolazione.
E' emerso inoltre che il Campus scolastico non sarà realizzato nell'area destinata a parco. Dovrebbe essere realmente realizzato, a spese del lottizzante, nel comparto edificatorio del parco, il sottopassaggio sotto la SS16 per collegare Cesanella a Via Tommaseo e quindi al piccolo sottopassaggio che porta al mare.
Non sono pervenute informazioni su chi ha acquistato l'area da destinare a comparto edificatorio, messa all'asta dal Comune, e se qualcuno l'ha acquistata.
In merito alla flessibilità delle norme tecniche previste per l'edificazione nel comparto, è emerso che i paletti dei metri cubi e delle altezze, indicati nello strumento urbanistico attuale, sono vincolanti.
Molti residenti hanno evidenziato l'esigenza di sistemare le due vie, relativamente all'asfaltatura, al sistema fognario e ai marciapiedi.
La risposta è stata che con i recenti tagli statali, i Comuni dovranno sopportare un contenimento del budget anche del 70% in alcuni casi, per cui non sarebbe possibile promettere alcunchè. Di fronte all'emergenza finanziaria che stiamo vivendo, bisognerebbe parlare insieme non solo della manutenzione dei quartieri, ma anche di problemi forse più primari, come il diritto all'acqua pubblica e la difesa dei servizi fondamentali, messi in discussione dalla recente manovra finanziaria statale.
Sui marciapiedi, evidenzia che quelli realizzati alla Cesanella evitano il rischio di parcheggi sul marciapiede e le conseguenti gravi ripercussioni sulla mobilità delle persone diversamente abili ed anziane, quindi le critiche ai cordoli di protezione dei marciapiedi andrebbero riconsiderate, tenendo conto degli interessi di tutti e che non esistono solo le esigenze di chi ha bisogno di fare una breve sosta, abusivamente, sul marciapiede, per la spesa o altro. Se tutti facciamo una breve sosta sul marciapiede, il marciapiede diventa inutilizzabile in modo permanente.
Al di là di quello che è stato detto, che abbiamo reso noto senza apprezzamenti nè critiche, l'iter della variante è in divenire, e fino a quando il parco non sarà realizzato, ciascuna previsione urbanistica potrà essere rivista, per cui bisogna continuare a monitorare sotto il profilo amministrativo e della comunicazione tutti i piani che interessano il nostro quartiere e la nostra città.
In particolare, bisogna evitare il rischio che fra alcuni anni, di fronte alla crisi finanziaria, la risposta del Comune sia quella di consumare altro territorio, e non per esempio, ridurre il numero dei dirigenti, affidare dei servizi ad associazioni di volontariato, ed accorpare uffici pubblici.
Se l'obiettivo dichiarato è quello di lasciare ai posteri la città in condizioni migliori di come l'abbiamo trovata, c'è ancora molto da fare, e il verde pubblico ed il decoro urbano che sono rimasti vanno difesi, con la massima partecipazione dei cittadini, politici compresi, per evitare ogni tentativo di uso improprio del territorio.

sabato 4 settembre 2010

Notizie sull’iter della variante al Piano particolareggiato del “Parco” della Cesanella





L’Amministrazione comunale ha invitato i residenti nelle Vie F.lli Zuccari e Brandani ad un incontro che si terrà lunedì 6/9/2010, per presentare la variante al Piano particolareggiato del “Parco” della Cesanella, nonchè la proposta di delibera consiliare con la quale si accolgono o si respingono le osservazioni presentate e si approva definitivamente la variante stessa.

Per collaborare con l’Amministrazione, in questa operazione informativa per la trasparenza, il presente articolo offre un resoconto a tutti i cittadini interessati, in merito ai passi salienti del documento istruttorio relativo alle controdeduzioni del Comune sulle osservazioni presentate, che è all’esame della competente Commissione consiliare.

Il documento relativo alle controdeduzioni propone l’accoglimento delle osservazioni con le quali si chiede di non aprire su due lati al traffico di auto via F.lli Zuccari e via Brandani; di mantenere nel tracciato attuale la pista ciclabile; di prevedere la realizzazione di parcheggi al lato monte rispetto alla pista ciclabile; di realizzare a monte di tali parcheggi la nuova strada di collegamento delle case da costruire con P.Michelangelo a nord e con Via Pierelli a sud.

La motivazione della proposta di accoglimento è ascritta all’adesione di numerosi residenti alle osservazioni rappresentate nonché al fatto che le scelte contenute nella variante originaria, sul punto, pur essendo ritenute migliorative dell’assetto del territorio, non sono ritenute strategiche ai fini della programmazione.

La controdeduzione sulle osservazioni finalizzate a chiedere la realizzazione di una rotatoria nel Piazzale Michelangelo, in modo da evitare l’abbattimento di piante, propone di respingere tale proposta, perché la diversa previsione della variante, della doppia intersezione che canalizza il traffico dal “Parco” verso P.Michelangelo razionalizzerebbe meglio l’uso dei suoli ed il traffico, rendendo più diretto lo sbocco delle vie Botticelli e Tintoretto ed eliminando le criticità su via Perugino.

In merito ad una richiesta di rendere da subito fruibile il parco, il documento replica che la fruizione del “parco” è subordinata all’attuazione delle trasformazioni urbanistiche (attraverso le quali il Comune acquisisce le aree private) ed al reperimento delle risorse economiche necessarie per l’allestimento del parco. In passato, alcuni comunicati stampa avevano previsto entro il 2009 l’inizio dei lavori relativi alla realizzazione del parco. Probabilmente sono intervenuti contrattempi, o altro, di cui sarebbe interessante sapere.

E’ stata parzialmente accolta un’osservazione presentata da un’associazione di imprese edili, per far avere, al soggetto attuatore dell’intervento edilizio previsto nel parco, un abbattimento di costi (oneri, AUS, indici, …), considerato il momento di crisi che interessa il mercato edilizio. Nella conseguente proposta di riformulare l’art.4 delle norme tecniche di attuazione del piano, viene riconosciuta una “flessibilità”, nel senso che il progetto esecutivo potrà operare modeste variazioni ai tipi edilizi ed alla loro articolazione prevista dal piano, in base a specifiche esigenze programmatiche, fermo restando il modello d’uso del suolo previsto dal piano particolareggiato. La motivazione non si sofferma sulle ragioni giuridiche per cui non si ritiene a questo punto di dover sottoporre alla Provincia, per l’esame ai sensi dell’art.26 l.r. 34/92, la variante sostanziale che si avrà in questo modo, e nella misura in cui, grazie alla flessibilità delle menzionate norme tecniche, si potranno assentire modifiche ai tipi edilizi delle case da costruire, per dare maggiore libertà d’azione, nella progettazione definitiva.

E’ stato proposto l’accoglimento dell’osservazione mirata a creare, d’intesa con il privato proprietario dell’area, un passaggio pedonale fra via Guercino ed il “parco”, in modo da facilitare l’accesso ai residenti nelle vie Perugino, Guercino, P. della Francesca.

Per quanto riguarda l’area vicino a Villa Torlonia, è prevista la conferma della localizzazione della destinazione d’uso per i circhi ed in loro assenza per i parcheggi, per cui le osservazioni che proponevano soluzioni alternative andrebbero respinte, seguendo le tesi sostenute nelle controdeduzioni.

Un’osservazione è stata presentata dal Comune di Senigallia, Servizio urbanistica, e propone una verifica degli elaborati del Piano, per quanto attiene al rispetto degli standards urbanistici relativi ai parcheggi ed alla corrispondenza con il Piano regolatore del 1990, provvedendo ai necessari adeguamenti. Tale osservazione è accolta, e conseguentemente il perimetro della variante assume una nuova configurazione, per raggiungere lo standard di 5 mq di parcheggio per abitante.

Un’osservazione è stata proposta dalla Provincia di Ancona, con atto di Giunta n. 207 del 20/5/2010, al fine di rappresentare l’esigenza di verificare se il piano introduca modifiche sostanziali che possano configurare l’obbligo di sottoporre il piano a valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica, atteso che il piano originario non è stato sottoposto a VIA e a Vas, ed emergono due soluzioni planovolumetriche diverse, nel piano originario e nella variante, soprattutto per quanto riguarda le aree edificabili e la diversa sistemazione della viabilità interna. Osserva inoltre la Provincia che il piano attuativo complessivamente ha una estensione superiore ai 10 ettari, condizione che la colloca tra i casi presenti nell’allegato B2, punto 5 lettera b) della L.R. 7/2004 “Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale”, quale opera quindi soggetta a V.I.A. Pertanto, la Provincia, considerato che il piano particolareggiato vigente risulta approvato prima dall’entrata in vigore della legge regionale sulla V.I.A. (L.R. 7/04) e che quindi non è stato assoggettato alla Valutazione di Impatto Ambientale, ritiene necessario, prima dell’approvazione della variante, accertare la natura della stessa, al fine verificarne la sostanzialità, tramite l’utilizzo, come metro di valutazione, di quanto riportato al paragrafo 1.4 delle “Linee guida generali per l’attuazione della Legge Regionale sulla V.I.A.” (D.G.R. 1600/2004).

Con le controdeduzioni, il Comune richiama sinteticamente la DGR 1600/2004, limitatamente al punto 1.4, circa la definizione di ampliamento o modifica sostanziale da valutare ai fini della configurabilità dell’obbligo di sottoporre a VIA i progetti, e conclude che la variante non sia assoggettabile alle verifiche paventate dalla Provincia, in quanto le modifiche non sarebbero sostanziali. Il Comune, nella motivazione, non si sofferma su alcuni cambiamenti di localizzazione previsti con la variante e con la proposta della sua definitiva approvazione, per quanto riguarda il verde pubblico ed il verde privato, i parcheggi, i marciapiedi, e la diminuzione del verde pubblico che alla fine risulterà disponibile, per la realizzazione di giardini pubblici. Tali cambiamenti di localizzazione potrebbero rappresentare una delle ipotesi per cui si dovrebbe procedere a VIA e a VAS, in base al punto 1.4.1 della DGR 1600/2004, ma sul punto la motivazione è scarna. Si limita ad escludere l’esistenza di cambiamenti di localizzazione. Occorre considerare che, sempre secondo la DGR 1600/2004, per modifica od incremento si intende anche il cumulo di interventi parziali effettuati in fasi successive sul progetto originario. Se il progetto originario non è stato sottoposto a VIA, la variante va sottoposta a verifica se rientra nella tipologia del progetto di riassetto di aree urbane che interessano superfici superiori a 10 ettari.

Nella proposta di delibera manca una dettagliata motivazione sulla decisione di non sottoporre alla Provincia la variante per l’esame di cui all’art.26 l.r. 34/92, atteso che la Corte Costituzionale, con sentenza n.340 del 16/12/2009, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.58, comma 2, della legge 133/08, nella parte in cui prevedeva che le delibere comunali relative alle “valorizzazioni immobiliari” potessero avere immediata efficacia come varianti ai Piani regolatori, visto il contrasto con l’art.117 della Costituzione, in base al quale la materia del governo del territorio rientra fra le potestà legislative regionali, non statali. Con legge statale quindi non si può derogare alla l.r. 34/92 delle Marche, che prescrive l’invio alle Province delle varianti urbanistiche, per l’esame di merito, sotto il profilo urbanistico, che è un esame diverso da quello operato ai sensi dell'art.30 l.r.34/92 sulla variante, atteso che è stata definita come non sostanziale, in quanto con delibera consiliare n.11/2009, il Comune di Senigallia aveva valorizzato le aree inserite nel perimetro del “parco”, ai sensi della norma cassata dalla Consulta, per cui non ha trasmesso alla Provincia la variante, ma ci si è basati su una norma dichiarata costituzionalmente illegittima. La variante al piano particolareggiato del “parco” ha recepito modifiche alla destinazione d’uso, introdotte con la delibera 11/2009, relativa alla valorizzazione immobiliare, ma siccome l’irreversibile trasformazione edilizia dell’area non è avvenuta, va rammentata l’efficacia ex tunc e retroattiva delle sentenze della Corte Costituzionale.

L’esigenza di riacquisire il parere Provinciale sulle varianti ex art.58 legge 133/08, quando non hanno avuto esecuzione, è stata affermata dalle Regioni:

v. http://www.regione.piemonte.it/autonomie/dwd/09_2010.pdf ; http://venetoius.myblog.it/media/01/00/343344427.pdf .

Pertanto, sul punto, si potrebbe valutare l’opportunità di un approfondimento.

Le considerazioni espresse in questa sede hanno il solo fine di promuovere la partecipazione ed un’analisi approfondita, e vista la delicatezza delle questioni affrontate chiunque pretenda di essere in possesso della verità assoluta rischia di essere poi smentito, per cui sarebbe preferibile limitarsi ad avviare un confronto su questi temi, il chè è oggettivamente più costruttivo delle polemiche giornalistiche.

Chi volesse visionare le tavole e la documentazione che abbiamo ricevuto, può contattarci accedendo al nostro sito internet.
Per le premesse considerazioni, riteniamo che vada seguita ancora nel suo iter, con la massima attenzione, questa importante variante, che ridefinirà il volto del nostro quartiere e del giardino pubblico del quale beneficerà tutta la città.