martedì 12 aprile 2011
PROMETTERE E AVERE.......
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La situazione attuale è che la realizzazione del “Parco” non è iniziata; che sono stati venduti i lotti resi edificabili a seguito di una variante al piano particolareggiato, che ha recentemente previsto la spalmatura dei metri cubi di volume edificato originariamente previsti, in un’area molto ampia, che era stata acquisita per realizzare il “Parco”.
Gli amministratori hanno cercato di accontentare, con la variante al piano particolareggiato, gli interessi legittimi, edificatori, dei proprietari dei fondi presenti nella zona, che dovrebbero formare in parte il “Parco” ed in altra parte le quote edificabili abitative, residuali e compensative per i proprietari.
Sempre quegli amministratori hanno cercato di accontentare i residenti lungo alcune vie interessate da vicino all’edificazione di alcune fra le nuove abitazioni previste; con la variante è stato deciso di mantenere nel tracciato attuale la pista ciclabile, riducendo, contrariamente alla previsione iniziale della variante, il numero delle strade sulle quali canalizzare il traffico in partenza dalle nuove case da fare sul “Parco” ed in direzione SS16.
Con la promessa di realizzare il “Parco” in tempi brevi, gli amministratori hanno cercato di rispondere alle richieste dei cittadini ed a quelle dei proprietari delle numerose residenze sul “Parco” già realizzate, senza il “Parco” vicino, e che sono in attesa di un compratore.
La locale Parrocchia ha subito un piccolo sacrificio fondiario, meno pesante però rispetto alla previsione originaria, e potrà realizzare nello spazio residuo, con il contributo delle famiglie, delle nuove strutture sportive.
E poi ci sono (come poterle dimenticare?) anche le richieste dei cittadini che chiedono unicamente che nessun intervento edilizio sia realizzato a discapito diretto o indiretto alla propria abitazione, oppure chiedono più parcheggi, vicino casa; poi i cittadini che chiedono la delocalizzazione o la riduzione del perimetro dell’area destinata a spettacoli circensi; i cittadini che chiedono la localizzazione nel “Parco” residuo di un Campus scolastico o di scuole nuove; i cittadini residenti nelle vicinanze dell’antenna destinata al servizio di telefonia mobile, della quale chiedono lo spostamento, visto che è anche vicino al “Parco”.
Ultimi, ma non in ordine di importanza, i cittadini in procinto di acquistare sulla carta degli immobili a nord, est, ovest e a sud del “Parco”, vicino alla via del Molinello, che chiedono notizie su come sarà organizzata la viabilità in loco da e verso la Complanare; sui tempi di realizzazione e sull’estensione finale del “Parco” e sulla futura presenza nelle vicinanze di Campus scolastici o scuole.
A tutti questi cittadini è stata data una risposta, tanto che il popolo sovrano ha democraticamente deciso che tali amministratori meritano noi, e viceversa, visto che tutti fanno bene i propri interessi.
Il popolo sovrano cerca in questo modo di strappare almeno delle promesse e di portare avanti così i propri interessi legittimi, nel modo migliore possibile, fatto sta che una crisi economica ancora incombe, le casse comunali piangono ancora, la selezione naturale dei Dirigenti comunali stenta a decollare, mentre del “Parco” ancora nessuna traccia, forse perché i cittadini che volevano “solo” il “Parco” non sono stati adeguatamente presi in considerazione oppure non sono stati molto determinati o furbi.
Furbo è stato chi si è associato sempre a chi governa, per chiedere qualcosa? Avrà i migliori riscontri possibili alle sue richieste?
Furbo è chi fa le promesse, in modo da poterle almeno gestire se non mantenere, a più persone possibili? Avrà davanti a sé una splendida carriera ed un futuro meraviglioso, in Italia? Potrà con i relativi guadagni fare delle belle vacanze o comperare una villa nei pochi paradisi incontaminati rimasti?
Difficile dare risposte; porre le domande serve però già a riflettere, che non sarebbe poco.
Tutti comunque si dovranno consolare con un territorio ed un paesaggio edificati e consumati, ma in compenso vedremo totali o parziali accoglimenti delle richieste fatte, oppure sempre più promesse o almeno delle pacche sulle spalle, che in questi anni di crisi non sono poi da buttare via.
Intanto il nostro quartiere si affastella ancora di nuove case e di nuovi residenti con vista “Parco”, speranzosi in un futuro … senza ulteriori varianti urbanistiche.
giovedì 29 luglio 2010
DOPO L'ENNESIMA ASTA DESERTA SAREBBE DANNOSO RIPROVARE AL RIBASSO
giovedì 17 giugno 2010
LA PROVINCIA INTERVIENE SUL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL "PARCO" DELLA CESANELLA !
l’illegittimità costituzionale dell’articolo 58, comma 2, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, per contrasto con l’art. 117, terzo comma, Cost., nella parte in cui disponeva che “la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Ciò in quanto nella materia “governo del territorio”, ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, ultimo periodo, Cost., lo Stato ha soltanto il potere di fissare i principi fondamentali, spettando alle Regioni il potere di emanare la normativa di dettaglio. Conseguentemente, la legge statale non può far venir meno la competenza della Provincia ad esaminare i piani urbanistici e le relative varianti sostanziali, ai sensi della legislazione regionale, che nel caso marchigiano è la l.r. 34/92 - art.26.
Con deliberazione del Consiglio Comunale di Senigallia n.11 del 17/2/2009, era stato dato l'avvio al procedimento di variante probabilmente sostanziale, di cui tratta la Provincia, nel senso che era stato approvato un piano di valorizzazione immobiliare, ai sensi della richiamata normativa, all'interno del "Parco", che fra l'altro ha comportato una variante urbanistica, e non è stato inviato alla Provincia, ex art.26 l.r. 34/92, per il prescritto parere.
La valorizzazione ha interessato un terreno all'interno dell'area destinata a "Parco della Cesanella", dove è stata spalmata in 15.470 mq di area comunale destinata a verde, acquisita ai fini della realizzazione del Parco, una volumetria che secondo il Piano Particolareggiato per il Parco della Cesanella doveva essere localizzata.
Con la successiva variante al piano particolareggiato al piano del Parco della Cesanella, approvata con delibera consiliare n.21 del 3/2/2010, sono state recepite le cennate variazioni di destinazione d'uso, da verde ad abitativo, con la procedura semplificata della doppia approvazione consiliare ex art.30 l.r. 34/92, e senza l'invio alla Provincia per l'esame ex art.26 l.r. 34/92. La variante appare sostanziale in quanto incide sul dimensionamento globale e comporta modificazioni alle destinazioni d'uso delle aree, da verde pubblico a verde privato, alle norme tecniche di attuazione del piano, alla distribuzione dei carichi insediativi ed alla dotazione degli standards di cui al decreto ministeriale 1444/1968.
La pronuncia della Corte Costituzionale ha fatto perdere ex tunc l'efficacia alla disposizione di legge che ha permesso al Comune di addivenire a suo tempo alla variante, senza il parere della Provincia ex art.26, per cui la regolarità dell'operazione immobiliare andrebbe attentamente valutata, non solo per le ragioni addotte dalla Provincia.
Sulla retroattività della sentenza della Consulta possono essere consultati i pareri pubblicati nei siti regionali di seguito indicati:
http://venetoius.myblog.it/media/01/00/343344427.pdf
http://www.regione.piemonte.it/autonomie/dwd/09_2010.pdf
E' difficile avere informazioni su delibere pubblicate, come quelle citate, che interessano un quartiere come il nostro, o altre parti di questo Paese.
Eppure siamo di fronte ad atti pubblici e viviamo nell'era della globalizzazione delle informazioni.
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