lunedì 13 aprile 2009

PATCHWORK – DOLOROSI E SALUTARI SUBBUGLI INTESTINALI

Il ricambio generazionale passa attraverso conflitti interni, mediazioni e spinte propositive.

Porta a mettere in gioco equilibri secolari, e posizioni consolidate.

I veri conservatori scelgono i propri successori, per mantenere lo status quo. Logico.

E’ invece più funzionale ad un’idea progressista, la nascita e la crescita di gruppi spontanei e di comitati cittadini, in grado di raccogliere adesioni e facce nuove, attorno ad un’idea di sviluppo e ad un progetto, destinato ad allargarsi naturalmente con l’espansione del gruppo.

I progressisti salutano con interesse queste forme associative, ed auspicano una maggiore partecipazione democratica, che ampli il novero delle spinte riformiste e delle alternative per gli elettori, favorendo la mobilità sociale dal basso verso l’alto, e viceversa, a seconda del merito.

I conservatori accusano di essere politicizzati i gruppi nati spontaneamente dal basso, e che intervengono pubblicamente per proporre qualcosa (p.es. Meet up, Comitati, Centri sociali, Liste civiche, Associazioni, ecc…).

Ma che accusa è questa?

Forse la politica è soggetta alla privativa industriale ed all’esclusivo appannaggio di gruppi consolidati in partiti politici storici?

Non è forse politica anche la partecipazione attiva per cercare di risolvere problemi comuni?

La contrarietà alla partecipazione democratica espressa in questo modo è un segnale di conservatorismo estremo.

Di critiche ne ho sentite.

Da molti.

A questi aggiungo quelli interpellati altrove, uno per uno, nel quartiere.

Alcune persone affidabili mi consigliano anche di stare attento.

Ho scelto lo pseudonimo, occhiali scuri, cappelli mimetici, e starò attento, ma ancora non so cosa sto facendo di illegale o pericoloso.

Se mi avessero detto: vai tranquillo, sarei già ritornato a casa, a farmi gli affari miei.

Invece, no, quello che percepisco è strano, devo conoscere e capire meglio.

Tanti Senigalliesi hanno uno spirito conservatore radicale.

Questa è una possibile risposta.

Va bene.

Non è una critica, ma il possibile risultato di un’osservazione.

Il conservatorismo ha aspetti positivi, come la governabilità e la stabilità, per chi ce l’ha.

Dovremmo però lavorare molto per toglierci gli abiti dei giudizi preconcetti cuciti addosso da chi giudica.

La ricerca di aggregare i gruppi, fino a renderli capaci di esprimere la propria progettualità, è un segnale di ricambio generazionale autentico, verso il quale inevitabilmente andremo, per riformare questa nostra società, bella e ferma, che tutti vorrebbero rilanciare, a parole.

I partiti tradizionalmente progressisti e conservatori presentano diversità di vedute al proprio interno, tra posizioni più o meno disposte a mettere in gioco la gerarchia degli interessi.

Questo è il momento, per tutti, vista la crisi, dei subbugli intestinali, dei dolori e dei malumori interni.

Ho visto diverse volte litigare, fino a prendermi paura, esponenti di uno stesso partito, ed associarsi per progetti comuni degli esponenti di partiti tra loro abitualmente antagonisti.

Non è un caso, forse. Siamo in un’epoca di passaggio.

Lasciamo nelle mani dei gruppi in subbuglio interno il frutto del loro lavoro, o dei loro dolori intestini, se ne hanno. Sarà l’elettore a decidere.

Da noi tutti sono bene accetti.

Nessuno di noi pensa a una situazione di potere da raggiungere e gestire, per anni o decenni.
Noi pensiamo alla situazione del quartiere, inteso come spaccato di una città.

Il fattore che ci unisce è l’interesse a migliorare, con i fatti, il nostro quartiere e la città.

In altre parole, più spazio agli interessi di tutti.

Le case costruite secondo noi sono sufficienti, e vorremmo un Parco, con alberi alti e fitti, per refrigerarci in estate.

Chi si riconosce nei nostri obiettivi sarà con noi, a prescindere dall’appartenenza politica, per come si intende abitualmente.

Distinguere tra i colori dei partiti è peraltro difficile: verde, bianco, rosso e nero sembrano scoloriti.

Noi del "Comitato Pro – Cesanella e non solo", come un patchwork, cercheremo di raccogliere tutti gli spiriti positivi di iniziativa, scriveremo, realizzeremo progetti, senza imporli, ma aprendo le porte a chi vuole impegnarsi e sono una cosa sarà certa: avremo certamente poco spazio sui mass media locali che hanno editori conservatori.

Distinguere tra i vari orientamenti politici tradizionali appare come un lavoro desueto, che sarà svolto dai critici di professione. I critici, i diffidenti e i rassegnati non mancano.

Noi non giudicheremo nessuno, e speriamo di contagiare i diffidenti con il nostro virus intestino.

Apprezziamo tutti i partiti cittadini, dei quali conosciamo pregi e difetti, così come conosciamo i nostri.

Vorremmo aggiungere le nostre facce al patchwork, nel bene della città.

Anziché giudicare, lavoreremo, per cercare di mettere insieme persone, rossi, bianchi, neri e verdi per un’iniziativa associativa positiva e con finalità propositive, in un cammino destinato ad evolvere, con modalità che saranno stabilite in forma partecipata e democratica.

Questo è il progetto del Comitato. I programmi ci sono.. I progetti pure. Le professionalità anche. I contenuti ci sono, e sono in costante aggiornamento. Tutti possono entrare, presentare una proposta, farla approvare e battersi civilmente per realizzarla.

Per ora, in sintesi, lavoriamo per avere:

-un Parco pubblico,

-una manutenzione migliore del verde, anche con volontari capaci ed attrezzati,

- un sottopassaggio ciclo-pedonale per l' attraversamento in sicurezza della S.S.16 all' altezza di Via Tommaseo,

-maggiore attenzione alla cultura, alla musica, e stiamo organizzando delle feste…gratis,

-maggiore attenzione alla riduzione dei costi delle p.a.;

-sicurezza, nella vita di tutti i giorni,

-qualità dello sviluppo per i servizi, per le famiglie, e per le imprese.

Non contattarci, se pensi che sia necessaria una maggiore espansione urbanistica residenziale nella zona del Porto, nella collina verso Scapezzano, nella zona Stadio, lungo la via Arceviese, lungo la Corinaldese, lungo la Complanare, nella zona Parco, e dietro l'A14.

Manca la tua adesione, contattaci.

Vedrai scritte ed attuate le tue proposte!

Dott. Calce Struzzo (pentito, redento e da oggi collaboratore con la Giustizia)



Gli abitanti della Cesanella si chiedono preoccupati:
" M' ch. è st' Dutor Calc.struzz' ? N' pol. ess' vera dic' tropp robb' giust... Sarà miga 'l nov. S.ndac ??? "



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