domenica 21 febbraio 2010

PIU' AMBIENTE E MENO CEMENTO

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di un nostro, da sempre, sostenitore del Comitato. Un uomo che non ha mai nascosto il suo pensiero. Grazie Roberto.


( foto: manifestazione regionale dei comitati Ancona 20.02.2010 il Comitato Pro Cesanella c'è ).


Più ambiente, meno cemento...

Beh, lo slogan con cui si presenta una coalizione che ha basato le sue politiche sulla cementificazione selvaggia appare piuttosto triste ed incongruente, mentre le ruspe abbattono querce secolari, filari di gelsi e centinaia di piante per far posto alla terza corsia e al nuovo casello dell'autostrada, spianano decine di ettari di terreno più o meno coltivato, per sostituirli con uno strato di asfalto dal sinistro nome di complanare...

Il futuro prossimo è già stato pianificato da questa amministrazione, con tante altre colate di cemento: progetto Portoghesi (ex-sacelit), ex-colonie ENEL, progetto Cervellati, lottizzazioni varie (Via Cellini, Borgo Bicchia, Cesano, Borgo Passera, parco della Cesanella, ecc.), per la gioia dei soliti imprenditori e delle banche, un po' meno di chi vorrebbe comprar casa, ma non può, vista la spinta al rialzo del costo del mattone, esercitata da questi interventi.

Il paravento della riduzione degli indici di edificabilità lascia indifferenti, di fronte al numero delle zone che andranno sepolte da tanto inutile cemento, perché comunque il volto della città ne uscirà ulteriormente stravolto, la capacità produttiva del nostro territorio agricolo ulteriormente frustrato, minata la bellezza.

Il passato prossimo, luogo storico e genealogico di questa amministrazione, è affogato nello stesso cemento che sembra essere il principale costituente del suo DNA.

Sarebbe lungo elencare tutte le malefatte cementizie, citiamo a caso: le piramidi al Cesano, i lungomari deturpati da orrendi alberghi, gli arenili invasi da bar, ristoranti, piattaforme e muri di cemento, i Centri Commerciali a ridosso di stupende sponde fluviali (che un buon governo avrebbe dovuto destinare a parchi pubblici), un inutile e dispendioso ponte sul fiume, un ambiguo teatro-cinema-sala polivalente (?) ancora più costoso e di dubbia qualità, le oscenità delle case affastellate senza criterio a Borgo Passera, alla Cupetta e a Borgo Coltellone, dove hanno permesso di costruire anche a ridosso dell'autostrada, ben sapendo che l'avrebbero allargata con un'altra corsia (e la complanare peggiorerà la situazione), la cosiddetta "striscia di Gaza" al Cesano (preambolo di mostruosità future "di completamento"), la lottizzazione del Ciarnin, di viale dei Pini e di parte del Crocifisso della Valle...

I progetti a medio-lungo termine, quelli che potrebbero far pensare ad un maggior interesse per l'ambiente, come il PGTU, il piano del verde, il PEAC, sono cose belle, che fanno senz'altro onore all'assessore Ceresoni (nota stonata e paravento ambientale di questa coalizione), che ne è il motore principale, ma di cui avevamo bisogno molto prima. Oggi siamo in grave ritardo, sia per l'imminenza delle elezioni, che potrebbero portare al governo persone poco o niente interessate a questi progetti, sia perché ci ritroviamo con un traffico ed un inquinamento assurdi per Senigallia, il poco verde abbandonato a se stesso, una mole di rifiuti incalcolabile e un grande sperpero di energia nei luoghi pubblici (salvo l'eccezione del fotovoltaico all'ex-GIL). L'utilizzo di questi strumenti dipenderà dalla buona volontà di chi vorrà attuarli (l'amministrazione attuale è poco credibile e non dà sufficenti garanzie) e alla possibilità di finanziarli.

Ad un incontro sulla complanare, a Borgo Ribeca, il Sindaco e l'assessore Mangialardi, a proposito degli scempi compiuti (anche durante il loro governo) hanno scaricato il barile dicendo: "non è colpa nostra, ma di chi ci ha preceduto".

Ma loro dov'erano? Chi ha mai sentito la loro voce fuori dal coro?

Tutti, compatti, hanno rinnegato l'ispirazione popolare, l'interesse pubblico, gli ideali, per servire gli interessi superiori del partito.

Sarebbe bello e indice di onestà intellettuale, non solo ammettere i molti errori compiuti, ma dimostrare di sapersi interessare veramente alla città, non solo con delle chiacchiere vuote; di saper coinvolgere la gente comune, quella che si interessa solo incidentalmente alla cosa pubblica, portandola ad interagire per poter amare e rispettare questa città che è di tutti. Ma le distanze tra popolo e governo (ed i relativi attriti) diventano sempre più ampie con il dilagare del clientelismo, dell'arroganza, della prepotenza, dell'ignoranza, dei personalismi e relative ambizioni.

La macchina pubblicitaria elettorale, come insegna la tv, ha bisogno di slogan: "il mio lava più bianco", ma non ci crede più nessuno!

La vera promessa elettorale di Mangialardi e soci è sotto gli occhi di tutti: "più cemento, meno ambiente".


Roberto Chiostergi

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