Brevi commenti su un’ordinanza recente del TAR delle Marche
Gli espropri per la terza corsia dell’A14 e per la strada Complanare interessano anche dei residenti alla Cesanella, quindi non possiamo non commentare brevemente la recente ordinanza del TAR Marche che è pubblicata per stralcio nel sito www.versuscomplanare.com e con la quale si respinge la richiesta di sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti relativi all’approvazione dei progetti per la realizzazione della strada complanare.
Il rigetto della richiesta di sospensiva non si basa sull’infondatezza della domanda.
Se il TAR avesse ritenuto infondata la domanda, avrebbe respinto la domanda di sospensiva perché infondata o, come dicono gli esperti, perché carente del fumus boni juris.
Nel caso di specie, questo non è avvenuto.
Pertanto, vi sono ulteriori motivi a indiretta riprova della tesi della illegittimità della procedura, e per sostenere che non sia più il caso di offrire un’indennità di esproprio, che presuppone un iter legittimo, ma sia il caso di offrire il valore di mercato a chi ha case o terreni occupati, perché nel caso di occupazioni illegittime va pagato il valore di mercato, oltre ai danni, gli interessi e le spese legali. Per capire i motivi di illegittimità, si può visitare il sito www.versuscomplanare.com
Il rigetto della richiesta di sospensiva è motivato solo per la preminenza dell’interesse pubblico alla celere conclusione dei procedimenti, ai sensi dell’art.246 del d.lgs. 163/06.
Riportiamo la norma:
1. Nei giudizi davanti agli organi di giustizia amministrativa che comunque riguardino le procedure di progettazione, approvazione, e realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi e relative attività di espropriazione, occupazione e asservimento, di cui alla parte II, titolo III, capo IV, le disposizioni di cui all'articolo 23-bis, legge 6 dicembre 1971, n. 1034 si applicano per quanto non espressamente previsto dai commi 2, 3, 4, del presente articolo.
2. Non occorre domanda di fissazione dell'udienza di merito, che ha luogo entro quarantacinque giorni dalla data di deposito del ricorso.
4. La sospensione o l'annullamento dell'affidamento non comporta la caducazione del contratto già stipulato, e il risarcimento del danno eventualmente dovuto avviene solo per equivalente.
5. Le disposizioni del comma 4 si applicano anche alle controversie relative alle procedure di cui all'articolo 140.
La norma si applica alle infrastrutture di cui alla parte II titolo III capo IV del d.lgs. 163/06.
Tale parte della legge è relativa alle infrastrutture strategiche di interesse nazionale, o in certi casi regionale e ad altre casistiche che esulano completamente dal caso della strada interquartieri Complanare, che non copre neanche l’intero territorio di Senigallia.
Da dove risulta che la strada Complanare sia una infrastruttura di interesse nazionale o regionale?
Dove emerge che l’interesse pubblico ad avere presto la strada Complanare, che potrebbe sbloccare nuove edificazioni private, all’uscita dei suoi 6 (sei) svincoli, è prevalente sull’interesse di chi si vedrà privare a indennizzi irrisori della casa, della salute, e del patrimonio, per il quale ha lavorato una vita ( e dopo aver visto “valorizzati” i terreni di quasi tutti i propri vicini ) ?
Grossi dubbi.
PAROLE DETTE PER IL LORO VERO NOME
Rinnovare significa anche sostituire certe inconferenti denominazioni, come “Marina vecchia”.
Vecchio sarà chi snobba la nostra spiaggia con queste parole.
Non è solo una questione di apparenza, ma anche di storia e di memoria collettiva.
Marina vecchia non ricorda fedelmente la storia di quella spiaggia, perché in un passato remoto non veniva chiamata così. La denominazione, se vogliamo considerarla tale, risale alla fine degli anni ’70 . La spiaggia più o meno attrezzata della Cesanella non è vecchia o più vecchia di altre, anzi nasce molti anni dopo il famoso Hotel Bagni, che stava dove oggi c’è l’Hotel Marche, per cui la nostra Marina sarebbe nuova, rispetto a quella subito a sud del Porto di Senigallia, che fu la prima.
Marina vecchia in realtà nasce come locuzione vagamente spregiativa, in un periodo che ricordo bene perché ero piccola e Cesanella veniva già impercettibilmente sbeffeggiata con appellativi come il Bronx di Senigallia, mentre con la stessa indole si evitava di riconoscere che la Cesanella potesse avere una “sua” spiaggia, e da questa idea è nata quell’espressione, per separare il lato mare dalla periferia retrostante e far risaltare il fatto che la passeggiata del lungomare non fosse nuova.
Adesso abbiamo un lungomare dignitoso e ristrutturato, e ci sarebbe la strada (Via Mameli) da sistemare un po’, oltre ad altro, che abbiamo evidenziato in precedenti articoli, ma quello che a questo punto dovremmo toglierci di dosso, anche perché non ci costa niente farlo e ci darà soddisfazione, è quel nome: Marina vecchia.
Iniziamola a chiamare il Lungomare (o la spiaggia o la Marina, se proprio la volete così, alla Marinara) della Cesanella, e indichiamola quando poniamo insegne, pubblicità e indicazioni per i viandanti. Chiediamo al Comune dei cartelli per il quartiere e per il Lungomare della Cesanella.
Non dite che costa troppo e che non si può, perché tutto si può fare, se c’è volontà e se costa poco. Ci sentiremo meglio tutti, dopo, vedrete. Ormai la gente sa distinguere le valide motivazioni ostative dalle prese per il barbecue.
OMBRELLONI BUONI E OMBRELLONI CATTIVI
A chi non è mai capitato di vedere nella spiaggia libera quegli ombrelloni permanenti, con lucchetti e sdraie, che nessun vandalo ha mai osato lambire neppure con il proprio soffio ?
I vandali sono sempre più all’attacco, danneggiano gli stabilimenti balneari in regola, le automobili di quelli che non si fanno gli affari propri e anche quella giostra che anni fa, e fino all’anno scorso, veniva alla Cesanella, nel Piazzale Michelangelo, al lato nord, dalla parte del bar Contardi.
Eppure i vandali sembrano tutelare, come se fossero una Soprintendenza, questi ombrelloni sacri. A loro l’invito di avere la stessa cura che hanno per questi ombrelloni anche per gli altri beni privati, che invece danneggiano.
Neppure i controlli delle autorità demaniali e comunali sono utili perché rastrellano merce contraffatta e venditori abusivi, mentre gli ombrelloni sacri rinascono come funghi.
COMITATO PRO CESANELLA E L’ITALIA DEI VALORI
Fatevi un’idea, e leggetevi attentamente i nostri comunicati e quelli dell’Italia dei Valori di Senigallia, sul Parco della Cesanella.
Comunicato IdV: http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=208703
Replica CpC: http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=208792
Replica IdV: http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=208862
Ricordiamo solo per scrupolo al gentile pubblico dei lettori del nostro sito, e a tutti quelli che desiderano capire, che un Parco non si realizza piantando allegramente degli alberelli nelle date che aggradano ai piantatori, bensì avendo cura di ciò che si vuole andare a fare, ossia approvando un progetto agronomico e tecnico al livello preliminare, e quindi definitivo ed esecutivo, dopo aver inserito l’opera nel programma delle opere pubbliche e soprattutto dopo aver elaborato un programma finanziario per la gestione che individui dei sistemi per la manutenzione del Parco a regime. Ciò occorre affinchè il Parco non diventi un posto poco curato e pericoloso, atteso che il Comune come è noto ha una limitata disponibilità di risorse umane da destinare alla manutenzione del verde, e non possiamo sperare che Autostrade ci curi in eterno la manutenzione del Parco.
I Parchi, come tutte le cose belle, nascono e crescono solo con la cura e con l’attenzione. Avevamo proposto un bando pubblico per affidare la gestione a chi proporrà, in un concorso di idee, un’attività ludica o ricreativa, e da essa trarrà il compenso per l’opera di manutenzione, secondo gli schemi della finanza di progetto.
I fatti sono che non vediamo i provvedimenti che servono per darci un Parco che tenga conto dei Valori ambientali della corretta gestione del Verde, nel tempo.
Forse siamo pignoli noi, o forse è meglio che la fretta e la concitazione pre – elettorale partorisca il gattino dell’inizio dei lavori del parchetto dalla incerta perimetrazione che ci offrono.
Vedete voi … fatevi un’idea, noi non chiediamo niente a nessuno, e neanche il voto, lottiamo per avere il Parco, perché è un diritto stabilito in piani e delibere Comunali, e quindi siccome non esiste ancora il Parco andiamo avanti e vi invitiamo a mandarci le vostre opinioni, anche quelle negative.
Buone vacanze a tutti.
"Marina Vecchia", sicuramente termine non felice per chi lo usa, ancor più se fuoriesce dalla bocca di amministratori, che dovrebbero centellinare sempre la terminologia onde non toccare la suscettibilità di qualcuno. Però credo che sia stato altrettanto infelice l' affermare che "...Vecchio sarà chi snobba la nostra spiaggia..." non è che sia tanto più saggio, perchè da un significato ugualmente offensivo al termine vecchio e con esso a tutta la categoria dei vecchi. Involontario, lo comprendo, dovuto alla foga di scrive convinto delle sue idee. Ma attenzione però, perchè oggi il vecchio o i vecchi non esiste/ono più, questa parola è stata abolita dai vocabolari, i novantenni appartengono alla 4a età, la parola vecchio è stata sostituita da quella di "Diversamente Giovane", ed anche le sedie che un giorno si dicevano vecchie, oggi sono divenute nuove attraverso il restauro ed il riciclaggio.
RispondiEliminaScusate le mie petulanze da "vecchio", ma dopo che ho veduto la correzione sulle reazioni, mi sono sentito più sollevato e quasi autorizzato a farvi un'altra benevola osservazione...sempre che siate daccordo!!
Saluti a tutti e buone ferie