martedì 22 giugno 2010

GREEN ENERGY FEVER

Nasce un nuovo modo di fare informazione.
Nasce un nuovo canale YOUTUBE dove poter trovare video e interviste fuori dal comune.
Un nuovo occhio critico puntato su fatti e curiosità della nostra città.

Inauguriamo il nuovo
CTT CHANNEL ovvero CesanTownTelevision.

Il nostro primo servizio è dedicato alla febbre da energia verde ovvero quando è possibile rendersi completamente indipendenti grazie all' utilizzo di fonti rinnovabili.
Un esempio illuminato da seguire, quello del Sig.re Andrea Morganti titolare dell' Hotel Dei Galli zona nord, la nostra amata Marina Vecchia quartiere Cesanella, Senigallia.



La nostra speranza è che questo esempio possa essere seguito da tanti altri imprenditori senigalliesi.

Grazie Andrea!



giovedì 17 giugno 2010

LA PROVINCIA INTERVIENE SUL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL "PARCO" DELLA CESANELLA !

Con delibera n.207 del 20/05/2010, la Giunta provinciale di Ancona ha formulato le seguenti osservazioni, ai sensi dell'art.30 comma 3, della l.r. 34/92, sul piano attuativo particolareggiato ad iniziativa pubblica "Parco della Cesanella" - adozione variante 2009 ex artt. 4 e 30 l.r. 34/92, che il Comune ha trasmesso alla Provincia:
"al fine di collaborare e partecipare alla definizione progettuale è emersa la necessità di formulare osservazioni in merito ad alcuni aspetti riscontrati dall'analisi della documentazione trasmessa.
Tenuto conto che il presente progetto risulta una variante ad un pre - vigente piano attuativo, si è evidenziata la necessità di esaminare contestualmente il piano particolareggiato approvato con delibera del Consiglio comunale n.70 del 21/09/2000. Dal confronto dei due progetti urbanistici, cioè quello approvato e quello in variante, emergono due soluzioni planivolumetriche diverse, soprattutto per quanto riguarda le aree edificabili e la diversa sistemazione della viabilità interna. Il piano attuativo complessivamente ha una estensione superiore ai 10 ettari, condizione che la colloca tra i casi presenti nell'allegato B2, punto 5 lettera b) della l.r. 7/2004 "Disciplina della procedura di valutazione di impatto ambientale", quale opera quindi soggetta a V.I.A. Pertanto, considerato che il piano particolareggiato vigente risulta approvato prima dell'entrata in vigore della legge regionale sulla V.I.A. (l.r. 7/04) e che quindi non è stato assoggettato alla Valutazione di Impatto Ambientale, risulta necessario, prima dell'approvazione della presente variante, accertare la natura della stessa, al fine di verificarne la sostanzialità, tramite l'utilizzo, come metro di valutazione, di quanto riportato al paragrafo 1.4 delle "Linee guida generali per l'attuazione della legge regionale sulla V.I.A. (D.G.R. 1600/2004). Nel caso venga accertata la sostanzialità della variante, verrebbe a determinarsi la condizione di sottoposizione dell'intervento alla procedura di V.I.A., con la eventuale diretta conseguenza di sottoposizione del piano alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del paragrafo 1.3.1. lettera a) delle Linee guida regionali, approvate con D.G.R. 1400/2008". Pertanto, la Provincia ha richiesto al Comune di trasmettere alla Provincia ed alla Regione copia della deliberazione di approvazione del piano attuativo ai sensi dell'art.30 comma 5 della l.r. 34/92. Ai cittadini interessati ad esprimere osservazioni alla Provincia ed alla Regione, pare opportuno rammentare anche che la Corte costituzionale, con sentenza n. 340 del 2009, ha dichiarato

l’illegittimità costituzionale dell’articolo 58, comma 2, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, per contrasto con l’art. 117, terzo comma, Cost., nella parte in cui disponeva che “la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Ciò in quanto nella materia “governo del territorio”, ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, ultimo periodo, Cost., lo Stato ha soltanto il potere di fissare i principi fondamentali, spettando alle Regioni il potere di emanare la normativa di dettaglio. Conseguentemente, la legge statale non può far venir meno la competenza della Provincia ad esaminare i piani urbanistici e le relative varianti sostanziali, ai sensi della legislazione regionale, che nel caso marchigiano è la l.r. 34/92 - art.26.

Con deliberazione del Consiglio Comunale di Senigallia n.11 del 17/2/2009, era stato dato l'avvio al procedimento di variante probabilmente sostanziale, di cui tratta la Provincia, nel senso che era stato approvato un piano di valorizzazione immobiliare, ai sensi della richiamata normativa, all'interno del "Parco", che fra l'altro ha comportato una variante urbanistica, e non è stato inviato alla Provincia, ex art.26 l.r. 34/92, per il prescritto parere.

La valorizzazione ha interessato un terreno all'interno dell'area destinata a "Parco della Cesanella", dove è stata spalmata in 15.470 mq di area comunale destinata a verde, acquisita ai fini della realizzazione del Parco, una volumetria che secondo il Piano Particolareggiato per il Parco della Cesanella doveva essere localizzata.

Con la successiva variante al piano particolareggiato al piano del Parco della Cesanella, approvata con delibera consiliare n.21 del 3/2/2010, sono state recepite le cennate variazioni di destinazione d'uso, da verde ad abitativo, con la procedura semplificata della doppia approvazione consiliare ex art.30 l.r. 34/92, e senza l'invio alla Provincia per l'esame ex art.26 l.r. 34/92. La variante appare sostanziale in quanto incide sul dimensionamento globale e comporta modificazioni alle destinazioni d'uso delle aree, da verde pubblico a verde privato, alle norme tecniche di attuazione del piano, alla distribuzione dei carichi insediativi ed alla dotazione degli standards di cui al decreto ministeriale 1444/1968.

La pronuncia della Corte Costituzionale ha fatto perdere ex tunc l'efficacia alla disposizione di legge che ha permesso al Comune di addivenire a suo tempo alla variante, senza il parere della Provincia ex art.26, per cui la regolarità dell'operazione immobiliare andrebbe attentamente valutata, non solo per le ragioni addotte dalla Provincia.

Sulla retroattività della sentenza della Consulta possono essere consultati i pareri pubblicati nei siti regionali di seguito indicati:

http://venetoius.myblog.it/media/01/00/343344427.pdf

http://www.regione.piemonte.it/autonomie/dwd/09_2010.pdf

E' difficile avere informazioni su delibere pubblicate, come quelle citate, che interessano un quartiere come il nostro, o altre parti di questo Paese.

Eppure siamo di fronte ad atti pubblici e viviamo nell'era della globalizzazione delle informazioni.

Non tutte.

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mercoledì 9 giugno 2010

LE OSSERVAZIONI DEL GSA SUL PIANO PARTICOLAREGGIATO DEL PARCO DELLA CESANELLA


TUTTE LE OSSERVAZIONI
RELATIVE AL
PARCO DELLA CESANELLA
MINUTO PER MINUTO !

Pubblichiamo le osservazioni del Gruppo Società e Ambiente sulla variante al piano particolareggiato del parco della Cesanella.
Condividiamo e sosteniamo tali osservazioni, che sono rese pubbliche al fine di favorire l'informazione e l'analisi di un piano, che interessa la futura conformazione del nostro quartiere e quindi rappresenta un tema del quale è d'obbligo informarsi e discutere.



Al Sindaco di Senigallia

Senigallia, 7 maggio 2010


Oggetto: osservazioni al Piano Particolareggiato Parco della Cesanella – Variante 2009


Il Piano in oggetto, nella sua complessità ed organicità, rappresenta senza dubbio un miglioramento rispetto alla normativa vigente e si spera possa avvicinare la realizzazione di quel parco che i cittadini di Senigallia aspettano da tanto tempo.

Al suo interno abbiamo individuato alcuni aspetti che dal nostro punto di vista rappresentano criticità e debolezze nella struttura del piano e che andrebbero ripensati e modificati.

VIABILITA’

La nuova organizzazione della viabilità del comparto appare più opportuna e meno impattante di quanto previsto nella pianificazione precedente, anche se restano aspetti poco convincenti e fautori di criticità.

Piazzale Michelangelo

L’assetto prospettato comporterebbe:

- la realizzazione di due incroci a raso a distanza di poche decine di metri uno dall’altro;

- la distruzione di due aree verdi consolidate con abbattimento di numerosi alberi di Platano e Tiglio di dimensioni importanti;

- la realizzazione di una nuova area verde, su fondo attualmente asfaltato, che comporterà notevoli costi di realizzazione ed occorreranno 30 anni per avere alberature come le attuali.

Sarebbe davvero singolare che come primo atto del nuovo Parco si provvedesse ad eliminare gli unici alberi di una certa dimensione attualmente esistenti.

In alternativa si propone la realizzazione di una rotatoria all’ingresso del quartiere, soluzione che si ritiene più funzionale ed anche meno costosa.

Apertura di Via Zuccari e Brandani

Riteniamo inutile la previsione di una nuova strada all’interno del parco al posto della vecchia pista ciclabile, solo per permettere il doppio collegamento alle due vie sopra nominate. Trattasi di due arterie con sbocco diretto sulla Statale, il progetto se realizzato creerebbe un “effetto rotatoria”, rendendo più pericoloso il traffico sulla Statale e sulle stesse vie, peggiorando la qualità della vita degli stessi residenti.

Vecchia pista ciclabile

La vecchia pista ciclabile della Cesanella, la prima costruita nella mostra città quasi venti anni fa, dopo una lunga battaglia di residenti ed ambientalisti, andrebbe salvaguardata nel suo tracciato e nel suo aspetto attuale Se alcuni tratti dovrebbero essere spostati dovrebbero essere ricostruiti con le stesse caratteristiche tecniche.

AREA EX MINARDI

Nell’area indicata con la lettera “A” è prevista la realizzazione di parcheggi su un’area verde attualmente attrezzata (non indicata come tale in planimetria); mentre in quella indicata con la lettera “B” si prevede la realizzazione di nuovo verde pubblico su un’area attualmente ex industriale (deposito petroli) potenzialmente da bonificare.

La nuova area verde è al di fuori di ogni contesto e continuità con il Parco ed inoltre si prevede lo spostamento di pochi metri della pista ciclabile.

Si propone:

di mantenere le aree verdi (lettera “A”) che, essendo contigue alla pista ciclabile, concorrono alla formazione delle cosiddette “green ways” e l’attuale posizione della pista ciclabile da non appiattire sulle proprietà private;

di destinare le aree attualmente ex Minardi (lettera “B”) a parcheggi.

Soluzione che si ritiene più funzionale e meno costosa, evitando, tra l’altro, il rischio di dover bonificare il terreno.

VERDE MARGINALE

Anche in questo caso spuntano dei piccoli frustoli di verde pubblico del tutto marginali, come nella zona destinata ad edilizia residenziale privata lungo Via Mattei (indicate con le lettere E F G).

Questi si configurano come modeste aree verdi marginali che non hanno un nesso ed un legame con il Parco e comporteranno oneri gestionali eccessivi per l’A.C.

Tale organizzazione andrebbe rivista, aggregando il più possibile le aree verdi al parco.

BOSCO URBANO

Anche se l’organizzazione dell’area verde sarà oggetto di apposita progettazione, il continuo parlare di “bosco urbano” ci fa porre degli interrogativi.

Vorremmo ricordare che parco e bosco urbano prevedono opere ben distinte, per modalità di realizzazione e funzioni.

Mentre è ben chiaro a tutti come sia un parco urbano, con alberate, vialetti, macchie di arbusti e fiori, prati, luoghi sosta, giochi, piste ciclabili; forse lo è meno il “bosco urbano”.

Quest’ultimo è visto come un vero bosco in ambito urbano, ha la funzione principale di abbattere l’inquinamento e migliore la qualità dell’aria, oltre che ad avere anche finalità didattiche e ricreative,

Di solito l’impianto prevede la messa a dimora di essenze abbastanza giovani e ravvicinate, in rapporto di tre a una rispetto a quello che dovrà essere il suo aspetto definitivo; inoltre non potrà essere reso fruibile al pubblico se non dopo un minimo di cinque anni ed un massimo di dieci.

Dopo tanta attesa, una volta che si procederà alla sua realizzazione, vorremmo che il Parco della Cesanella fosse usufruibile da subito.

In fede:

per Gruppo Società e Ambiente - il Presidente dott. Giorgio Sagrati