venerdì 24 dicembre 2010
AUGURI NATALIZI SOSTENIBILI e a KM " 0 "
Un FELICE e SERENO NATALE e che sia un NATALE ILLUMINANTE per molti che fino ad ora hanno pensato solo a se stessi.
Viviamo in unico mondo e dobbiamo coesisterci tutti, quindi AMIAMO LA VITA e AMIAMO MADRE TERRA !!!
BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO AL MONDO INTERO.
Laura, Claudio e da tutto lo staff.
martedì 7 settembre 2010
VERTICE IN COMUNE CON I RESIDENTI: SI E' PARLATO DEL "PARCO"
Molti cittadini hanno chiesto all'Amministrazione di non procedere a tale apertura e di lasciare così come è la pista ciclabile. Hanno chiesto quindi di traslare a monte, rispetto a quanto prevede la variante, la strada di collegamento parallela alla SS16, fra il nuovo comparto edificatorio da realizzare, ed il Piazzale Michelangelo.
La pratica della variante non risulta stata ancora licenziata dalla Commissione Urbanistica.
sabato 4 settembre 2010
Notizie sull’iter della variante al Piano particolareggiato del “Parco” della Cesanella
L’Amministrazione comunale ha invitato i residenti nelle Vie F.lli Zuccari e Brandani ad un incontro che si terrà lunedì 6/9/2010, per presentare la variante al Piano particolareggiato del “Parco” della Cesanella, nonchè la proposta di delibera consiliare con la quale si accolgono o si respingono le osservazioni presentate e si approva definitivamente la variante stessa.
Per collaborare con l’Amministrazione, in questa operazione informativa per la trasparenza, il presente articolo offre un resoconto a tutti i cittadini interessati, in merito ai passi salienti del documento istruttorio relativo alle controdeduzioni del Comune sulle osservazioni presentate, che è all’esame della competente Commissione consiliare.
Il documento relativo alle controdeduzioni propone l’accoglimento delle osservazioni con le quali si chiede di non aprire su due lati al traffico di auto via F.lli Zuccari e via Brandani; di mantenere nel tracciato attuale la pista ciclabile; di prevedere la realizzazione di parcheggi al lato monte rispetto alla pista ciclabile; di realizzare a monte di tali parcheggi la nuova strada di collegamento delle case da costruire con P.Michelangelo a nord e con Via Pierelli a sud.
La motivazione della proposta di accoglimento è ascritta all’adesione di numerosi residenti alle osservazioni rappresentate nonché al fatto che le scelte contenute nella variante originaria, sul punto, pur essendo ritenute migliorative dell’assetto del territorio, non sono ritenute strategiche ai fini della programmazione.
La controdeduzione sulle osservazioni finalizzate a chiedere la realizzazione di una rotatoria nel Piazzale Michelangelo, in modo da evitare l’abbattimento di piante, propone di respingere tale proposta, perché la diversa previsione della variante, della doppia intersezione che canalizza il traffico dal “Parco” verso P.Michelangelo razionalizzerebbe meglio l’uso dei suoli ed il traffico, rendendo più diretto lo sbocco delle vie Botticelli e Tintoretto ed eliminando le criticità su via Perugino.
In merito ad una richiesta di rendere da subito fruibile il parco, il documento replica che la fruizione del “parco” è subordinata all’attuazione delle trasformazioni urbanistiche (attraverso le quali il Comune acquisisce le aree private) ed al reperimento delle risorse economiche necessarie per l’allestimento del parco. In passato, alcuni comunicati stampa avevano previsto entro il 2009 l’inizio dei lavori relativi alla realizzazione del parco. Probabilmente sono intervenuti contrattempi, o altro, di cui sarebbe interessante sapere.
E’ stata parzialmente accolta un’osservazione presentata da un’associazione di imprese edili, per far avere, al soggetto attuatore dell’intervento edilizio previsto nel parco, un abbattimento di costi (oneri, AUS, indici, …), considerato il momento di crisi che interessa il mercato edilizio. Nella conseguente proposta di riformulare l’art.4 delle norme tecniche di attuazione del piano, viene riconosciuta una “flessibilità”, nel senso che il progetto esecutivo potrà operare modeste variazioni ai tipi edilizi ed alla loro articolazione prevista dal piano, in base a specifiche esigenze programmatiche, fermo restando il modello d’uso del suolo previsto dal piano particolareggiato. La motivazione non si sofferma sulle ragioni giuridiche per cui non si ritiene a questo punto di dover sottoporre alla Provincia, per l’esame ai sensi dell’art.26 l.r. 34/92, la variante sostanziale che si avrà in questo modo, e nella misura in cui, grazie alla flessibilità delle menzionate norme tecniche, si potranno assentire modifiche ai tipi edilizi delle case da costruire, per dare maggiore libertà d’azione, nella progettazione definitiva.
E’ stato proposto l’accoglimento dell’osservazione mirata a creare, d’intesa con il privato proprietario dell’area, un passaggio pedonale fra via Guercino ed il “parco”, in modo da facilitare l’accesso ai residenti nelle vie Perugino, Guercino, P. della Francesca.
Per quanto riguarda l’area vicino a Villa Torlonia, è prevista la conferma della localizzazione della destinazione d’uso per i circhi ed in loro assenza per i parcheggi, per cui le osservazioni che proponevano soluzioni alternative andrebbero respinte, seguendo le tesi sostenute nelle controdeduzioni.
Un’osservazione è stata presentata dal Comune di Senigallia, Servizio urbanistica, e propone una verifica degli elaborati del Piano, per quanto attiene al rispetto degli standards urbanistici relativi ai parcheggi ed alla corrispondenza con il Piano regolatore del 1990, provvedendo ai necessari adeguamenti. Tale osservazione è accolta, e conseguentemente il perimetro della variante assume una nuova configurazione, per raggiungere lo standard di 5 mq di parcheggio per abitante.
Un’osservazione è stata proposta dalla Provincia di Ancona, con atto di Giunta n. 207 del 20/5/2010, al fine di rappresentare l’esigenza di verificare se il piano introduca modifiche sostanziali che possano configurare l’obbligo di sottoporre il piano a valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica, atteso che il piano originario non è stato sottoposto a VIA e a Vas, ed emergono due soluzioni planovolumetriche diverse, nel piano originario e nella variante, soprattutto per quanto riguarda le aree edificabili e la diversa sistemazione della viabilità interna. Osserva inoltre la Provincia che il piano attuativo complessivamente ha una estensione superiore ai
Con le controdeduzioni, il Comune richiama sinteticamente la DGR 1600/2004, limitatamente al punto 1.4, circa la definizione di ampliamento o modifica sostanziale da valutare ai fini della configurabilità dell’obbligo di sottoporre a VIA i progetti, e conclude che la variante non sia assoggettabile alle verifiche paventate dalla Provincia, in quanto le modifiche non sarebbero sostanziali. Il Comune, nella motivazione, non si sofferma su alcuni cambiamenti di localizzazione previsti con la variante e con la proposta della sua definitiva approvazione, per quanto riguarda il verde pubblico ed il verde privato, i parcheggi, i marciapiedi, e la diminuzione del verde pubblico che alla fine risulterà disponibile, per la realizzazione di giardini pubblici. Tali cambiamenti di localizzazione potrebbero rappresentare una delle ipotesi per cui si dovrebbe procedere a VIA e a VAS, in base al punto 1.4.1 della DGR 1600/2004, ma sul punto la motivazione è scarna. Si limita ad escludere l’esistenza di cambiamenti di localizzazione. Occorre considerare che, sempre secondo la DGR 1600/2004, per modifica od incremento si intende anche il cumulo di interventi parziali effettuati in fasi successive sul progetto originario. Se il progetto originario non è stato sottoposto a VIA, la variante va sottoposta a verifica se rientra nella tipologia del progetto di riassetto di aree urbane che interessano superfici superiori a
Nella proposta di delibera manca una dettagliata motivazione sulla decisione di non sottoporre alla Provincia la variante per l’esame di cui all’art.26 l.r. 34/92, atteso che la Corte Costituzionale, con sentenza n.340 del 16/12/2009, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.58, comma 2, della legge 133/08, nella parte in cui prevedeva che le delibere comunali relative alle “valorizzazioni immobiliari” potessero avere immediata efficacia come varianti ai Piani regolatori, visto il contrasto con l’art.117 della Costituzione, in base al quale la materia del governo del territorio rientra fra le potestà legislative regionali, non statali. Con legge statale quindi non si può derogare alla l.r. 34/92 delle Marche, che prescrive l’invio alle Province delle varianti urbanistiche, per l’esame di merito, sotto il profilo urbanistico, che è un esame diverso da quello operato ai sensi dell'art.30 l.r.34/92 sulla variante, atteso che è stata definita come non sostanziale, in quanto con delibera consiliare n.11/2009, il Comune di Senigallia aveva valorizzato le aree inserite nel perimetro del “parco”, ai sensi della norma cassata dalla Consulta, per cui non ha trasmesso alla Provincia la variante, ma ci si è basati su una norma dichiarata costituzionalmente illegittima. La variante al piano particolareggiato del “parco” ha recepito modifiche alla destinazione d’uso, introdotte con la delibera 11/2009, relativa alla valorizzazione immobiliare, ma siccome l’irreversibile trasformazione edilizia dell’area non è avvenuta, va rammentata l’efficacia ex tunc e retroattiva delle sentenze della Corte Costituzionale.
L’esigenza di riacquisire il parere Provinciale sulle varianti ex art.58 legge 133/08, quando non hanno avuto esecuzione, è stata affermata dalle Regioni:
v. http://www.regione.piemonte.it/autonomie/dwd/09_2010.pdf ; http://venetoius.myblog.it/media/01/00/343344427.pdf .
Pertanto, sul punto, si potrebbe valutare l’opportunità di un approfondimento.
Le considerazioni espresse in questa sede hanno il solo fine di promuovere la partecipazione ed un’analisi approfondita, e vista la delicatezza delle questioni affrontate chiunque pretenda di essere in possesso della verità assoluta rischia di essere poi smentito, per cui sarebbe preferibile limitarsi ad avviare un confronto su questi temi, il chè è oggettivamente più costruttivo delle polemiche giornalistiche.
Chi volesse visionare le tavole e la documentazione che abbiamo ricevuto, può contattarci accedendo al nostro sito internet.
Per le premesse considerazioni, riteniamo che vada seguita ancora nel suo iter, con la massima attenzione, questa importante variante, che ridefinirà il volto del nostro quartiere e del giardino pubblico del quale beneficerà tutta la città.
giovedì 29 luglio 2010
DOPO L'ENNESIMA ASTA DESERTA SAREBBE DANNOSO RIPROVARE AL RIBASSO
mercoledì 28 luglio 2010
RIGASSIFICATORI E CENTRALI TURBOGAS: UCCI ,UCCI, SENTO PUZZA DI...
Avrà senso parlare ancora di BANDIERA BLU ?
di Claudio Brocanelli
http://www.corriereadriatico.it/articolo.php?id=112443
lunedì 12 luglio 2010
CENTRALE TURBOGAS CORINALDO: I pericolosi segnali delle centrali nucleari e delle trivellazioni petrolifere
La nostra bellissima regione MARCHE e la nostra bellissima nazione ITALIA, si stanno sgretolando sotto i colpi devastanti di insensati progetti legati alla produzione di energia.
Pensano che il nucleare, sia la soluzione.
Pensano che trivellare le coste a 5 km, sia una soluzione.
Pensano che gli inceneritori, siano la soluzione.
Come dovrebbe muoversi un Comune e uno Stato virtuoso ?
Dobbiamo cercare di ridurre il consumo di energia non aumentare la produzione con nuovi siti che distruggono l' ambiente e gli ecosistemi della terra.
Dobbiamo cercare di rendere autonome le nostre abitazioni, riducendo il consumo e lo sperpero di energia, incentivando la produzione domestica con pannelli fotovoltaici, geotermia, eolico e solare termico.
E' meglio installare 200 pannelli su di un' area vocata all' agricoltura sottraendo quel campo alla produzione oppure predisporre ogni casa con 3 o 4 pannelli per renderla indipendente ?
Perchè i Comuni non iniziano con questa pratica virtuosa rendendo autonomi gli edifici pubblici ? Perchè il primo esempio non parte dalla pubblica amministrazione ?
Perchè sprechiamo energie e denaro in opere inutili che non beneficiano nessuno, tranne poi chi andrà a costruire ?
La nostra Società è estremamente energivora, non pensare ad una politica attenta e di riduzione dei consumi inevitabilmente ci porterà alla distruzione del nostro territorio, ad una contaminazione feroce.
Smetterla di acquistare merci e beni che provengono dall' altra parte del mondo e rilanciare l' economia locale. Viviamo in una regione in cui siamo quasi autosufficienti, potremmo vivere delle nostre produzioni. E invece.... viaggiano containers da una parte all' altra del globo.
E per rendere ancora più veloce questa trasmissione, costruiscono infrastrutture faraoniche devastanti.
Tra 20 anni avremo una regione " casello ", teatro di un crocevia di merci a basso costo che si sposteranno da nord a sud, da sud a nord.
E qui lasceranno solo inquinamento per i nostri figli, per la nostra terra.
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=225589
Vi lascio con questa mail, parliamo di Corinaldo e non solo... della sua bellissima vallata e di come vogliono distruggerla.
di Claudio Brocanelli
Per cominciare, un piccolo aggiornamento:
http://www.valcesanosostenibile.org/2010/06/centrale-a-metano-il-comitato-chiede-il-rispetto-degli-impegni/
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=251854
Avete saputo della seguente notizia di alcuni giorni fa?
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-06-23/corte-costituzionale-boccia-ricorso-195600.shtml?uuid=AYvSAa1B
Credo che questo possa creare un pericoloso precedente (che fra l'altro riguarda direttamente il candidato, come possibile sito nucleare, San Benedetto del Tronto), basta leggere i passaggi:
La Corte Costituzionale ha dichiarato «in parte infondate e in parte inammissibili» le censure contenute nel ricorso di 11 Regioni sul riparto della competenza legislativa con lo Stato sul nucleare. La motivazione verrà depositata nelle prossime settimane.
La Corte Costituzionale è stata chiamata a giudicare su questioni relative al riparto della competenza legislativa fra Stato e Regioni in tema di produzione dell'energia elettrica nucleare, per quel che riguarda il contenuto della legge sviluppo.
In una nota la Consulta spiega che «le ricorrenti (Regioni) ritenevano costituzionalmente illegittime alcune disposizioni contenute nella legge di delega n.99 del 2009».
E' bene leggere attentamente la Costituzione della Repubblica Italiana agli art.43 e 117, che riporto di seguito per ciò che concerne la materia "energia":
Art.43: "A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale."
Ma soprattutto:
Art.117: "La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
... (omissis)
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni; commercio con l'estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato." Riguardo alla Centrale Turbogas di Corinaldo, se i Ministri competenti considereranno (come è probabile) il progetto di interesse nazionale, attraverso il Decreto Ministeriale e ricorrendo alla Corte Costituzionale (forti del precedente di cui sopra), potrebbero "scavalcare" il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) approvando così il progetto stesso.
Ricordo che i Ministri competenti riguardo l'approvazione o meno del progetto Centrale Turbogas Corinaldo sono:
- Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: Stefania Prestigiacomo
- Ministro dei Beni e delle Attività Culturali: Sandro Bondi
- Ministro dello Sviluppo Economico: Silvio Berlusconi (ad interim, avendo preso il posto di Claudio Scajola).
Ricordo anche che il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in un incontro pubblico tenutosi a San Michele al Fiume poco prima delle ultime Elezioni Regionali, ha ammesso di essere "stato chiamato al Palazzo del Governo per modificare il PEAR".
Per concludere... la coppia Scajola (dimessosi per l'inchiesta G8 http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/29/news/perugia_gli_80_assegni_che_accusano_scajola-3695898/ e http://it.wikiquote.org/wiki/Claudio_Scajola) - Prestigiacomo (http://blog.lasiciliaweb.it/wp_postit/?p=213 e ved. allegato pagina "Attività imprenditoriale" cancellata successivamente da http://it.wikipedia.org/wiki/Stefania_Prestigiacomo) negli ultimi anni ha concesso 95 nuovi permessi di trivellazione petrolifera in Italia: 71 sulla terraferma e 24 nel Mediterraneo (http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/18/news/trivelle_italia-4937699/ e http://www.beppegrillo.it/2010/06/la_prestigiacom.html e ved. allegato "La mappa del petrolio, un'inedita geografia italiana").