
Nell'ambito di una pacifica azione di trasparenza, continueremo a  fornire notizie sulle scelte amministrative che riguardano il quartiere  della Cesanella, nella speranza che l'aumento della comunicazione generi  una sempre maggiore partecipazione democratica diretta dei cittadini, e  conseguentemente più attenzione per il quartiere.
 
Fatta questa premessa, va precisato che non è certo merito del gruppo Pro Cesanella, se la riunione tenutasi il 6 settembre 2010 presso  la sala Consiliare del Comune, con i residenti nelle Via Brandani e Via  Fratelli Zuccari, con il Sindaco e con l'Assessore all'Urbanistica, ha  registrato molte presenze.
 
Il cospicuo afflusso di cittadini è stato certamente dovuto  all'importanza delle questioni affrontate, e all'opportunità di  confrontarsi con rappresentanti dell'Amministrazione su argomenti che  riguardano il futuro assetto del quartiere.
 
Pertanto, si può comprendere la ragione per la quale hanno  partecipato alla riunione anche dei cittadini non esplicitamente  invitati dal Comune, che ha convocato con una lettera solo i residenti  nelle due vie menzionate.
 
L'Assessore ha spiegato che l'incontro è stato organizzato per  avere un confronto e per spiegare l'operato del Comune, in relazione  alle due osservazioni, corredate da molte firme, proposte dai cittadini  Cesanellesi in merito al piano particolareggiato per il "parco" della  Cesanella.
 
La versione originaria del piano prevedeva l'apertura al traffico  di Via F.lli Zuccari e Via Brandani, sui due lati in modo da avere non  solo il collegamento con la SS16 ma anche con le nuove residenze sul  "parco" che si intende realizzare.

Molti cittadini hanno chiesto  all'Amministrazione di non procedere a tale apertura e di lasciare così  come è la pista ciclabile. Hanno chiesto quindi di traslare a monte,  rispetto a quanto prevede la variante, la strada di collegamento  parallela alla SS16, fra il nuovo comparto edificatorio da realizzare,  ed il Piazzale Michelangelo.
 
L'Assessore, dopo aver consegnato agli intervenuti delle  planimetrie, ha spiegato che il confronto nasce dall'esigenza di  conoscere meglio le preoccupazioni dei residenti e il loro parere sulle  proposte dell'Amministrazione, che ha recepito le osservazioni dei  cittadini, con le proprie controdeduzioni.
 
Pertanto, il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare una  proposta che riprende le proposte contenute nelle osservazioni dei  residenti, fatta eccezione per i parcheggi.
 
L'amministrazione sostiene che i parcheggi non si possono  realizzare a monte di Via F.lli Zuccari, per esigenze riconducibili alla  sicurezza ed alla viabilità, mentre sarà realizzato un ampio parcheggio  leggermente più a sud, nell'area conosciuta come "ex Minardi", e quindi  chi volesse parcheggiare in quel posto potrebbe raggiungere Via Zuccari  e limitrofe a piedi.
La pratica della variante non risulta stata ancora  licenziata dalla Commissione Urbanistica.

 
L'Assessore ha quindi chiarito che le aspettative di avere il parco  che il quartiere aspetta da decenni, in realtà, meritano un  chiarimento, nel senso che il piano particolareggiato per il parco non è  finalizzato ad avere il parco, ma a reperire l'area sulla quale  realizzarlo, senza oneri troppo gravosi per l'Amministrazione.
 
Ha ricordato il metodo della perequazione utilizzato per acquisire  le aree dai privati, che ha comportato la perimentrazione di una zona, 
e  quindi la cessione volontaria dei terreni da parte dei privati al  Comune, che ha riconosciuto il compenso di circa 1,5 euro al mq in  media, 
oltre al diritto di realizzare modesti volumi edilizi ai margini  della zona, in modo da poter avere al centro un'area da destinare a  parco, terminata la procedura di acquisizione. 
La lentezza con cui si è addivenuto ad accordi per la cessione  delle aree, impone a questo punto un'alternativa, per non aspettare  oltre: o l'accordo o l'esproprio.
 
La piantumazione degli alberi, secondo quanto emerso, infatti,  inizierà nel prossimo inverno, sulla base di un'intesa con Società  Autostrade, che si è impegnata a realizzare "opere di mitigazione  ambientale" a compensazione dell'impatto ambientale generato  dall'ampliamento dell'A14, con la terza corsia e con la complanare.
 
Al momento, 
non risulta adottato un formale progetto per il parco,  che avrà un'estensione di circa 20 ettari, ma esiste uno studio sulla  fattibilità realizzato dal prof. Alberto Minelli. Lo studio è inserito  nel contesto del Piano strutturale del verde. 
 
Il Sindaco ha ricordato che in passato alcuni residenti nella zona  avevano chiesto di aprire al traffico su due lati Via Zuccari e  Brandani, per avere più parcheggi, ma adesso tale esigenza è venuta meno  e bisogna darne atto, visto che adesso la situazione è cambiata, nel  senso che la pista ciclabile è più curata e vissuta rispetto al passato,  e inoltre la viabilità ed i parcheggi troveranno nuove soluzioni, come i  collegamenti con la complanare e la destinazione a parcheggio di una  porzione di area "ex Minardi".
 
Per quanto riguarda il parco, ha ricordato che per far vivere a  lungo gli alberi, la piantumazione dovrà interessare essenze arboree  piccole e non troppo cresciute, per cui non si potrà avere subito il  parco come i residenti lo desiderano, ma servirà tempo, perchè è questa  la legge della natura, fatta salva la possibilità di inserire  vegetazione autoctona (pinus pinea, querce, ecc..), che presenta  domensioni a volte significative anche negli esemplari giovani da  impiantare.
 
Su richiesta di alcuni intervenuti, gli amministratori hanno  precisato che nel parco sarà prevista un'area per i giochi; che il  modello cui ci si potrebbe ispirare potrebbe essere il parco dei  giardini margherita di Bologna, che formano una linea di continuità con  aree verdi vicine, e contribuiscono non solo alla riduzione delle  emissioni di CO2 ma anche al refrigerio ed allo svago della popolazione.
 
E' emerso inoltre che il Campus scolastico non sarà realizzato  nell'area destinata a parco. Dovrebbe essere realmente realizzato, a  spese del lottizzante, nel comparto edificatorio del parco, il  sottopassaggio sotto la SS16 per collegare Cesanella a Via Tommaseo e  quindi al piccolo sottopassaggio che porta al mare.
 
Non sono pervenute informazioni su chi ha acquistato l'area da  destinare a comparto edificatorio, messa all'asta dal Comune, e se  qualcuno l'ha acquistata.
 
In merito alla flessibilità delle norme tecniche previste per  l'edificazione nel comparto, è emerso che i paletti dei metri cubi e  delle altezze, indicati nello strumento urbanistico attuale, sono  vincolanti.
 
Molti residenti hanno evidenziato l'esigenza di sistemare le due  vie, relativamente all'asfaltatura, al sistema fognario e ai  marciapiedi.
 
La risposta è stata che con i recenti tagli statali, i Comuni  dovranno sopportare un contenimento del budget anche del 70% in alcuni  casi, per cui non sarebbe possibile promettere alcunchè. Di fronte  all'emergenza finanziaria che stiamo vivendo, bisognerebbe parlare  insieme non solo della manutenzione dei quartieri, ma anche di problemi  forse più primari, come il diritto all'acqua pubblica e la difesa dei  servizi fondamentali, messi in discussione dalla recente manovra  finanziaria statale. 
 
Sui marciapiedi, evidenzia che quelli realizzati alla Cesanella  evitano il rischio di parcheggi sul marciapiede e le conseguenti gravi  ripercussioni sulla mobilità delle persone diversamente abili ed  anziane, quindi le critiche ai cordoli di protezione dei marciapiedi  andrebbero riconsiderate, tenendo conto degli interessi di tutti e che  non esistono solo le esigenze di chi ha bisogno di fare una breve sosta,  abusivamente, sul marciapiede, per la spesa o altro. Se tutti facciamo  una breve sosta sul marciapiede, il marciapiede diventa inutilizzabile  in modo permanente.
 
Al di là di quello che è stato detto, che abbiamo reso noto  senza apprezzamenti nè critiche, l'iter della variante è in divenire, e  fino a quando il parco non sarà realizzato, ciascuna previsione  urbanistica potrà essere rivista, per cui bisogna continuare a  monitorare sotto il profilo amministrativo e della comunicazione tutti i  piani che interessano il nostro quartiere e la nostra città. 
In particolare, bisogna evitare il rischio che fra alcuni anni, di  fronte alla crisi finanziaria, la risposta del Comune sia quella di  consumare altro territorio, e non per esempio, ridurre il numero dei  dirigenti, affidare dei servizi ad associazioni di volontariato, ed  accorpare uffici pubblici. 
Se l'obiettivo dichiarato è quello di lasciare ai posteri la città  in condizioni migliori di come l'abbiamo trovata, c'è ancora molto da  fare, e il verde pubblico ed il decoro urbano che sono rimasti vanno  difesi, con la massima partecipazione dei cittadini, politici  compresi, per evitare ogni tentativo di uso improprio del territorio.
 
 
Nessun commento:
Posta un commento