mercoledì 25 novembre 2009

Acqua privatizzata “MALEDETTI VOI….!”

Napoli, 19 Novembre 2009

Acqua privatizzata “MALEDETTI VOI….!”


Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!” Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua .
Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano.
E’ la più clamorosa sconfitta della politica.
E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali.
E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business.
A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico.
Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo.
Se oggi 50 milioni all’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “ Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. "
E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia.
Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato.
Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .
Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni. Per questo chiediamo:
AI CITTADINI di -protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari; -creare gruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale; -costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AI COMUNI di -indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua; -dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’; -fare la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE. LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE . AGLI ATO -ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini.
ALLE REGIONI di -impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia; -varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua.
AI SINDACATI di -pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua; -mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua.
AI VESCOVI ITALIANI di -proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27); -protestare come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi .
ALLE COMUNITA’ CRISTIANE di -informare i propri fedeli sulla questione acqua; - organizzarsi in difesa dell’acqua. AI Partiti di - esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua; -farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini. L’acqua è l’oro blu del XXI secolo.
Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità.
Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra.
L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”

Alex Zanotelli

venerdì 20 novembre 2009

CESANELLA: CONFRONTO IN COMUNE SU ANTENNE, "PARCO" E NON SOLO


di Laura Mengucci

Martedì 17.11 u.s., presso la sede comunale di Via Leopardi, si è svolto un interessante incontro fra il Vice Sindaco Simone Ceresoni, assistito da due tecnici comunali, e la sottoscritta Laura Mengucci, rappresentante del Comitato pro Cesanella e non solo, coadiuvata da Claudio Piermattei, esperto in questioni legali, che collabora con il Comitato.
Nel corso dell'incontro, è emerso che il Comune, con varie deliberazioni (da ultimo la C.C. n.148 del 20/12/2007), sta procedendo, in accordo con i gestori della telefonia mobile, a delocalizzare le antenne presenti nel territorio, in modo da ridurre al minimo la pericolosità delle onde elettromagnetiche, ben al di sotto dei limiti di legge, in ossequio al principio di precauzione e con il fine di conseguire i più ambiziosi obiettivi di qualità, con ricerche e misurazioni.
L'attuale localizzazione è però in molti casi il frutto delle scelte dei gestori del pubblico servizio di telefonia, che hanno spesso avuto ragione in sede giudiziaria, sui ricorsi presentati, e quindi hanno deciso senza avere avuto troppi ostacoli, fino a quando non è iniziata la politica degli accordi per la delocalizzazione.
La delocalizzazione quindi ha una funzione di riequilibrio degli interessi, su basi concordate, ed avviene su aree comunali perchè con un contratto di locazione il Comune può imporre al gestore una serie di clausole che permettono al Comune stesso di controllare al meglio le emissioni, i potenziamenti e le direttrici dei coni d'emissione delle onde, affinchè la prima casa toccata dal cono sia il più lontano possibile.
In tale ottica, sarebbe da valutare il recente posizionamento dell'impianto vicino all'area destinata a luna park, vicino al "Parco" della Cesanella.
Il Comitato ha proposto al Comune di pubblicare in una pagina del sito istituzionale tutti i piani, i criteri ed i provvedimenti relativi alla materia della disciplina comunale del servizio di teleradiodiffusione, come avviene in altri Comuni, per far sì che tutti si possano fare un'idea su basi oggettive e possano avere la documentazione utile, che per ora ha il Comitato, il quale peraltro resta a disposizione dei cittadini per ogni esigenza e chiarimento.
Sul punto, il Comune ha apprezzato la proposta, preannunciando l'implementazione in tal senso del sito internet comunale.
Il Comitato ha anche proposto di scegliere le aree migliori, ai fini della delocalizzazione, anche fra le aree private, perchè, nell'ipotesi in cui un'area privata risulti la migliore, si potranno stipulare anche in tali casi, con il consenso dei gestori, dei privati e del Comune, i contratti di locazione, con tutte le clausole a tutela dei cittadini, e delle prerogative del Comune.
Sul punto, il Comune ha evidenziato la difficoltà di addivenire ad accordi con i privati proprietari delle aree che, a seguito delle misurazioni di rito, risultano essere le migliori possibili localizzazioni. Sono capitate le situazioni più strane e complesse.



Sul "Parco" è emerso che ancora il Comune deve acquisire molte delle aree ricadenti all'interno della perimetrazione dell'area individuata dal Piano particolareggiato, perchè spesso mancano gli accordi fra i proprietari espropriandi in merito all'esercizio del diritto ad edificare nelle aree ai margini, in cui è spalmata una volumetria edificabile compensativa della perdita dei terreni espropriati.
Pertanto, è stata ipotizzata una realizzazione del "Parco" per lotti, con l'intervento della Società Autostrade, che deve realizzare a beneficio del Comune varie opere compensative all'ampliamento dell'A14, man mano che saranno acquisiti i terreni che formeranno il "Parco".
Il Campus scolastico della Cesanella, per ora, è solo un'idea.
Due sono le ipotesi allo studio: una scuola "leggera", non impattante sul traffico e sul "Parco", che ospiti solo una media, che prenda il posto dell'attuale Mercantini, la quale comporta onerosi canoni di affitto a carico del Comune.
Un'ipotesi alternativa, in discussione, è quella di inserire nel Campus anche una scuola elementare ed una scuola per l'infanzia.
Sul punto, il Comitato ha proposto di non sottrarre terreno al Parco, come avvenuto in occasione della spalmatura di diritti edificatori, con una delibera consiliare di quest'anno, su un'area ampia e valorizzata ai fini edificatori, che era stata acquisita dal Comune in attuazione del Piano particolareggiato del Parco della Cesanella.
Il Comitato aveva pensato ad un ricorso al TAR, al riguardo, ma poi aveva desistito per mancanza di finanziamento delle spese vive. Per destinare laddove c'è più bisogno gli interventi compensativi di Società Autostrade, ed aumentare il verde cittadino, con vari punti di alberatura alta, estesa e fitta, che possa avere nel tempo un effetto positivo sulla qualità dell'aria, il Comitato ha proposto la realizzazione e la manutenzione del Parco a spese di una ditta che, all'esito di una gara d'appalto, in cambio riceva il diritto di realizzare a gestire una struttura ludica o ricreativa a servizio della collettività, mediante il concorso delle idee progettuali e la partecipazione dei cittadini alla scelta della destinazione d'uso del Parco tematico.
Sul fronte dell'acquisizione delle aree, il Comitato ha proposto di assegnare un termine perentorio e decadenziale ai proprietari che si devono ancora accordare per fabbricare e cedere i terreni da destinare a Parco, in modo che in caso di mancato accordo, si possa procedere all'acquisizione dei terreni, visto che quando si deve realizzare una strada, si procede con una fermezza, che andrebbe usata o sempre o mai. Sarebbe bene che i tempi ed i metodi degli espropri siano uniformati, per quanto possibile, sia quando si intende realizzare una strada, sia quando si pensa ad un "Parco", perchè la Cesanella ha subito un'eccessiva edificazione, specialmente in certe zone, come è stato convenuto.
Sul punto, il Vice Sindaco ha precisato che la questione è complessa più di quanto possa apparire al Comitato ed inoltre non possedendo la delega ai lavori pubblici ha auspicato un altro incontro, coinvolgendo l'Assessore al ramo.
Questo incontro rientra in una strategia nuova del Comitato, visti i recenti orientamenti della Magistratura amministrativa su varie questioni sollevate dai Comitati cittadini in tutta Italia.
Il Comitato cercherà di agire sul versante della Comunicazione, coinvolgendo esperti volontari, parlando con gli amministratori dei problemi reali, e raccontando ai cittadini - elettori gli esiti del confronto, senza peli sulla lingua e cercando di usare termini comprensibili a tutti. Seguiranno quindi altri incontri, questo è solo l'inizio.


giovedì 19 novembre 2009

TRATTATIVE PRIVATE PER VENDERE LOTTI EDIFICABILI A CESANELLA


Con un comunicato stampa del 19/11/2009 il Comune di Senigallia ha preannunciato la vendita a trattativa privata, dopo quattro aste deserte, dei lotti edificabili formanti in comparto I° "Parco della Cesanella".
Il bando è pubblicato alla seguente pagina del sito internet istituzionale del Comune: http://www.comune.senigallia.an.it/senigallia/inc/redaction/5296/12753/16734.pdf .
Il Comune si riserva la facoltà di aggiudicare o di non aggiudicare, ma adesso ai partecipanti è permesso di formulare offerte senza una minima base d'asta.
Siccome in precedenti occasioni abbiamo riflettuto sui criteri estimali usati per fissare gli importi a base d'asta, arrivando a concludere che erano troppo alti i valori minimi per le offerte agli incanti, si propone al Comune di valutare l'opportunità di non aggiudicare in presenza di offerte troppo basse, come peraltro prevede il bando richiamato.
A questo punto possiamo contare solo sulle valutazioni ex post dell'Amministrazione e speriamo che tenga conto dei pareri che abbiamo espresso a più riprese.

domenica 15 novembre 2009

PARCO DELLA CESANELLA. DESERTA LA IV ASTA.

Malgrado il ribasso del 10% del valore a base d’asta, proposto ai sensi di legge dal Comune, dopo tre incanti deserti, è risultato infruttuoso anche il quarto esperimento di gara, per la vendita del comparto edificabile sito nel “Parco” della Cesanella.

A questo punto è necessario rileggere con attenzione la perizia di stima grazie alla quale è stato possibile stimare in oltre 3,3 milioni di euro il comparto edificatorio.

Grazie a quella stima, allegata alla delibera consiliare 11 del 17/02/2009, l’entrata di 3,3 milioni di euro è stata inserita nel bilancio di previsione del Comune, che così è andato in pareggio e ci resterà, se qualcuno sarà disposto a pagare il valore stimato dell’area, che è stato ridotto del 10%.

Con la delibera consiliare n.11 del 17/02/2009 era stato approvato un elenco di beni comunali suscettibili di valorizzazione che comprendeva l’area che interessa, alla quale risultava assegnato il valore di 3,3 milioni di euro, tanto che molti Consiglieri comunali espressero subito delle perplessità in proposito, a verbale.

Rileggendo il verbale di quella delibera, a pag.14 si può notare anche l’intervento di un Consigliere della maggioranza che chiede però un impegno a non abbassare la base d’asta al di sotto del 5%, per non deprezzare troppo il patrimonio comunale. Il ribasso è al 10%, per ora.

In tutte le aste immobiliari, gli avvisi ed i bandi di gara citano gli estremi delle perizie di stima, sulla base delle quali è fissato il valore a base d’incanto. Nel caso di specie, non solo non è pubblicata la stima, fra la documentazione on line allegata al bando, ma non risulta neppure espressamente citata negli atti di gara, né risulta disponibile su internet.

Grazie a questa perizia, il bilancio comunale non va in dissesto. La trasparenza imporrebbe la sua pubblicazione nel sito internet comunale, perchè essa merita un’analisi in termini tecnici, per capire le ragioni per cui queste aste vanno deserte, e se il bilancio è in pareggio sulla base di previsioni fondate o meno, ossia grazie ad una stima corretta delle entrate sotto il profilo estimale.

La stima del valore dell'area è stata ottenuta calcolando il valore della cessione dei diritti edificatori. Il valore dell'area però può non corrispondere al valore del diritto edificatorio, per sfavorevoli condizioni di mercato o per altre ragioni. Comunque il Comune ha applicato la seguente formula: superfici lorde commerciali per il valore di mercato (3.000 € al mq.) per un coefficiente, denominato parametro permutazione (28%), stabilito nei casi di permuta in coerenza con i valori praticati nel mercato di Senigallia, il tutto con detrazione di un coefficiente del 12% (coefficiente di riduzione per corrispettivo in danaro anzichè in beni commerciali).

Ne è uscito il totale di 3,3 milioni di euro. Mancano, leggendo la stima, considerazioni sulla situazione del mercato edilizio, sulla viabilità della zona, sulle concentrazioni di case vendute e da vandere nelle zone vicine, sulla situazione dell'offerta di appartamenti invenduti e di un certo livello qualitativo, nella zona.

Non si condivide quella perizia, sul piano tecnico, per le ragioni indicate e anche perchè il mercato ha dimostrato che nessuno ha acquistato a quei prezzi.

Pertanto si propone all'Amministrazione di rivedere la propria decisione di vendere all'asta i lotti valorizzati e attuare il piano particolareggiato del Parco.

Una volta realizzato il Parco, l'area sarà valorizzata e sarà possibile vendere, per chi vuole vendere.

Con la crisi del mercato edilizio e con quello stato di attuazione del piano particolareggiato del "Parco", attualmente si può solo svendere, e non erano questi i propositi dell'Ammninistrazione.