PARCHEGGI STROZZATI
C'è nessuno che ha contato i posti macchina che verranno eliminati, dopo i lavori all'area Ex Sacelit Italcementi, dopo l’istituzione del doppio senso di marcia in via Corridoni (dietro la stazione), dopo aver forgiato la rotatoria davanti alla FS, e dopo aver realizzato la pretesa di rendere pedonale parte del lungomare?
Quanti nuovi posti saranno creati?
Andremo tutti al parcheggio sotto terra in Via Leopardi ed in attesa ci dobbiamo tenere le nostre auto a tracolla, in centro?
Avete passato anche voi del tempo, per immettervi nella Statale, in Via Leopardi, o in Via Po’ e vedete che l’attesa è sempre più lunga?
La mancata conta dei parcheggi e il loro strozzamento rende peggiore la vita di tutti, anche dei ciclisti, perché è inutile scrivere della gimkana che fanno ormai rassegnati, tra statale e lungomare, alla mercè di scat–scooter, di mototopi e di autosuv.
E’ inutile scrivere, è notorio.
L’incremento della densità della popolazione che sta agglomerandosi nella nostra fascia costiera decrementa la qualità della vita e degli immobili.
La frase che durerà è: andiamo nell’entroterra, combattiamo la crisi e coltiviamoci un futuro agro silvo pastorale. Oppure mandiamo a casa chi ci sta cementificando pure la zazzera!
Sig. Brendo Tavor
AGLI ORTI DEL VESCOVO ARRIVA CIO’ CHE MANCAVA: NUOVE VOLUMETRIE!
Il piano di riqualificazione della zona a ridosso del Duomo e di Piazza Garibaldi prevede nuove edificazioni, e la sistemazione di varie aree vicine: in particolare dell’area scoperta centrale rispetto ai fabbricati, un tempo adibita ad orti per il Vescovado ed oggi a bocciodromo.
Uno storico locale ricorda che fino a non moltissimo tempo fa risultava piena di beni archeologici sotto terra l’area vicino al fiume al lato degli orti del Vescovo, per cui propone una campagna di scavi e che sia promossa dalle autorità competenti, per l’interesse pubblico che la questione ha-
v. http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=207628
Secondo me gli scavi archeologici non si faranno mai fare, né a richiesta, né d’ufficio, mentre si faranno presto degli scavi per gettare altro cemento, nel tripudio generale.
Cesanellesi, arriverete in Piazza del Duomo e troverete un festoso cartello di lavori in corso!
Da noi, Senigallia, Italy, si tutelano le ciminiere, l’ex GIL, mentre la Sena Gallica Romana non merita neanche una campagna di scavo, sotto la Fenice c’è un pezzo di città antica malinconicamente deserta di cimeli che non vedranno mai la luce, e forse è meglio.
Pochi capiscono infatti che se troviamo qualcosa avremmo vantaggi per tutti, e per il turismo.
Quindi è meglio che i tesori rimangano sotto terra, perché qui l’unico valore è quello fondiario.
In questa vita non ho avuto voce in capitolo. Nella prossima vita, per la legge dei grandi numeri sarò io il vostro Sultano e chi domani getterà il cemento, dopo domani la scalpellerà, fino a ritrovare le radici del nostro passato, e riappropriarci delle nostre origini pagane.
Ci sarà un motivo per cui non frega niente a nessuno di tutto ciò, a parte lo storico di cui sopra e pochi altri.
La soluzione è nel titolo, ma non è un enigma difficile.
NASCE IL GRUPPO SENIGALLIA ALTERNATIVA !
http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=207617
Nell’articolo si parla di partecipazione democratica, di possibili convergenze con il centro sinistra e dell’attuale partecipazione civica, che a Senigallia sarebbe più formale e controllata che reale.
Un benvenuto al nuovo Gruppo, da chi ritiene di non essere nè formale e controllato.
Il Comitato non è politicamente collocabile e dalla politica ha avuto solo promesse e delusioni finora.
Altri no, e buon per loro!
p.s.
Ai fini collaborativi, preciso che, a differenza di quanto è scritto nell’articolo allegato, Bush non si scrive Busch.
E’ importante questo aspetto, perché un politico altrimenti potrebbe essere confuso con un’industria multinazionale di pezzi di ricambio per auto.
Sig.a Dodi Testa
IL PARCO AGRO FLUVIALE D’L CESAN’
Quei malassù c’han fregat’ anca l’parc’, dop’ avè pres’ l’Ipercoop, l’imbocc’ d’la Cumplanar’ ‘nti denti (se s’fa) e la spiaggia sa i nudisti.
v. http://www.viveresenigallia.it/index.php?page=articolo&articolo_id=207692
Lora han fatt’ l’Parc’ Agro Fluvial’, e a noialtri c’han lasciat’ ‘l Parc’Auto Stradal’ (sa la Bioedilizia, per puliss la bocca)!
Sig. Sudori Alfredo
IL PUNTO SUI PROBLEMI APERTI NEL QUARTIERE
“Parco” della Cesanella. Secondo quanto appreso dalla stampa, starebbe emergendo l’idea di far piantumare alberi alla Società Autostrade all’interno del “Parco” della Cesanella nel quadro delle opere di compensazione ambientale da realizzare per mitigare l’impatto dell’ampliamento dell’autostrada A14.
A nostro avviso, se deve essere prevista una “nuova” piantumazione di alberi, metterli dove è già stato previsto, fin dagli dagli anni ’70, un Parco che dovrebbe essere già esistente come standard urbanistico di “verde pubblico”, significa ridurre ad una le due aree verdi che potenzialmente Senigallia ha diritto di avere: una per il Parco, grazie al quale sono state costruite case, ai margini dello stesso, ed una per le obbligatorie opere di mitigazione ambientale. Altrimenti avremmo uno strano “prendi uno ma avresti potuto prendere due”.
Sarebbe quindi opportuno che sia subito avviato l’iter per la realizzazione del Parco, senza aspettare la società Autostrade. A costo zero, si potrebbe affidare mediante gara la realizzazione del Parco prevedendo il corrispettivo della gestione di attività ludiche o sportive da farvi realizzare, secondo gli schemi della finanza di progetto e del concorso di idee progettuali. Su questo punto possiamo e vorremmo collaborare fattivamente alla definizione di una proposta progettuale analitica, sostenibile e legittima, proseguendo l’opera di collaborazione già avviata con incontri e da sviluppare. Gli alberi della società autostrade potrebbero così valorizzare e tutelare altre zone, magari quelle a rischio frana, quelle che saranno maggiormente pervase dalle nuove opere pubbliche e quelle che non drenano a sufficienza la pioggia.
Tutta da verificare è la notizia, peraltro appresa da fonti autorevoli, secondo la quale nel bilancio comunale sarebbero stati stanziati trenta mila euro per il Parco, e che tale stanziamento sarebbe stato recentemente ridotto, perché in precedenza gli euro in bilancio per il Parco sarebbero stati ottanta mila.
Piazzale Michelangelo. Sarebbe opportuno fare chiarezza sulla situazione dell’area e sui piani approvati, e non solo pensati, per sistemarla. Sembra che sia allo studio l’idea di realizzare un parcheggio a ridosso della statale, al lato sud dell’imbocco del Piazzale, che potrebbe a sua volta diventare il centro di una maxi rotatoria. Non daremo peso a questa voce, perché è tale, ma vorremo sapere. Siamo aperti a valutare qualsiasi idea, ma vorremmo conoscerla, e partecipare alla discussione, se idee allo studio ve ne sono. Sarebbe opportuno che tutti i residenti possano apprendere dalla stampa locale le prospettive della futura destinazione del Piazzale, la sua futura dimensione, e quale destinazione eventualmente diversa avrà l’immobile che attualmente ospita una scuola dell’infanzia, così tutti potranno farsi un’idea, e non solo chi ha avuto la possibilità o la fortuna di apprendere le notizie o le idee allo studio direttamente dalle fonte.
Degrado delle fogne, della pubblica illuminazione e del verde. Al di là della disponibilità che abbiamo dato e che cercheremo di garantire, nei nostri limiti, per contribuire come volontari alla manutenzione di un’area verde, il nostro contributo sarà chiaramente una goccia nel mare delle cose da fare. Gli interventi in corso nelle strade centrali sono doverosi ma minimi ed insufficienti rispetto alle esigenze del quartiere. Tutti i residenti lo sanno, e non lo mandano a dire. Serve un piano triennale per sistemare tutte le strade, per avere la pubblica illuminazione, oggi inesistente perché coperta dagli alberi non potati, e soprattutto per la messa in sicurezza di tutte le pubbliche fognature del quartiere, altrimenti con le piogge battenti di questi tempi, a settembre rischiamo di vedere danni che sarebbe meglio prevenire. Sappiamo che le disponibilità finanziarie comunali sono limitate ma abbiamo anche visto spese a nostro avviso meno prioritarie rispetto alle emergenze segnalate. Esempi? Sommiamo tutti i contributi dati dal Comune nel 2009 e nei tre anni precedenti, ad associazioni e persone, per realizzare singoli eventi grandi e piccoli che potrebbero essere finanziati in altri modi, ed aggiungiamo le spese fisse relative alla partecipazione a For.ma., e ad altri organismi, forse utili ma a nostro avviso meno prioritari, ed infine sommare il risultato con il risparmio ingente che si otterrebbe razionalizzando, con un programma mirato al risparmio, la spesa per gli uffici, riducendo il numero dei dirigenti ed in particolare unificando (come prevederebbe il piano sociale regionale e la legge 328/2000) gli uffici dell’ambito territoriale sociale con l’ufficio servizi sociali del Comune. Si avrebbe un gruzzolo di danaro da spendere per voci a nostro avviso primarie, come la messa in sicurezza della Cesanella, e di altri quartieri in analoghe condizioni.
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