" Gli alberi tessono il vento
e le rose lo tingono
del loro profumo”
(Federico Garcia Lorca)
e le rose lo tingono
del loro profumo”
(Federico Garcia Lorca)
NOTIZIE IN BREVE.
Lascio in calce alla presente i commenti, perché chi vuole solo le notizie non perda tempo, e possa dedicare il restante ai cavoli propri. Giovedì 21 maggio, alle 21, siamo stati ricevuti da alcuni esponenti della maggioranza che amministra il Comune.
Abbiamo illustrato i nostri obiettivi. Contano solo i fatti e i tempi, quindi niente resoconti né apprensioni di meriti. Silenzio, calma e (carton)gesso.
Noi andremo fino in fondo. Scherziamo su tutto, meno che sugli obiettivi. Sabato 23 maggio abbiamo realizzato interviste al famigerato passaggio pedonale sulla SS16 all’altezza di Piazzale Michelangelo.
Abbiamo distribuito viveri in (o)maggio e abbiamo raccolto adesioni presso gli intervistati. I filmati saranno disponibili sulla nascitura Cesanella Web Television (CWT).
Abbiamo chiesto a Caterpillar di ospitare un dibattito pubblico tra noi e rappresentanti del Comune, durante il Caterraduno.
Abbiamo inoltre chiesto a degli organizzatori di concerti di realizzare insieme un grande evento, tipo un Concerto, a tema, con una parte dell'incasso destinato ad un conto corrente vincolato alla piantumazione di alberi o ad altri interventi sociali da valutare insieme, purchè siano per Senigallia.
Senigallia è anche una città di persone che soffrono molto, in dignitoso silenzio, quindi pochi sanno.
REPORT DAL NOSTRO INVIATO.
Non a caso, il precedente articolo è stato un pelo enfatizzato ed un pelo ponneso.
Per risvegliare dal sonno le coscienze intorpidite dai mass media e dal Dio consumo ci vogliono uno o più scossoni e molta pazienza, e non basta sollevare l’asta di una bandiera, di un partito o di un movimento. Ci vuole ben altro.
Siccome la comunicazione orienta e spiazza, fino a far voluttuosamente desiderare anche l’assurdo e, per esempio, al povero consumatore, finanche degli stracchini lascivi, o dei minestroni proibiti, se li metti nel cucchiaio femminile di uno spot allusivo, allora anche io promuovo qui con brevi spot, l’idea dell’importanza di un grande Parco, con fitte alberature, per dare un po’ di fresco ed un fulcro a quel coacervo di abitazioni frammisto a stradine che rischia di diventare il nostro quartiere.
E allora ben venga una comunicazione nuova, per il Grande Parco al Centro della Cesanella. A costo di stupire i passanti con interviste, incursioni pacifiche o concerti improvvisati, con bonghi, fino a sfondarli.
L’edilizia, come il consumismo, può diventare una droga, e più ne hai e più sei, ma più sei e più sarai solo, in mezzo alle case di un mondo che potrebbe divenire anonimo.
Quindi solennemente io, Calce STRUZZO, propongo, a compensazione, il rilancio dell’edilizia, ed invito i miei colleghi ad andare a lavorare in ABRUZZO. C’è da ricostruire.
I fondi ci sono. Sono partite imprese da molte parti delle Marche, verso la base della Protezione Civile Abruzzese e Marchigiana, che organizzano da par loro.
L’occupazione ed il giusto profitto saranno salvaguardati.
Forse il vero problema non è rappresentato da noi Calce Struzzi, perché le case a ben vedere continueranno ad essere costruite, fin quando i proprietari delle aree agricole, dei greppi, e delle scarpate verdi, cercheranno con tenacia, di farle valorizzare, chiedendo di tramutarle in aree edificabili, anche se sono su una spiaggia in pericolo, per l’aumento del livello del mare.
Attenti, il mare merita più rispetto…
..."il mare per esempio ci tollera a galla, perché è come se noi non ci fossimo sulla sua immensità, e se vuole innalzarsi si innalza, se vuole sfuriarsi si sfuria, andiamo sotto ma è come sopra, è come se noi non ci fossimo; così è per il vento che se è leggero ci piace, ma al vento non interessa piacerci così com’è, se diventa tempesta, nemmeno gli interessa darci un dispiacere"…(P. Panella)
Allora il problema non è fuori, ma dentro di noi, ed è un problema culturale, che gli indiani non avevano. Gli indiani?
Lettera del capo indiano Seattle della tribù dei Suwamish al Presidente degli Stati Uniti nel 1855
(letta da C. Bisio in uno spettacolo del 14/04/05 per salvare il Bosco di Gioia a Milano)
La vista delle vostre città fa male agli occhi dell'uomo rosso. Non esiste un posto tranquillo nella città dell'uomo. Non esiste un luogo per udire le gemme schiudersi in primavera o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Sembra che il rumore offenda solo le orecchie. E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o il fruscio delle fronde del pino profumato? L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose respirano la stessa aria. L’uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira. Contaminate il vostro letto ed una notte vi troverete soffocati dai vostri rifiuti. Dov'è finito il bosco? E scomparso. Dov'è finita l’aquila? E’ scomparsa. E’ la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza.
Anche dei discoli Milanesi hanno dedicato una canzone ad un Parco…Gioia e Sempione, e non solo.
Vedasi, a riprova, il video allegato:
...e vedasi anche questo video, anche se non c’entra assolutamente niente.
Dott.re Calce Struzzo
Lascio in calce alla presente i commenti, perché chi vuole solo le notizie non perda tempo, e possa dedicare il restante ai cavoli propri. Giovedì 21 maggio, alle 21, siamo stati ricevuti da alcuni esponenti della maggioranza che amministra il Comune.
Abbiamo illustrato i nostri obiettivi. Contano solo i fatti e i tempi, quindi niente resoconti né apprensioni di meriti. Silenzio, calma e (carton)gesso.
Noi andremo fino in fondo. Scherziamo su tutto, meno che sugli obiettivi. Sabato 23 maggio abbiamo realizzato interviste al famigerato passaggio pedonale sulla SS16 all’altezza di Piazzale Michelangelo.
Abbiamo distribuito viveri in (o)maggio e abbiamo raccolto adesioni presso gli intervistati. I filmati saranno disponibili sulla nascitura Cesanella Web Television (CWT).
Abbiamo chiesto a Caterpillar di ospitare un dibattito pubblico tra noi e rappresentanti del Comune, durante il Caterraduno.
Abbiamo inoltre chiesto a degli organizzatori di concerti di realizzare insieme un grande evento, tipo un Concerto, a tema, con una parte dell'incasso destinato ad un conto corrente vincolato alla piantumazione di alberi o ad altri interventi sociali da valutare insieme, purchè siano per Senigallia.
Senigallia è anche una città di persone che soffrono molto, in dignitoso silenzio, quindi pochi sanno.
REPORT DAL NOSTRO INVIATO.
Non a caso, il precedente articolo è stato un pelo enfatizzato ed un pelo ponneso.
Per risvegliare dal sonno le coscienze intorpidite dai mass media e dal Dio consumo ci vogliono uno o più scossoni e molta pazienza, e non basta sollevare l’asta di una bandiera, di un partito o di un movimento. Ci vuole ben altro.
Siccome la comunicazione orienta e spiazza, fino a far voluttuosamente desiderare anche l’assurdo e, per esempio, al povero consumatore, finanche degli stracchini lascivi, o dei minestroni proibiti, se li metti nel cucchiaio femminile di uno spot allusivo, allora anche io promuovo qui con brevi spot, l’idea dell’importanza di un grande Parco, con fitte alberature, per dare un po’ di fresco ed un fulcro a quel coacervo di abitazioni frammisto a stradine che rischia di diventare il nostro quartiere.
E allora ben venga una comunicazione nuova, per il Grande Parco al Centro della Cesanella. A costo di stupire i passanti con interviste, incursioni pacifiche o concerti improvvisati, con bonghi, fino a sfondarli.
L’edilizia, come il consumismo, può diventare una droga, e più ne hai e più sei, ma più sei e più sarai solo, in mezzo alle case di un mondo che potrebbe divenire anonimo.
Quindi solennemente io, Calce STRUZZO, propongo, a compensazione, il rilancio dell’edilizia, ed invito i miei colleghi ad andare a lavorare in ABRUZZO. C’è da ricostruire.
I fondi ci sono. Sono partite imprese da molte parti delle Marche, verso la base della Protezione Civile Abruzzese e Marchigiana, che organizzano da par loro.
L’occupazione ed il giusto profitto saranno salvaguardati.
Forse il vero problema non è rappresentato da noi Calce Struzzi, perché le case a ben vedere continueranno ad essere costruite, fin quando i proprietari delle aree agricole, dei greppi, e delle scarpate verdi, cercheranno con tenacia, di farle valorizzare, chiedendo di tramutarle in aree edificabili, anche se sono su una spiaggia in pericolo, per l’aumento del livello del mare.
Attenti, il mare merita più rispetto…
..."il mare per esempio ci tollera a galla, perché è come se noi non ci fossimo sulla sua immensità, e se vuole innalzarsi si innalza, se vuole sfuriarsi si sfuria, andiamo sotto ma è come sopra, è come se noi non ci fossimo; così è per il vento che se è leggero ci piace, ma al vento non interessa piacerci così com’è, se diventa tempesta, nemmeno gli interessa darci un dispiacere"…(P. Panella)
Allora il problema non è fuori, ma dentro di noi, ed è un problema culturale, che gli indiani non avevano. Gli indiani?
Lettera del capo indiano Seattle della tribù dei Suwamish al Presidente degli Stati Uniti nel 1855
(letta da C. Bisio in uno spettacolo del 14/04/05 per salvare il Bosco di Gioia a Milano)
La vista delle vostre città fa male agli occhi dell'uomo rosso. Non esiste un posto tranquillo nella città dell'uomo. Non esiste un luogo per udire le gemme schiudersi in primavera o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Sembra che il rumore offenda solo le orecchie. E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o il fruscio delle fronde del pino profumato? L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose respirano la stessa aria. L’uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira. Contaminate il vostro letto ed una notte vi troverete soffocati dai vostri rifiuti. Dov'è finito il bosco? E scomparso. Dov'è finita l’aquila? E’ scomparsa. E’ la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza.
Anche dei discoli Milanesi hanno dedicato una canzone ad un Parco…Gioia e Sempione, e non solo.
Vedasi, a riprova, il video allegato:
...e vedasi anche questo video, anche se non c’entra assolutamente niente.
Dott.re Calce Struzzo
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