ALLE PRIME CLASSI ELEMENTARI
DEL COMPRENSORIO
SENIGALLIA NORD
Il Comitato della Cesanella, sorto spontaneamente tra i residenti con il fine di favorire il dialogo ed il confronto, anche critico, per la soluzione ai tanti problemi del quartiere, è consapevole che tra le varie difficoltà che segnano gli abitanti della periferia, vi sono, purtroppo, molte questioni di natura sociale.
Tra queste l’assegnazione o la soppressione delle classi nelle scuole elementari ove non viene garantito il numero minimo per Legge. Difatti, una battaglia condotta esclusivamente con i numeri, ma che rischia di assegnare, come conseguenza, ulteriori disagi a quelle famiglie che si vedranno costrette a trasferire i loro figli in luoghi più distanti.
E’ del 15 aprile ‘09 l’articolo pubblicato sul Corriere Adriatico, redatto probabilmente da alcuni Genitori di Scapezzano, in cui vengono sollevati dubbi sull’attendibilità del numero delle iscrizioni alle prime classi nelle scuole elementari della zona nord di Senigallia.
Il Comitato della Cesanella, invitato da una delegazione dei genitori dei 30 bambini iscritti al futuro anno scolastico 2009/2010, prende atto del disappunto degli stessi su quanto è stato dichiarato a mezzo stampa, ed intende dare voce alla loro legittima risposta con l’auspicio di redimere qualsiasi sterile commento in futuro: “le 30 iscrizioni riguardano bambini residenti nel quartiere e non fantomatici bambini rastrellati in tutto il territorio del comune.”.
Sempre gli stessi genitori della Cesanella, assicurano: “tutto è di facile verifica: nomi, indirizzi e anno di nascita”. Precisano inoltre: “i bimbi iscritti sono tutti nati nel
Inoltre, gli organi scolastici superiori di competenza non avrebbero rilevato nessun tipo di irregolarità nelle iscrizioni della Cesanella, confermando il numero dei 30 iscritti.
Pur comprendendo e in parte giustificando l’ansia e la preoccupazione che animano in questi giorni la piccola località collinare che lotta con ogni mezzo per salvare la futura classe prima ( attualmente 13 iscritti ) e la sua scuola, si ritiene tuttavia poco corretto esprimere a mezzo stampa dubbi sulla legittimità dei dati in questione e sulla veridicità di quanto è emerso in seno alle sedute del Consiglio dell’ Istituto Comprensivo Senigallia Nord in merito all’argomento. L’intera vicenda rischia così di assumere i toni di uno scontro tra quartieri e frazioni, con l’aggravante della futilità delle motivazioni, ovvero semplici numeri che dipendono solo ed esclusivamente dagli indici di densità di popolazione.
Considerato poi, che in alcune frazioni di periferia il problema delle classi è oramai una costante, non è forse più efficace che l’Amministrazione risolva la questione a monte, ovvero prevedendo un serio piano di sviluppo, specifico per queste zone, piuttosto che aspettare che tale incombenza ricada sopra le famiglie come una spada di Damocle? Quest’anno forse toccherà a Scapezzano, l’anno prossimo forse a Cesano, e così via…!!!
Da qui il significato di quel “…non solo”, il Comitato è sensibile ai problemi di tutti i quartieri, ove nella maggior parte dei casi la natura delle questioni è sempre la stessa e la si riscontra su tutto il territorio comunale.
Questo comunicato vuole essere chiaro e trasparente per confermare la reale situazione, mettendo la parola fine a questa vicenda.
Non si vuole aggiungere altro: in un periodo difficile per la scuola italiana la polemica sterile e infondata non è una soluzione intelligente per risolvere il problema dei tagli.
COMITATO PRO CESANELLA … E NON SOLO !
Informiamoci!! Linko due siti istituzionali.
RispondiEliminahttp://www.pubblica.istruzione.it/comecambialascuola/allegati/primo_ciclo.pdf
http://www.pubblica.istruzione.it/comecambialascuola/faq.shtml
Non simpatizzo per la Ministra, ma la Sinistra politicizza troppo la questione. Perchè?
Nessuno osa osservare che le classi si possono salvare, accorpando le segreterie e le burocrazie.
Tutti lavoriamo in rete!
E la scuola?
Come sono gestite le iscrizioni e i procedimenti delle segreterie scolastiche?
Accorpare uffici scolastici, della sanità, e del sociale, per dare più risorse alle classi, ai docenti, agli ospedali e ai diversamente abili ... non si può?
Alla Sinistra e alla Destra storica interessa discutere di questo?
L'autonomia scolastica non è autonomia rispetto alla crisi, ed al dovere civile di cercare di ridurre le spese correnti...
Se accorpassero, a Senigallia, e in tutte le altre città, gli uffici degli istituti comprensivi, creandone uno per Provincia o giù di lì, e informatizzassero questi benedetti ufficietti riscaldati ma un po' vintage, avremmo risparmiato miliardi, e potremmo permetterci il "lusso" di una prima a Scapezzano, paesino che amo, con financo 10 alunni!!
Ma nessuno toccherà ai Dirigenti scolastici il ruolo di apicale, e continueremo a salire e scendere quelle scale, per iscrivere i nostri figli, mentre on line gestiamo ormai quasi tutti i restanti rapporti con le P.A.
L'Amministrazione scolastica è un tema poco conosciuto, massime da me che non ne capisco un cavolo, che ho e che puzzo, perchè sono un
CALCE STRUZZO