mercoledì 28 ottobre 2009

ALT ALLE RUSPE !

ALT ALLE RUSPE !

24.10 us ore 16.30

Un corteo per le vie del centro,
un corteo pacifico,
ancora una volta si è parlato di questo progetto assurdo,
l' assurdo e inutile progetto della complanare.
L' assurdo e dannoso progetto che prevede la cementificazione
del parco della Cesanella, il parco della città.


Noi c' eravamo, e tu ?




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martedì 27 ottobre 2009

CEMENTIFICHIAMO, NO GRAZIE !

Il Comune di Cassinetta di Lugagnano ha approvato la sua “delibera di resistenza” al Piano Casa Berlusconi e della Regione Lombardia. Uno stop alle deroghe in materia edilizia

Cassinetta di Lugagnano è stato il primo comune a crescita zero, che adesso fa parlare di sé per l'adozione di misure a tutela del patrimonio edilizio contro le deroghe permesse da governo e regioni.

Secondo il sindaco e la sua giunta i fronti che la legge regionale lombarda apre sono molti. Ma quello più grave è sicuramente l’introduzione spinta del concetto culturale della deroga: In una legge di soli 5 articoli, la parola deroga appare 6 volte (deroga agli strumenti urbanistici, deroga ai regolamenti edilizi, deroga ai piani territoriali di coordinamento dei parchi regionali). L’anticamera dell’abuso? il preludio di un nuovo condono?

Una deroga concessa dal livello regionale che è una vera e propria ingerenza, una violazione della titolarità dei comuni in materia di pianificazione urbanistica.

A fronte di una crisi economica mondiale che è anche effetto dell’eccesso di offerta immobiliare, si mette in campo l’ennesima ricetta a base di cemento.
La cura peggiore del male.
L’ultimo bicchiere di vino al viandante ubriaco.

Facendo leva sulle perenni e croniche difficoltà economiche dei comuni, si indica quale migliore soluzione ai problemi di bilancio la possibilità di trasformazioni da industriale/artigianale a residenziale, con incremento di volumetrie fino al 30% e i conseguenti oneri di urbanizzazione per le casse comunali.

Una norma che si presta molto a diverse e controverse interpretazioni. Che rischia di aggiungere confusione al già caotico mondo giuridico in cui vive l’edilizia e l’urbanistica.

Insomma, l’ennesimo passo indietro che rischia di allontanarci ulteriormente rispetto al traguardo della pianificazione urbanistica e territoriale fatta nell’interesse generale e collettivo, spingendoci, come se non fosse già abbastanza, nell’opposta direzione.

POTENZIALITA’…

Il “piano casa” lombardo se non integrato/applicato da parte dei Comuni, per un anno e mezzo, consente di aumentare di un quinto le volumetrie degli edifici costruiti. Nei parchi si potrà demolire e ricostruire in deroga ai piani di coordinamento. Anche nei centri storici, come pressocché ovunque nel territorio lombardo, si potrà ampliare e ricostruire (+20% o 30% di volumetria) sostituendo gli edifici esistenti che non si adattano al contesto storico e architettonico. Fuori dai centri storici si potrà incrementare la volumetria esistente del 3O%. In caso di «congruo equipaggiamento arboreo» pari almeno a un quarto del lotto interessato, l’incremento di volumetria ammesso sarà del 35%. Si potranno convertire in residenza i capannoni industriali e artigianali – non commerciali e terziari – per una quota pari alle volumetrie definite dagli indici residenziali del luogo.

… E POSSIBILI RESISTENZE

Ma il provvedimento della Regione Lombardia, predisposto dall’Assessore leghista Davide Boni, prevedeva la facoltà per il Comune di deliberare (entro il 15 ottobre) in ordine ad alcune limitazioni e all’applicazione concreta del cosiddetto “Piano Casa”. Facoltà di cui l’Amministrazione Comunale di Cassinetta di Lugagnano ha deciso di avvalersi, alla luce del proprio PGT (Piano di Governo del Territorio) che ha come sua prerogativa principale l’azzeramento del consumo di suolo el’eliminazione di nuove aree di espansione urbanistica, nonché l’attenzione e la spinta al recupero del patrimonio esistente, la promozione dell’agricoltura e la valorizzazione del paesaggio ambientale e architettonico.

TRASFORMAZIONI

La legge regionale consentiva la possibilità di individuare zone industriale e/o artigianale da classificarsi a specific destinazione produttiva secondaria ove è possibile l’applicazione del Piano Casa. Il Comune di Cassinetta di Lugagnano non ha individuato ne trasformato la destinazione d’uso di nessuna area.

ESCLUSIONI

Con motivata deliberazione i comuni potevano individuare parti del proprio territorio nelle quali le disposizioni della legge non troveranno applicazione, in ragione delle speciali peculiarità storiche, paesaggistico-ambientali ed urbanistiche, compresa l’eventuale salvaguardia delle cortine edilizie esistenti. Il Comune di Cassinetta di Lugagnano ha così escluso dall’applicazione del Piano Casa: il Centro Storico (e tutte le zone interessate dal Piano del Colore), i Piani di Recupero Obbligatori individuati dal Piano di Governo del Territorio, i Piani di Recupero vigenti.

ONERI DI URBANIZZAZIONE

Secondo la legge lombarda, la ripresa edilizia andrebbe incentivata tramite uno sconto sugli oneri di urbanizzazione che potrebbe arrivare fino al 50%. L’amministrazione non ha ritenuto opportuno operare una discriminazione tra interventi ordinari ed eventuali interventi da realizzarsi ai sensi del Piano Casa, concedendo a questi ultimi una riduzione del solo 0,1% (10 euro ogni 1000 euro).

VERDE E PARCHEGGI

La delibera del comune di Cassinetta di Lugagnano ha stabilito che gli interventi attuati secondo la legge regionale devono essere dotati di spazi a parcheggio e verde privato nelle misure stabilite dalle vigenti norme tecniche attuative dello strumento urbanistico comunale, senza possibilità di monetizzazione, e che in difetto di tali spazi gli interventi non potranno essere ammessi.

Fonte: Aam Terra Nuova.

sabato 24 ottobre 2009

Un ricordo, un pensiero a Lina

Un ricordo, un pensiero a Lina

Lina è la Signora che questa estate ha perso la vita nell' incidente accaduto davanti all' Hotel dei Galli, lungomare Mameli.
Ognuno di noi ricorda l' assurda fine di questa persona.
Anche lei residente negli anni '70 a Cesanella, anche lei con tutta la sua famiglia legata a questa terra.
Lina un ricordo, un pensiero da chi come noi, ti ha conosciuto ed ha apprezzato la tua dolcezza.
Enrico il marito parla di lei ... per non dimenticare ...




" La voce " ... torna alla memoria,
ma,

non riesco a fermare il suono,

non riesco ad accoppiarla
alla foto che ho davanti.
Sì, proprio la voce mi manca:

il richiamo deciso e dolce..." Enri!..."

Quel suono giornaliero di richiamo e di aiuto:
non pensavo che aiutasse me nel comune viaggio della vita.
Abbiamo riso insieme,
insieme ci siamo divertiti,

abbiamo insieme sofferto e pianto,

nel bene e nel male abbiamo vissuto una vita.

Rivedo con gioia le nostre fotografie,

ho vicina la presenza della figlia, del genero e della dolce nipotina,

ma,
mi manca sempre " la voce",

che ricordo ,

anche se,

mai più potrò risentirne il suono.




Questo era il suo paese... Domo; un paesino delle colline marchigiane incastonato fra la provincia di Ancona e quella di Macerata, una piccola frazione di Serra San Quirico, ai confini dei monti fabrianesi, in vista del San Vicino e di fronte al monte Murano. Domati, sono detti i suoi abitanti, che consci del loro dovere si distinguono per laboriosità e rispetto.
Forte del proprio carattere e ancora bimba lasciò il paese insieme ai genitori che cercavano un riscatto dalle proprie fatiche giornaliere.
Negli anni della sua fanciullezza conobbe il lavoro dei campi del primo trasferimento in Toscana, dove il terreno era sì pianeggiante, ma molto da bonificare, dove le idrovore lavoravano giorno e notte per svuotare le fosse, perchè, se abbandonate, l' acqua avrebbe invaso i raccolti. Sì, anche lei contribuì a pulire quelle fosse e a bonificare quella terra. Ancora con i suoi genitori si riscattò dal duro lavoro dei campi e approdò in tabaccheria che con garbo e simpatia seppe gestire, insieme soprattutto alla sorella maggiore. Fu in quella tabaccheria che ci incontrammo, era il 1959 ( tempi ormai lontani), ma è da lì che partì la scintilla che doveva tenerci uniti fino ad oggi. Siamo vissuti insieme per bene 46 anni con alterne vicende, ma sempre uniti nel piacere come nel dolore. Sempre attratti dai luoghi di nascita; in essi si tornava volentieri pur vivendo ormai nel parmense dove la nostra famiglia aveva fissato le proprie radici. Forse il destino ci ha riportato a vivere l' ultima settimana felice a Senigallia.
Lei, anche se stanca per la sua malattia, era allegra e contenta di passare qualche giorno anche insieme ai nostri amici più cari. Avevamo deciso di rivederli tutti, ma non ci siamo riusciti.
Come da un vento terribile. è stata falciata via, insieme alla sua amica più cara, da un giovane incosciente che in sella ad uno scooter gli è piombato addosso senza pietà.
Se ne è andata così, senza un lamento, senza sapere il perchè, lasciandoci dentro un atroce dolore.
Non ti dimenticheremo mai e per tutto il tempo che ancora ci sarà dato vivere, sarai la nostra guida e il nostro sostegno.

Ciao Lina
Enrico 20.07.2009


lunedì 19 ottobre 2009

PIOVE SUL BAGNATO. POTENZIAMENTO DI ANTENNE NEL "PARCO"


Sulla stampa locale del 16/10 è stata pubblicata la notizia relativa alla realizzazione dei lavori per il potenziamento dell'antenna per la telefonia mobile nell'area "Circo" di Villa Torlonia, nella parte a sud della zona definita come: "Parco" della Cesanella.
I residenti sono preoccupati, anche per la valorizzazione a scopo edificatorio di alcuni terreni comunali vicini, inseriti nel comparto edificatorio all'interno del perimetro del "Parco". All'interno di un partito che sostiene l'attuale maggioranza è stata infine ipotizzata la realizzazione di un Campus scolastico, sempre nel perimetro del "Parco".
Infine, Società Autostrade, sentito il Comune, avrebbe localizzato dentro il perimentro del "Parco" gli interventi di piantumazione di alberi previsti come compensazione ambientale alla realizzazione dell'ampliamento dell'A14.
Il Parco che era stato previsto alla Cesanella oltre 30 anni or sono rappresenta un'area verde diversa ed ulteriore, per la città, rispetto a quelle che doverosamente saranno realizzate per effetto dell'ampliamento dell'A14, ed andrebbero realizzate vicino a dove l'A14 produce maggiormente il suo impatto, comunque queste sono le notizie.
Ma che Parco è questo?
Quale sarà la sua estensione?
Chi curerà la sua manutenzione?
Quale logica ambientalista sostiene la programmazione unitaria di questi interventi: Parco di cui al piano particolareggiato urbanistico, scuole, antenne, compensazione ambientale per l'A14, e ville sul "Parco"?
In attesa che sia data risposta a queste domande, invitiamo i residenti a contattare il Comitato alla mail procesanella@virgilio.it , nel caso in cui dovesse essere ravvisato il cattivo funzionamento di elettrodomestici, citofoni o di altri apparecchi elettrici. L'unione fa la forza. Dobbiamo valutare in modo approfondito gli effetti di queste bio antenne, presentate come ottimali e poco impattanti, grazie alle quali, dopo aver letto della bio edilizia e dei campus scolastici, abbiamo capito come sia necessario che il lavoro sulla comunicazione abbia un giusto contrappeso nel lavoro di misurazione del livello delle onde elettromagnetiche che ci riserviamo di chiedere, se si rivelerà necessario.

giovedì 15 ottobre 2009

A PROPOSITO DEL NUOVO PLESSO EX SACELIT...

...Alcune riflessioni di una nostra lettrice studentessa in architettura.

" Non capisco cosa porti un progettista ad inserire nel contesto storico sengalliese delle opere tanto razionaliste, quanto superate. Il sindaco parla di rilancio della città, di occasione eppoi vengono proposte costruzioni superate,impianti tipici di quartieri divenuti solo dormitori.

La storia insegna molto, è fondamentale, ma dovrebbe insegnare anche a non ripetere gli errori. L'impianto generale, anche se riprende il segno storico della fabbrica precedente, non sembra avere delle connessioni logiche, gli stili utilizzati inoltre sono completamente differenti e totalmenti avulsi dal contesto.

Mi sembra anche poco felice la posizione del giardino pubblico che, chiuso tra enormi palazzi che superano i 20 metri, rischia di aquisire carattere privato se non finirà per essere abbandonato.


Ho notato inoltre le essenze scelte: vorrebbero inserire...Leccio, ginko biloba e ibiscus....passi l'ibiscus, ma gli altri 2 mai visti a Senigallia...e nn sono certo tipici del luogo..anche qui..scelte casuali!

Per quanto riguarda l'hotel a 5 stelle, mi è parso di capire che si troverà proprio alle spalle dell'attuale albergo del porto (nn ricordo il nome, ma per intendersi..quello bianco e nero).

Questa posizione mi sembra poco felice, chi spenderebbe tanti soldi per ritrovarsi vicino al mare ma in realtà con affaccio sul porto, accesso nn diretto al mare e puzza di pesce?


Il rischio e che resterà un quartiere isolato..ne ha tutti i presupposti, nn è in area centrale e d'inverno sarà un quartiere come gli altri.D'estate sarà lungomare..come il resto...

Mi chiedo..ma non hanno avuto nessun altra idea di utilizzo per quest'area?

Invece di abbatterla nn potevano ristrutturare e farci un'officina d'arte? Officina di arte moderna più museo...sarebbe stato un vero stimolo per la città! Oppure casette eco, a basso impatto e ad alta efficenza energetica? Per le giovani coppie di senigallia che sono invece costrette a trasferirsi a ripe, a marzocca o a marotta?


Come darle torto !

mercoledì 14 ottobre 2009

NOTIZIE SUL COMPARTO EDIFICATORIO 1 - "PARCO DELLA CESANELLA"

NOTIZIE SUL COMPARTO EDIFICATORIO 1 - "PARCO DELLA CESANELLA"


Da informazioni avute, sembrerebbe che il Comune, con una variazione di bilancio, abbia inserito, nel bilancio comunale, una previsione di entrata inferiore a quella originariamente stabilita, per i lotti edificabili da vendere e ricandenti nel comparto 1 - "Parco" della Cesanella, individuato con un Piano Particolareggiato comunale e con una successiva valorizzazione immobiliare. Tali lotti erano stati stimati per un certo valore ( 3,3 milioni di euro circa - non è interessante entrare nel merito della fondatezza della stima ), che era stato inserito come entrata nel bilancio di previsione, il cui pareggio, fra entrate e spese, è stato assicurato da quella previsione di entrata, ammesso e non concesso che sia corretta. Successivamente, sono stati emessi ben tre bandi, per la vendita all'asta dei lotti, e sembra che anche alla terza asta nessuno abbia presentato offerte valide per acquistarli. Chi dispone di altre o diverse informazioni, è invitato a renderle di pubblico dominio, o a fornire precisazioni, vista l'importanza della questione, per tutti i residenti nella frazione, e non solo. In attesa di conoscere i prossimi risvolti del caso, formuliamo l'auspicio che anche la probabile IV° (quarta) asta si svolga con il sistema del pubblico incanto, e non a trattativa privata (procedura negoziata), ossia con un bando pubblicizzato coinvolgendo le agenzie immobiliari ed i giornali gratuiti on line che trattano la vendita di terreni, anche su scala internazionale. Una vendita al ribasso potrebbe far entrare una somma inferiore alle aspettative nelle casse Comunali, imponendo all'Amministrazione di ridurre le spese, e quindi di tagliare i servizi. In ottica propositiva, se a causa della crisi del mercato edilizio o per altre ragioni, non si dovesse realizzare un ricavato corrispondente alla stima originaria, o adeguato ai fini della effettiva valorizzazione delle proprietà comunali, proponiamo di soprassedere alla vendita e di valutare insieme ipotesi alternative, rispetto alla prospettiva del ribasso progressivo dell'offerta, per vendere e far quadrare il bilancio. Nel nostro sito internet abbiamo indicato in passato alcune alternative, ed altre potrebbero essere valutate in appositi incontri, non essendo questa la sede per prospettare i pro ed i contro dei tagli, che in quanto tali sono sempre e comunque dolorosi.
Sarebbe doloroso anche veder ribassare il valore, a base d'asta, dell'area edificabile della Cesanella, fino al punto che si arriverebbe ad una vendita, ma si renderebbe necessario ridurre ulteriormente le entrate previste ed i servizi.