domenica 26 aprile 2009

IN MEMORIA DI DON FRANCO PETTINARI


Durante l' ultima assemblea di venerdì us partecipata e vivace come le precedenti, abbiamo lanciato l' idea di intitolare a Don Franco il parco della Cesanella.
Il parroco che negli anni '60 - '70 diede vita morale e materiale al quartiere.
Con una statua che ricordi la memoria e il lavoro speso per la crescita di tutti noi.
Chi si ricorda quegli anni, ricorda un uomo buono, sempre a disposizione di tutti e pronto a far di tutto pur di aiutare i suoi parrocchiani.

Vogliamo sottolineare che Cesanella ha un' anima, una sua storia, una sua vita e come tale va salvaguardata.

Grazie al Dott.re Calce Struzzo pubblichiamo questo post.


I collage della memoria

L’identità del nostro Quartiere, una volta ricostruita pezzo per pezzo dai frammenti della memoria, sarà il valore fondante di un rinnovato desiderio collettivo di partecipare al cammino della nostra Comunità, per costruire insieme progetti di sviluppo, per chi verrà dopo di noi.
La Cesanella, come parrocchia e come Comunità, è stata costruita da don Franco Pettinari.
Il primo parroco della Comunità di San Giuseppe Lavoratore di Cesanella, assegnato alle funzioni il 20 aprile 1968 dal Vescovo Mons. Pardini, non fu solo un parroco.
Partecipò attivamente ai lavori di costruzione della Chiesa e delle sue pertinenze, facendo così fruttare le offerte, che non sarebbero bastate per appaltare tutti i lavori necessari.
Ero un bambino, ma ho vivo il suo ricordo, al lavoro sul sagrato della Chiesa, con la carriola ed altri attrezzi edili, ed il suo abito talare.
Il prete operaio ha imparato, per una questione di amore verso la Comunità neonata, a preparare la calce, a sistemare gli attrezzi, i mattoni e le macchine, come e meglio di un manovale, per costruire una Chiesa, non a parole.
Durante l’esecuzione dei lavori, viveva in una casa in affitto, celebrava le Messe nella chiesetta della zona artigianale Vismara, o in altre postazioni di fortuna.
Era vicino alle famiglie, e si è adoperato per costituire gruppi di riflessione e di partecipazione, e per accompagnare al catechismo, con la sua auto, tutti i bambini del quartiere.
Non chiedeva soldi nè offerte, ma cercava di stimolare la sensibilità all’aiuto reciproco. Nato a Monteporzio il 6 aprile 1924, è stato vice parroco a Castelleone di Suasa, ad Ostra e nella frazione del Vallone.
Ha lasciato un ricordo indelebile perché questa nostra Comunità è stata letteralmente costruita da lui. In silenzio.
Con la sua partecipazione attiva, onesta, responsabile e capace di ascoltare. Una lunga malattia alla fine lo separò dalla nostra Comunità, il 4 dicembre 1974 e molti non riuscirono ad assistere al funerale perché la Chiesa e l’area circostante erano piene di persone, venute da tutta la città di Senigallia.
Sette giorni prima della Sua morte, ha scritto un testamento spirituale, che è conservato nella memoria di chi lo ha conosciuto, e non solo negli archivi. Amava i bambini.

Nel suo testamento c’è “un breve saluto ai miei piccoli del Catechismo”.

Io sono stato uno di quei piccoli.
Questa è l'occasione per ricambiare quel saluto, e per lasciare questa piccola traccia, che resterà nel tempo, come è logico che sia, anche attraverso il nostro inadeguato tentativo di seguire il Suo esempio, con l’impegno silenzioso e con il proposito di mettere a disposizione della Comunità le nostre professionalità, le nostre arti ed i nostri mestieri.

Per crescere insieme, comunque la pensiate.


Dott. Calce Struzzo



giovedì 23 aprile 2009

INIZIATIVA " NON RIFIUTARMI "

A blog unificati, grazie alla regia e alla genialità del bravissimo blogger Quilly, con grande piacere pubblichiamo post ufficiale dell' iniziativa:

" NON RIFIUTARMI "

DISTRIBUZIONE GRATUITA SHOPPERS IN TELA E IN CARTA ALLA CITTADINANZA




Gli attivisti del Meetup Senigallia e del Movimento Lento Ciclabile Senigallia effettueranno una distribuzione gratuita di shoppers in tela e in carta alla cittadinanza per sensibilizzare l'opinione pubblica all'uso di borse riutilizzabili in vece dei dannosissimi, e nocivi per l'ambiente, sacchetti di plastica monouso.

La consegna avverrà in modalità ciclabile e itinerante. I nostri attivisti si muoveranno in tutta la città (Corso 2 Giugno, Piazza Saffi, Piazza Roma, Centri Commerciali) per effettuare la consegna materiale degli shoppers e per consegnare volantini informativi e la copia di una lettera scritta al sindaco per chiedere che le buste di plastica monouso vengano al più presto messe al bando in tutto il territorio comunale come già avviene in alcuni comuni italiani.

Si ringraziano per il fondamentale apporto, il Comune di Senigallia, Mondo Solidale, i negozi-bio La Terra e il Cielo ed Emporio Alcatraz e le ditte Fiorini e Pierpaoli.



martedì 21 aprile 2009

ASSEMBLEA COMITATO . ATTENZIONE ! ACHTUNG ! ATTENTION !



Ci servono ulteriori adesioni, il lavoro è tanto
l' appoggio di ognuno di VOI
è fondamentale !
Lavoriamo per il benessere collettivo
del quartiere e della città.

domenica 19 aprile 2009

GRAZIE A TUTTI !

Il nostro " piccolo " blog ha superato i 1.000 ingressi in poco più di un mese dal giorno della sua comparsa on line.

GRAZIE a tutti per il supporto, GRAZIE per credere in noi!

I Vostri commenti, le Vostre adesioni ci fanno credere maggiormente che UNITI otterremo GRANDI risultati.

GRAZIE !

giovedì 16 aprile 2009

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO !


SITUAZIONE ISCRIZIONI
ALLE PRIME CLASSI ELEMENTARI
DEL COMPRENSORIO
SENIGALLIA NORD


Il Comitato della Cesanella, sorto spontaneamente tra i residenti con il fine di favorire il dialogo ed il confronto, anche critico, per la soluzione ai tanti problemi del quartiere, è consapevole che tra le varie difficoltà che segnano gli abitanti della periferia, vi sono, purtroppo, molte questioni di natura sociale.

Tra queste l’assegnazione o la soppressione delle classi nelle scuole elementari ove non viene garantito il numero minimo per Legge. Difatti, una battaglia condotta esclusivamente con i numeri, ma che rischia di assegnare, come conseguenza, ulteriori disagi a quelle famiglie che si vedranno costrette a trasferire i loro figli in luoghi più distanti.

E’ del 15 aprile ‘09 l’articolo pubblicato sul Corriere Adriatico, redatto probabilmente da alcuni Genitori di Scapezzano, in cui vengono sollevati dubbi sull’attendibilità del numero delle iscrizioni alle prime classi nelle scuole elementari della zona nord di Senigallia.

Il Comitato della Cesanella, invitato da una delegazione dei genitori dei 30 bambini iscritti al futuro anno scolastico 2009/2010, prende atto del disappunto degli stessi su quanto è stato dichiarato a mezzo stampa, ed intende dare voce alla loro legittima risposta con l’auspicio di redimere qualsiasi sterile commento in futuro: “le 30 iscrizioni riguardano bambini residenti nel quartiere e non fantomatici bambini rastrellati in tutto il territorio del comune.”.

Sempre gli stessi genitori della Cesanella, assicurano: “tutto è di facile verifica: nomi, indirizzi e anno di nascita”. Precisano inoltre: “i bimbi iscritti sono tutti nati nel 2003.

Inoltre, gli organi scolastici superiori di competenza non avrebbero rilevato nessun tipo di irregolarità nelle iscrizioni della Cesanella, confermando il numero dei 30 iscritti.

Pur comprendendo e in parte giustificando l’ansia e la preoccupazione che animano in questi giorni la piccola località collinare che lotta con ogni mezzo per salvare la futura classe prima ( attualmente 13 iscritti ) e la sua scuola, si ritiene tuttavia poco corretto esprimere a mezzo stampa dubbi sulla legittimità dei dati in questione e sulla veridicità di quanto è emerso in seno alle sedute del Consiglio dell’ Istituto Comprensivo Senigallia Nord in merito all’argomento. L’intera vicenda rischia così di assumere i toni di uno scontro tra quartieri e frazioni, con l’aggravante della futilità delle motivazioni, ovvero semplici numeri che dipendono solo ed esclusivamente dagli indici di densità di popolazione.

Considerato poi, che in alcune frazioni di periferia il problema delle classi è oramai una costante, non è forse più efficace che l’Amministrazione risolva la questione a monte, ovvero prevedendo un serio piano di sviluppo, specifico per queste zone, piuttosto che aspettare che tale incombenza ricada sopra le famiglie come una spada di Damocle? Quest’anno forse toccherà a Scapezzano, l’anno prossimo forse a Cesano, e così via…!!!

Da qui il significato di quel “…non solo”, il Comitato è sensibile ai problemi di tutti i quartieri, ove nella maggior parte dei casi la natura delle questioni è sempre la stessa e la si riscontra su tutto il territorio comunale.

Questo comunicato vuole essere chiaro e trasparente per confermare la reale situazione, mettendo la parola fine a questa vicenda.

Non si vuole aggiungere altro: in un periodo difficile per la scuola italiana la polemica sterile e infondata non è una soluzione intelligente per risolvere il problema dei tagli.



COMITATO PRO CESANELLA … E NON SOLO !

lunedì 13 aprile 2009

PATCHWORK – DOLOROSI E SALUTARI SUBBUGLI INTESTINALI

Il ricambio generazionale passa attraverso conflitti interni, mediazioni e spinte propositive.

Porta a mettere in gioco equilibri secolari, e posizioni consolidate.

I veri conservatori scelgono i propri successori, per mantenere lo status quo. Logico.

E’ invece più funzionale ad un’idea progressista, la nascita e la crescita di gruppi spontanei e di comitati cittadini, in grado di raccogliere adesioni e facce nuove, attorno ad un’idea di sviluppo e ad un progetto, destinato ad allargarsi naturalmente con l’espansione del gruppo.

I progressisti salutano con interesse queste forme associative, ed auspicano una maggiore partecipazione democratica, che ampli il novero delle spinte riformiste e delle alternative per gli elettori, favorendo la mobilità sociale dal basso verso l’alto, e viceversa, a seconda del merito.

I conservatori accusano di essere politicizzati i gruppi nati spontaneamente dal basso, e che intervengono pubblicamente per proporre qualcosa (p.es. Meet up, Comitati, Centri sociali, Liste civiche, Associazioni, ecc…).

Ma che accusa è questa?

Forse la politica è soggetta alla privativa industriale ed all’esclusivo appannaggio di gruppi consolidati in partiti politici storici?

Non è forse politica anche la partecipazione attiva per cercare di risolvere problemi comuni?

La contrarietà alla partecipazione democratica espressa in questo modo è un segnale di conservatorismo estremo.

Di critiche ne ho sentite.

Da molti.

A questi aggiungo quelli interpellati altrove, uno per uno, nel quartiere.

Alcune persone affidabili mi consigliano anche di stare attento.

Ho scelto lo pseudonimo, occhiali scuri, cappelli mimetici, e starò attento, ma ancora non so cosa sto facendo di illegale o pericoloso.

Se mi avessero detto: vai tranquillo, sarei già ritornato a casa, a farmi gli affari miei.

Invece, no, quello che percepisco è strano, devo conoscere e capire meglio.

Tanti Senigalliesi hanno uno spirito conservatore radicale.

Questa è una possibile risposta.

Va bene.

Non è una critica, ma il possibile risultato di un’osservazione.

Il conservatorismo ha aspetti positivi, come la governabilità e la stabilità, per chi ce l’ha.

Dovremmo però lavorare molto per toglierci gli abiti dei giudizi preconcetti cuciti addosso da chi giudica.

La ricerca di aggregare i gruppi, fino a renderli capaci di esprimere la propria progettualità, è un segnale di ricambio generazionale autentico, verso il quale inevitabilmente andremo, per riformare questa nostra società, bella e ferma, che tutti vorrebbero rilanciare, a parole.

I partiti tradizionalmente progressisti e conservatori presentano diversità di vedute al proprio interno, tra posizioni più o meno disposte a mettere in gioco la gerarchia degli interessi.

Questo è il momento, per tutti, vista la crisi, dei subbugli intestinali, dei dolori e dei malumori interni.

Ho visto diverse volte litigare, fino a prendermi paura, esponenti di uno stesso partito, ed associarsi per progetti comuni degli esponenti di partiti tra loro abitualmente antagonisti.

Non è un caso, forse. Siamo in un’epoca di passaggio.

Lasciamo nelle mani dei gruppi in subbuglio interno il frutto del loro lavoro, o dei loro dolori intestini, se ne hanno. Sarà l’elettore a decidere.

Da noi tutti sono bene accetti.

Nessuno di noi pensa a una situazione di potere da raggiungere e gestire, per anni o decenni.
Noi pensiamo alla situazione del quartiere, inteso come spaccato di una città.

Il fattore che ci unisce è l’interesse a migliorare, con i fatti, il nostro quartiere e la città.

In altre parole, più spazio agli interessi di tutti.

Le case costruite secondo noi sono sufficienti, e vorremmo un Parco, con alberi alti e fitti, per refrigerarci in estate.

Chi si riconosce nei nostri obiettivi sarà con noi, a prescindere dall’appartenenza politica, per come si intende abitualmente.

Distinguere tra i colori dei partiti è peraltro difficile: verde, bianco, rosso e nero sembrano scoloriti.

Noi del "Comitato Pro – Cesanella e non solo", come un patchwork, cercheremo di raccogliere tutti gli spiriti positivi di iniziativa, scriveremo, realizzeremo progetti, senza imporli, ma aprendo le porte a chi vuole impegnarsi e sono una cosa sarà certa: avremo certamente poco spazio sui mass media locali che hanno editori conservatori.

Distinguere tra i vari orientamenti politici tradizionali appare come un lavoro desueto, che sarà svolto dai critici di professione. I critici, i diffidenti e i rassegnati non mancano.

Noi non giudicheremo nessuno, e speriamo di contagiare i diffidenti con il nostro virus intestino.

Apprezziamo tutti i partiti cittadini, dei quali conosciamo pregi e difetti, così come conosciamo i nostri.

Vorremmo aggiungere le nostre facce al patchwork, nel bene della città.

Anziché giudicare, lavoreremo, per cercare di mettere insieme persone, rossi, bianchi, neri e verdi per un’iniziativa associativa positiva e con finalità propositive, in un cammino destinato ad evolvere, con modalità che saranno stabilite in forma partecipata e democratica.

Questo è il progetto del Comitato. I programmi ci sono.. I progetti pure. Le professionalità anche. I contenuti ci sono, e sono in costante aggiornamento. Tutti possono entrare, presentare una proposta, farla approvare e battersi civilmente per realizzarla.

Per ora, in sintesi, lavoriamo per avere:

-un Parco pubblico,

-una manutenzione migliore del verde, anche con volontari capaci ed attrezzati,

- un sottopassaggio ciclo-pedonale per l' attraversamento in sicurezza della S.S.16 all' altezza di Via Tommaseo,

-maggiore attenzione alla cultura, alla musica, e stiamo organizzando delle feste…gratis,

-maggiore attenzione alla riduzione dei costi delle p.a.;

-sicurezza, nella vita di tutti i giorni,

-qualità dello sviluppo per i servizi, per le famiglie, e per le imprese.

Non contattarci, se pensi che sia necessaria una maggiore espansione urbanistica residenziale nella zona del Porto, nella collina verso Scapezzano, nella zona Stadio, lungo la via Arceviese, lungo la Corinaldese, lungo la Complanare, nella zona Parco, e dietro l'A14.

Manca la tua adesione, contattaci.

Vedrai scritte ed attuate le tue proposte!

Dott. Calce Struzzo (pentito, redento e da oggi collaboratore con la Giustizia)



Gli abitanti della Cesanella si chiedono preoccupati:
" M' ch. è st' Dutor Calc.struzz' ? N' pol. ess' vera dic' tropp robb' giust... Sarà miga 'l nov. S.ndac ??? "



mercoledì 8 aprile 2009

LETTERA DI MICHELINO 3° C

Ricevo e pubblico con piacere questa letterina che ci scrive un simpatico bambino di nome Michelino, non ha idea di come inoltrarla alla nostra Sig.ra Sindaco così ci chiede un aiutino nella speranza che arrivi a destinazione.
Noi lo facciamo volentieri anche se non crediamo che " Zia Luana" legga il nostro blog !






Cara zia luana,

Mi chiamo michelino, e ho 8 anni, e vivo alla ciesanella cosi cuando ieri sera giocavo con i miei amici al bociodromo, e mi divertivo tantissimo ho pensato che ora scrivo una lettera ha quello che ha fatto tutto questo bel cuartiere.
Così ieri a mamma ho chiesto a chi la dovevo dare e mamma mi ha detto che la dovevo scrivere a te e cuando ho capito che eri una donna sono stato più contento perche a me le donne mi stano più simpatice, mi a anche deto di darti del lei ma ho chiesto anche in cartoleria e in ferra menta e il lei non celanno quindi apena lo trovo te lo mando.
ieri cuando sono andato con papa a comprare i colori da enio lui a deto a papa che delle persone arabbbiate con te voiono agiustare le strade e fare un parco con l'erba ma visto che a me e ai miei amici ci sembra più meglio cosi ho deciso di dirtelo.
perche se ci fanno i marcia piedi piu bassi, noi dopo con le bici come facciamo a saltare? e poi se levano cuei tondi neri dalle strade mio fratelo che a il motorino non puo piu impenare e farsi vedere dalla sua finanzata e a me mi dispiacie tantisssimo.
poi mi sono ventuo ad sapere che voiono fare un parco con la erba e io non voio perchè cuando non voio andare a squola mi basta dire a papa che mi fà male il ginocio perche sono caduto a giocare a palla nel ciemento del bociòdromo, e lui mi fa stare a casa con la donna dele polizie romena anche se è arabbbiato perche ci volrebbe stare lui.
Poi per fortuna che i alberi non fanno fare tanta lucie ai lampiglioni nelle strade perche cuando gioco a nascondino con i miei amici non sono tanto bravo di giorno ma la notte si perchè a me non mi vedono mai.
e mi rarcomano non pulire le fonie perchè quando piove tanto noi giochiamo agli pirati con le barcke di carta e io da mamma mi son fatto regalare pure il subacuo e mi piace tanto.
Poi mi a detto luca che è abita sopra noi e ha 15 anni e mi mena percè sono piccolo e ha pure la casa dei cavaieri delo zodiacho, che da cuando i avete fato la bista biciclabilte lui poverino adesso la sua mamma lo manda a andare a squola con la bici tuute le mattine e a lui gli rompe perche dice che l'inverno fa freddo e io adesso vado a squola con mamma perchè sono piccolo per andare da solo ma non vorressi andare pure io in bici quando sono grande come luca, quindi dici a queli del gomitato di non volere costuire le biste biciclabili. grazie.
mi dispiacie ma non posso più scrivere perche tra pochino arriva papà che fa il dotore e la notte lui vista le ragazze al compiuter con la uebcam, e le fa spoiare, e per fargli vedere meio si spoia anche lui avvolte e per la praivasi non vuole che io guardo.
però un ultima cosa ti volevo chiedere, mamma vuole unaltro bambino e papa no perche dice che a mamma la tocca solo cuando beve CERES pero papa e in casa integrata e non ne puo piu comprare, allora visto che anche tu mi anno deto che ti fai aiutare da CERESONI con le scielte che piu o meno si chiama come quello che vuole papa, ma il tuo è per bere? non è che per piacere me lo presti che lo dò a papa così mi danno un altro fratelino. sta trancuilla lo dò a papa, io non lo bevo perchè la mia finanzata ha detto mamma che e tropppo picola e io non voio bambini miei.
Scusa se non sgrivo proprio proprio bene ma alla mia maestra lanno mandata a casa perchè a me mi ha spiegato mamma che è tutta colpa della germolini che ancora devo capire perche non i stava simpatica la mia maestra che era tanto brava con noi bàmbini.
ciao e mi rarcomando rispondimi subito.

michelino 3°c

martedì 7 aprile 2009

LETTERA APERTA DEL DOTT. CALCE STRUZZO, A FACCIA VISTA.

Sono il dott. Calce Struzzo, imprenditore immaginario, nome di fantasia, alter ego di uno scrittore della diffusa passione per il mattone, e per il cemento armato.

Pensando al terremoto, ed alle sue vittime innocenti, bambini, anziani, viene voglia di silenzio e di pensare, di fronte a queste stragi, alla resurrezione dell’animo cristiano, fonte di solidarietà.

Prima e dopo le calamità, ci facciamo tutti gli affari nostri.

Adesso no, partono i volontari e gli aiuti.

Il male, quando arriva, ha in sé un germoglio di bene. E viceversa.

Crescerà?

E se crescerà, sarà il bene di tutti? Di tutti tutti?

Non lo so, ma penso che ragionare aiuta.

La trasformazione di un terreno da agricolo a edificabile è un bene per quel proprietario.

La perimetrazione di un parco, in alcuni casi, è un bene, un po’ per chi potrà fruire del parco, e un pochino anche per i proprietari della terra su cui è previsto il parco, ai quali è offerta la possibilità di edificare, ai margini, in cambio della cessione volontaria dell’area da destinare a parco, e del relativo indennizzo. E ci mancherebbe. Il parco in teoria si può fare anche con un esproprio, ma …

La ricostruzione post sisma è un bene per le popolazioni interessate, anche come opportunità di sviluppo. E ci mancherebbe.

Le strade belle, grandi, con l’asfalto che beve la pioggia e mangia la polvere, come la complanare, sono un piacere, per i guidatori. Sarà un piacere anche per chi perderà la terra, per chi sentirà e vedrà i lavori da vicino, e poi.. rotatorie, rampe, tiranti, piloni, muri di contenimento e pannelli? Con il serio ristoro dell’indennizzo per il terreno di circa € 1,50 a mq? Fatevi un’idea.

Ascoltate il Comune, o i Comitati, o chi ha la vostra fiducia. Fategli queste domande.

L’equità viene prima della legge e della politica, serve a risolvere i problemi collettivi di tutti.

Se alcuni interessi sono mortificati, legge o non legge, la mortificazione c'è e resta, e non è questione di sindrome di pimby, di nimby, di bamby o di come cavolo si chiama.

Quando una sventura arriva, arriva il trauma e subito si muovono tutti, cittadini e politici, PD, PDL, Grande Centro e tutti gli altri, Verdi compresi, che sia una calamità più o meno grave è lo stesso, che sia un terremoto, o che sia anche solo un cittadino povero ( o 1.000 o 10.000 ) che vede ( o vedono ) l’asportazione chirurgica, anche ineccepibile, con gli spiccioli, del capitale di una vita.

La politica recuperi, se non lo ha già, il proprio senso di equità, prima che ogni presunta mortificazione sortisca i propri effetti, i quali comunque saranno leniti con gli anticorpi della politica stessa (con il proprio senso di equità).

I politici leggono i blog, e cercano di migliorare in corsa gli aspetti più delicati del proprio operato.

Villanova, 7/4/09
Dott. Calce Struzzo
Lettere al dott. Calce Struzzo

Avvertenza legale. Le parole che seguono sono significanti in libertà, privi di significato, artifizi verbali sperimentali e giocosi, frutto esclusivo della fantasia dell’autore, per sorridere e riflettere.

Chi dovesse violare il copyright o utilizzare in modo illegale i contenuti presenti in questo sito sarà perseguito civilmente, penalmente e da alcuni cani mordaci addestrati ad inseguirvi financo nei vicini canyon.

Ritorno alle semiserie vicende del personaggio di fantasia, il dott. Calce Struzzo, imprenditore edile, che crede nel mattone e nelle sue possibilità di far ripartire l’economia, e le sue tasche.


Gentile Calce Struzzo,
Com’è ch’machì la gent’n’s’smov’manc’sa le bomb’?
Montaldo Ti Castro, 1/4/09
Sig.a Arigatoni Balilly
Risposta:
Cara Pastasciutta,
Semplice. Noi Calce Struzzi siamo come i Samurai. Sovrani sapienti e stimati.
Oligarchia agrodolce, sole, mare, spaghetti, pizza e mandolino.
Cha cha cha. Un passo avanti, e due indietro.
Santi venerati per la sicurezza ed il benessere che offriamo.
Come in Giappone, i Samurai. Arigatò.
Hiroshima/Nagasaki, 1/4/09

Gentile Calce Struzzo, vuole spiegarci in sintesi gli altri metodi, dopo quelli espressi nel suo precedente articolo, per consumare legalmente il territorio, utilizzando le norme urbanistiche esistenti? Siamo interessati, per fabbricare, sistemare i nostri figli, vivere di rendita e magari chiudere la serranda della casa definitivamente con un muro, per non uscire, né sudare o lavorare…

Caccamo, 1/4/09
Sig. Carton Calma e Sig. Gesso Bianco
Risposta:
Gentili sigg.ri Calma e Gesso,

per evitare di essere noioso, sintetizzo solo alcuni dei sistemi volpini.

Variante urbanistica "meteora" = aumenta gli indici di edificabilità in tutta la città e dappertutto, ma viene ritirata subito dopo, come se si trattasse di un errore, e potrebbe anche essere. In quei pochi giorni di vita, fatto sta che, come un gruppo di farfalline, arrivano al Comune alcune richieste di permesso di costruire in sopraelevazione, o in demolizione – ricostruzione, da chi ha i mezzi per accalappiare col retino le meteore, assodato che ci vuole del tempo per predisporre una pratica edilizia di tal guisa.

Il frustolo di terreno = strumento sadico o masochistico (sado maso) per aumentare la volumetria realizzabile in un terreno vicino ad una strada. Basta acquistare dal Comune una piccola fascia inedificabile a lato della strada, farla sdemanializzare e pagarla poco, perché è area di sedime non utilizzabile. Accorpata al lotto edificabile, la fascia imbrecciata frustolare acquista miracolosamente valore e contribuisce a formare il volume edificabile, perché in genere più terra c’è e più volume si può realizzare.

L’edilizia agricola = quando un terreno è irrimediabilmente inedificabile, vincolato ed in pendenza, e magari anche con problemi di smottamenti e chi più ne ha più ne metta…si può fabbricare. Basta individuare un vecchio casolare agricolo, o degli annessi agricoli, o dei ruderi (dove non ce ne sono?), e quindi farli ristrutturare da un imprenditore agricolo, perché gli è consentito, a certe condizioni e a patto che l’imprenditore agricolo utilizzi per la propria impresa l’immobile.

Bocche stuccate = quando qualcuno disturba con polemiche noiose lo sviluppo edilizio, chi detiene cospicue risorse finanziarie può comodamente avviare, con pochi spiccioli, per lui, delle cause civili o penali, più o meno infondate, non importa, quando i soldi ci sono, per risarcimento danni o per diffamazione, con il vantaggio di indurre al silenzio il malcapitato, che dovrà attendere anni, in un silenzio umano consequenziale, per avere alfin ragione, ed un pugno di mosche in mano, un misero ritorno, con l’assoluzione o la sentenza civile, delle spese economiche sostenute per la difesa.

La spalmatura e la migrazione delle cubature da un terreno ad un altro.

La cessione delle potenzialità edificatorie = Roba da affumicare i cervelli. Affermandosi il principio che la possibilità di costruire su un terreno edificabile non rappresenta una possibilità connaturata alla proprietà del terreno stesso, ma che la volumetria è un bene immateriale che può essere ceduto separatamente, arriviamo ad una deregulation ed alla liberalizzazione dell’urbanistica, che è definita "contrattata". I Comuni possono finalmente valorizzare le potenzialità edilizie di terreni privati, per perseguire finalità di interesse pubblico, come l’esecuzione da parte del privato di opere pubbliche od infrastrutturali, oppure possono far passare, nel quadro di accordi, volumetrie da terreni di piccole dimensioni a terreni più ampi. Il valore delle villette con giardino è superiore a quello degli appartamenti con la stessa superficie utile lorda, in condomini. Il novero delle operazioni possibili è infinito, come il novero dei giudizi che ciascuna operazione può ricevere. Qui non si fa politica, ma accademia.

L’alTAR = gli appalti, i piani urbanistici, i concorsi, i progetti di opere pubbliche, e vari altri procedimenti amministrativi hanno vari passaggi intermedi, ciascuno dei quali è tradotto in un provvedimento amministrativo. Se una persona normale avesse l’ardire di ingaggiare una battaglia legale contro una P.A. in riferimento ad uno di questi procedimenti formati da vari provvedimenti intermedi (per esempio: nell’opera pubblica i provvedimenti che formano l’iter sono lo studio di fattibilità, il programma delle opere pubbliche, il progetto preliminare, il progetto definitivo, la decisione nella conferenza di servizi, il progetto esecutivo, la valutazione di impatto ambientale, se prevista, la valutazione ambientale strategica, se prevista, ecc…), dovrebbe notificare tanti ricorsi quanti sono i provvedimenti autonomamente impugnabili, nel senso di immediatamente lesivi di interessi legittimi. Accade spesso che i provvedimenti intermedi siano immediatamente lesivi e quindi da impugnare subito con un ricorso. Decorso il termine di 60 giorni, i provvedimenti intermedi non sono più impugnabili avanti al TAR, e le eventuali illegittimità divengono incontestabili. Inoltre, se viene modificato un provvedimento dopo la sua impugnazione, con una modifica che recepisce quasi tutti i motivi del ricorso, al cittadino non soddisfatto non resta che la possibilità di fare un altro ricorso, se vuole continuare il contenzioso. Altrimenti l’atto che modifica il precedente rischia di diventare inoppugnabile dopo i 60 giorni, perché non è stato impugnato. Il contributo previsto per un ricorso al TAR si aggira sui 500 euro in genere, oltre alle spese per le notifiche del ricorso a tutti coloro che possono avere interesse, e sono spesso tanti gli interessati. Oltre alle spese per l’avvocato.

I controlli moderni = chi controlla le società di capitali e le P.A. è realmente indipendente dal soggetto che controlla? Chi partecipa alla decisione di scegliere gli organi di controllo interno, sarà poi controllato dal prescelto? ( cfr., per farvi un’idea, la disciplina relativa alla nomina del Difensore Civico, del Revisore, dei membri dei vari collegi sindacali e dei nuclei di valutazione interni) Conoscete le leggi che consentono agli amministratori di scegliere o di far scegliere i dirigenti, a tempo determinato, senza un pubblico concorso ("spoil system")? E della proposta elezione diretta dei P.M., e della separazione delle carriere tra P.M. e Giudici, sapete qualcosa? Io no, no, nente sacciu.

Villa Potenza, 1/4/09

dott. Calce Struzzo

Ciao Calce,
come mai non ti butti in politica?
Casilina, 1/4/09
Sig. Euro Testa e Sig.a Dolores Croce
Gentile Fam. Spiccioli,

i veri potenti, come i Calce Struzzi, mandano avanti fedeli emissari nullatenenti, così se questi ultimi saranno oggetto di pretese risarcitorie, per quello che fanno loro, nel nostro interesse, non ne risponderà nessuno, patrimonialmente.

Qualcuno dei Calce Struzzi è sceso in campo di persona in politica, ed è stato accerchiato, come se fosse l’unico a farsi gli interessi propri.

Tutti fanno gli interessi propri. Poco spazio per gli interessi di tutti.
Quello che è mio è mio. Quello che è di tutti lo è un po' meno...

Quelli più furbi hanno gruppi organizzati per portarli avanti, ed eleggono all’unisono i loro rappresentanti politici. Formare un gruppo vuol dire fare pressione, anche per orientare gli acquisti, le relazioni, la comunicazione, ecc..

Chi ha più peso economico riesce meglio a farsi gli affari propri..
Ecco spiegato il distacco verso la politica.
Ecco spiegata la povertà, risultato della moltiplicazione di 1000 furbizie tra loro.
C’è bisogno di un ricambio, forse.
Casette d’Ete, 1/4/09
Dott. Calce Struzzo



venerdì 3 aprile 2009

MONETIZZIAMO ? Sì sì, dai dai !!!





A quanto sembra, questo nostro amico il Dott. Calce Struzzo, ha deciso di spiegarci come nascono certi meccanismi che stanno alla base della rovina del nostro territorio causati del consumo smodato ed incosciente.

La ringrazio a nome di tutto il comitato per l' opera interessante che sta portando avanti, continui a regalarci questi pillole di saggezza !



Buongiorno,
i piani casa proposti dalle maggioranze e dalle opposizioni, nonchè le varianti urbanistiche e le strade ortogonali, diagonali e tangenziali da realizzare, per rilanciare il Paese, e per combattere il traffico, deviandolo, polverizzandolo e allontanandolo, confermano inoppugnabilmente che il mattone tira, offre rendite fondiarie miracolose, e risana bilanci familiari, pubblici e sociali.

Fin da quando studiavo per la mia tesi di laurea, sulla monetizzazione delle aree destinate a standards urbanistici come "aree per urbanizzazione secondaria" AUS (cioè verde pubblico), ho capito che il cemento è magico.

Gli urbanisti sono maghi, geni che usano la mente per partorire bombe normative.

Senigallia ha dato i natali ad Urbanisti così illustri, che tra qualche decennio avranno vie, svincoli e complanari a loro intitolate...

Volete avere un esempio di una norma urbanistica geniale?

Se devo cedere ad un Comune, in base alle norme tecniche del Piano Regolatore, una porzione della mia area, quando fabbrico, e quell'area va destinata al verde pubblico (AUS, che non è la musica aus..), posso chiedere, se lo prevede lo strumento urbanistico, al Comune di pagargliela come area verde, e di tenermela, ossia di monetizzarla, sempre in base a quanto prevede il PRG (monetizzare = pagare al Comune il valore dell'area in luogo della sua prevista cessione gratuita).

Il gioco è fatto.

Basta stimarla o farla stimare al Comune, come valore, come area verde, perchè in quel momento è area verde, e vale poco, per guadagnarci.

Si paga poco per la monetizzazione, e si può avere, dopo, un beneficio economico abnorme, perchè quell'area, una volta monetizzata ed annessa alla mia proprietà, edificabile, ed unita alla relativa particella catastale, assume un valore edificabile parecchie volte superiore, in quanto produce volume, ossia posso costruire una casa più grande, perchè ho più terra.

Più terra hai più metri cubi puoi fabbricare, in genere, e detto brutalmente.

Con questa musica aus, musica per le mie orecchie, i Calce Struzzi sono diventati ricchi.

Zum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-ZumZum-Zu-Zu-Zum

Siccome sono un Calce Struzzo, dell'omonima dinastia, conosco altri mille modi legali per consumare il territorio e arricchirmi.

Risultati?

Osservate il lungomare delle città in cui le aree verdi AUS sono state monetizzate.
Quindi, osservate il lungomare delle città che non hanno conosciuto una massiccia monetizzazione (San Benedetto del Tronto, per esempio).

Vedete delle differenze?

Mattone = oro.

Ecco perchè in 50 si presentano alle assemblee del Comitato, e in 2 sono disposti a firmare un ricorso contro la costruzione di casette biologiche, nella zona che era stata acquisita per farci un Parco.

Grazie, di cuore.

Roncobilaccio/Barberino del Mugello, 1/4/09

Dott. Calce Struzzo



mercoledì 1 aprile 2009

COMITATO PRO CESANELLA... E NON SOLO! NUMERO UNO


Ricevo e pubblico questa mail da parte del famoso Calce-struzzo.

A mio modesto parere vengono descritte molte cose interessanti... leggere per credere.




CALCE E MARTELLO – (Prefazione a cura dei FURBETTI DEL QUARTIERINO).

Ecco a voi la seconda puntata del sogno del calce – struzzo senigalliese, personaggio di pura fantasia, che non pensa mai al verde, se non a quello delle proprie tasche, tanto che qui sono quasi finiti gli spazi verdi per tutti, alberati con piante ravvicinate ad alto fusto, per refrigerare gli anziani, i bambini e gli accaldati. Di verdi ci resteranno solo gli stimati esponenti politici?


Calce e martello (Post prefazione)

Per riflettere sul fenomeno dei Comitati cittadini, e stimolare un po’ di partecipazione democratica, fino ad un fisiologico ricambio generazionale, mi serve un’identità opposta. Lei scrive, non io.

I quartieri sono frammenti di città, e di un Paese. Prima di agire, bisogna conoscere..

Nessuno, meglio dei comici, ha descritto la natura di noi italiani, nel privato e nel pubblico.

Persone con un cuore ed una mente vivaci ed eclettici, estrosi e geniali, come Alberto Sordi.

Il Marchese del Grillo, Signore della Città, da una parte, e dall’altra i poveracci, cresciuti nei quartieri, grazie alla selezione naturale nella capacità di arrangiarsi, nella furbizia che fa sopravvivere, e nel timore del Marchese.

“Io so’ io, e voi nun siete un c…!”. Ricordate?

Il personaggio di fantasia, così creato, del calce – struzzo è immaginario ed originale, e potrebbe essere uno di noi, che discende dalla elìte cittadina ed è il protagonista di questa sceneggiatura tardiva, per rappresentare idealmente il seguito del film del Marchese del Grillo. Cercasi attori. L'idea è free, gratuita, anche perchè vale poco.

Ora, come allora, sembra che qui conta di più chi sei, con chi stai, e meno cosa fai.

Siamo i figli dei poveracci o dei nobili dei film dell’Albertone nazionale? Sceglietevi una parte.

Alcuni dei nobili dell’epoca del Marchese del Grillo, sono divenuti, col tempo, latifondisti, albergatori e imprenditori edili. Calce – struzzi.

Il personaggio “Calce – struzzo” siede dietro alle poltrone della politica, e delle banche, perché è più comodo mandare avanti gli altri. Parla il meno possibile. Osserva e riferisce. Non vede ciò che è meglio non vedere. Pensa che i Comitati siano strumentalizzabili. Pensa che … stai attento! Di cosa??

Parole che ho sentito. Fuor di metafora.

Torniamo al Calce – struzzo, e alla sua mission, all’inglese, o missiòn, alla senigalliese.

L’edilizia, come l’impresa agricola o balneare gli offre una rendita fondiaria, attraverso l’utilizzo del territorio, in cambio di poco impegno, stagionale oltretutto. Finita per legge la mezzadria, alcuni ex latifondisti hanno investito in alberghi, ed in imprese edili o del settore turistico ricettivo. Il calce – struzzo investe in terreni agricoli, e poi li rivende come fabbricabili, o come edificati. I suoi avi erano proprietari terrieri.

Impresa è bello. Certo. Investire con i soldi delle banche, con srl, e con rendite fondiarie, e informazioni giuste, è meno bello e meno salutare per il libero mercato. Tanto sbandierato.

Alla figura del mezzadro, utilizzato dal nonno per far fruttare al massimo il terreno, si è sostituita la figura del bagnante, utilizzato dallo zio, per far fruttare al massimo i servizi di spiaggia, o quella del padre di famiglia desideroso di investire nel mattone, per i figli, su aree appetibili, da far fruttare al massimo, come sempre, con l’abilità strategica del nostro mahatma comm. calce - struzzo.

Il calce – struzzo non rischia troppo col proprio capitale, per mantenere stabili le rendite di posizione, ed utilizza le proprie forze per mantenere stabile l’assetto sociale e per indirizzare le scelte politiche, verso i propri obiettivi.

La gente del quartierino non capisce, o se capisce si rassegna, ed è diffidente verso ogni espressione civile di dissenso, perché pensa, forse giustamente, che è difficile competere con questi gruppi, che in altre parole sono quelle famiglie che in molti Comuni, anche piccoli, sono conosciute e stimate, spesso giustamente, e sono in grado di offrire posti di lavoro, favori ed opportunità, grazie alla potenza finanziaria data dalla loro unione in grandi gruppi organizzati, di pressione.

Nei paesi Anglosassoni questi gruppi sono leciti e si chiamano lobby: della serie, meglio riconoscervi e vedervi, piuttosto che far finta che non esistete.

Anche se ai partiti di oggi dovesse subentrare, con la maggioranza assoluta, un partito nuovo ed inaspettato, i calce - struzzi, con tanti soldi, riusciranno lo stesso ad esprimere potere e indirizzo.

Pertanto, la diffidenza verso i Comitati cittadini riflette o uno spirito conservatore o uno spirito rassegnato.

CALCE E MARTELLO (Finalmente, dopo la prefazione e la post prefazione, l’articolo!)

I furbetti del quartierino, insomma, quelli del Comitato della Cesanella, secondo i più, propongono idee poco interessanti, come un Parco, una pineta dove trovare un po’ di refrigerio d’estate, la sistemazione delle infrastrutture, ecc…

Pochi hanno partecipato (+ o – 50 unità).

Pochi hanno aderito.

Questi sono fatti.

Riferiti dai miei infiltrati, gole profonde e biforcute. Fedelissimi. Invisibili. Camaleontici.

Inoltre quelli del Comitato sono poveri, non hanno voglia di arricchirsi, stanno bene così, e sono anche esteticamente brutti, gli uomini.

Guardatevi allo specchio!

Costoro non hanno molte speranze di incoraggiare le persone a partecipare in forma organizzata alla vita pubblica, anche perché non potranno mai pensare e progettare complessi immobiliari come quelli sorti recentemente nel quartierino: avveniristici e così comodi … da non uscirne più.

I nuovi complessi immobiliari sorti tra loro vicini vicini alla Cesanella piacciono al 99% delle persone che ho sentito.

Stiamo portando Senigallia nel futuro tecnologico, agevolando l’uso del computer e disincentivando quello dell’auto.

Le stradine non permetteranno l'uso disinvolto delle auto.

Saranno sempre più bucherellate. L'ideale per il trekking.

Per chi viene da fuori? Complanare!

Vedi Senigallia….e ci resti per sempre! Geniale, no?

I furbetti del quartierino hanno idee vetuste, di una società aperta ai giovani, al ricambio generazionale e culturale.

Qui domina ancora il calce – struzzo, e chi con la portantina lo rifocilla.

Siete dei “tagliatifuori”.

Chi vuole aprire un’attività, un Comitato, o un Partito, e non è associato a gruppi forti, è perduto.

Noi siamo belli, sia esteticamente, sia dentro. Sangue blu.

Il vostro calce – struzzo.


Sarà vero? A voi la risposta.